Assorbiti dalla luce: la scultura che racconta la nostra dipendenza da smartphone

La scultura di Gali May Lucas e Karoline Hinz ci spinge a riflettere sui cambiamenti che le tecnologie hanno portato nelle nostre vite e nelle nostre relazioni.

Ormai non ci facciamo quasi più caso, ed affrontare il discorso sembra piuttosto banale. Gli smartphone hanno cambiato radicalmente le nostre vite: dal modo in cui si lavora, a come si reperiscono le informazioni; da come si spende buona parte del proprio tempo libero, a come si gestiscono le relazioni interpersonali; da come… potremmo andare avanti per ore. Tutto passa per quello schermo pagato a rate, mese dopo mese. Di cui non possiamo proprio più fare a meno. A questa tematica tanto attuale si sono ispirati gli artisti Gali May Lucas e Karoline Hinz per la loro scultura Absorbed by light, esposta ad Amsterdam durante il Light Festival 2018/2019, conclusosi il gennaio scorso. Un’opera di immediata comprensione, semplice, che ci spinge a riflettere ancora una volta sul cambiamento delle nostre esistenze dettato dallo sviluppo tecnologico. Se aveste visto questa scultura 10 anni fa, cosa avreste pensato?

 

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Absorbed by light

 

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