Crypto Semiotica dell’Arte Digitale: KEVIN ABOSCH

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In questa nuova rubrica il semiologo dell’arte, Roberto Concas, ci porta alla scoperta della Crypto Arte, vista con gli occhi della Semiotica

Questa volta il semiologo dell’arte Roberto Concas si occuperà di KEVIN ABOSCH.

CHI È KEVIN ABOSCH

Lui è Kevin Abosch, artista concettuale irlandese nato nel 1969, tra i primi esploratori della Crypto Art, dell’Intelligenza Artificiale e della tecnologia Blockchain, senza essere un cosiddetto “nativo digitale” della generazione Millennials.

È un artista che si definisce impegnato nei temi dell’identità sociale interrogandosi – ontologicamente – sui grandi dilemmi dell’umanità.

L’ARTE

Abosch interviene, con piena e autorevole consapevolezza, nel più attuale strumento di rappresentazione visiva della Crypto Art, ricercando con i sistemi dell’Intelligenza Artificiale quella condizione iniziale che lui definisce come: Spazio nascente.

In questo spazio – dove si origina il tutto – dopo una consistente raccolta di informazioni digitali, Abosch si intromette in un normale flusso di dati destinati all’Intelligenza Artificiale (AI) – corrompendoli all’origine – per poi cogliere, nei risultati elaborati dal machine learning, la genesi prima della scoperta e quindi della creazione.

Scrive Abosch di sé: […] “È in questo spazio nascente che trovo verità, non necessariamente evidenti nei risultati”.

Il suo impegno sociale è rivolto alla lotta dell’umanità per sopravvivere, una lotta che inizia con la nascita, rinnovandosi nel corso della vita.

Le sue opere rappresentano bene questa sua ricerca dello “spazio nascente”, che trova rappresentazione iconografica nelle stringhe alfanumeriche.

LA SEMIOTICA DELL’ARTE

Abosch scrive: “[…] Sono più interessato al processo, al rituale e alle intuizioni raccolte molto prima del risultato“.

In pratica, la sua arte si esprime alle origini del processo creativo, allo stadio intuitivo, prima che il risultato sia definito con una formula compiuta.

Con il deep learning – un machine learning che utilizza algoritmi progettati per funzionare in modo simile al cervello umano – Abosch scorre costantemente il pensiero creativo digitale, dalle origini sino alle fasi più avanzate.

In una di queste fasi affidate all’Intelligenza Artificiale, Abosch ricerca e trova la sua espressione, una “distillazione emotiva” come lui stesso la definisce, una condizione derivante elaborata dalla macchina, iconograficamente e iconologicamente freezata dall’uomo nel punto X, non determinabile a priori.

Valgono per questo le opere “Dati armati (2020) e genocidi simultanei” del 2020, ancora la “1111 drop inizia su OpenSea.io il 23 marzo 2021 alle 11:11 EST”, e “Dallo spazio nascente” del 2019-2020, ma altresì le opere come “Ricostruzione ipotetica: semi” del 2019.

Non si tratta di casualità, ma di ricerca.

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Per scoprire di più sulla Crypto Arte è in uscita il libro “CRYPTO ART – Begins”: www.artuu.it/in-uscita-il-primo-libro-nft-crypto-art-begins/

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