5 Mostre da vedere a Firenze

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Per terminare le vacanze natalizie e inaugurare il nuovo anno all’insegna dell’arte, abbiamo scelto 5 mostre da non perdere a Firenze. Perché Firenze? Perché non è solo la culla del Rinascimento e una delle più belle città d’arte italiane, ma negli ultimi anni, grazie allo sforzo congiunto di alcuni direttori di musei, come Sergio Risaliti col suo Museo del Nvecento, è tornata a vivere come uno dei centri d’arte contemporanea più vivi e più interessanti d’Italia.

Anish Kapoor. Untrue Unreal

La mostra Anish Kapoor. Untrue Unreal, curata da Arturo Galansino e aperta fino al 4 febbraio a Palazzo Strozzi, presenta un percorso tra le opere di Kapoor, rivoluzionando lo spazio rinascimentale con installazioni monumentali. Kapoor sfida la percezione della realtà, mescolando l’irreale con l’inverosimile attraverso opere che trascendono la loro materialità. Il cortile del palazzo ospita Void Pavillion VII, un’opera nuova che invita i visitatori a esplorare lo spazio in modo meditativo. La mostra inizia con Svayambhu e include opere come Endless Column, Non-Object Black, e Gathering Clouds, che mettono in discussione concetti di oggettualità e immaterialità. Kapoor esplora il corpo e la materia organica in opere come A Blackish Fluid Excavation e opere esposte a parete, unendo pittura e silicone. Specchi riflettenti come Vertigo e Mirror sfidano la dicotomia tra soggetto e oggetto, creando effetti sorprendenti e rendendo lo stesso visitatore parte integrante della mostra. La sala conclusiva presenta Angel, pietre di ardesia trasformate in elementi celesti, esplorando la fusione degli opposti. In sintesi, la mostra offre un’esperienza coinvolgente che invita alla riflessione sulla complessità della realtà, divertendo, emozionando, sorprendendo. Una mostra da non perdere.

Between Sky and Heart

L’esposizione Between Sky and Heart presso le Gallerie degli Uffizi e Palazzo Pitti presenta, fino al 14 gennaio, le installazioni sorprendenti e maestose di Joana Vasconcelos, artista di origine portoghese (ma nata a Parigi nel 1971) da anni presente in molte mostre e manfestazioni internazionali di grande rilievo. Curata da Demetrio Paparoni, la mostra offre tre opere spettacolari che mescolano mito, storia e tradizione con un tocco di ironia e irriverenza. Al Palazzo Pitti, è presente Marilyn, un gigantesco paio di sandali (che riproducono, in scala decisamente elevata, quelli indossati dalla Monroe nel film del 1955 Quando la moglie è in vacanza), realizzati da pentole in acciaio che sfidano i ruoli di genere con un effetto-sorpresa, creando curiosi cortocircuiti visivi e mentali. Happy family, invece, presente nella Sala di Bona, offre la reinterpretazione cristiana della “Holy Family” con cemento e merletti, esaltando la vita e la sensualità. Nella Tribuna degli Uffizi, Royal Valkyrie, una delle monumentali sculture pensili che compongono il ciclo delle Valchirie, avvolge il soffitto con materiali intricati, celebrando il potere femminile. Il direttore delle Gallerie, Eike Schmidt, sottolinea “l’approccio femminista senza recriminazioni o rancori sui ruoli storici di genere” di Vasconcelos. Di fatto, l’artista sembra prendersi gioco di stereotipi e ideologie, con tocco dolce, divertito, giocoso e coltissimo. Vasconcelos unisce abilmente pratiche artigianali e sperimentazione artistica, sfidando i confini tra arte, artigianato e design. La mostra offre un dialogo affascinante tra le opere e l’architettura storica di Firenze, rafforzato dalla presenza dell’artista nello straordinario contesto degli Uffizi. Imperdibile.

Depero. Cavalcata fantastica

La mostra Depero. Cavalcata fantastica a Palazzo Medici Riccardi aperta fino al 28 gennaio 2024, offre una prospettiva inedita sull’opera di Fortunato Depero, uno dei massimi rappresentanti del secondo Futurismo. Curata da Sergio Risaliti ed Eva Francioli, la mostra rivela 47 opere divise in diverse sezioni tematiche: gli studi per scenografie, bozzetti e figurini (nella prima parte), la lavorazione degli arazzi (nella seconda) fino all’approfondimento della meccanizzazione del movimento e del progresso (presente nell’ultima parte), esplorando così la versatilità di Depero nel coniugare elementi popolari con un’immaginazione figurativa fervida. La mostra, dunque, approfondisce l’evoluzione artistica di Depero attraverso tutte le pratiche, i linguaggi e le tecniche che l’artista ha attraversato e sperimentato. Con una partitura cromatica vivace (tipica dei lavori dell’artista), l’esposizione si sviluppa nei vari ambienti di Palazzo Medici Riccardi, enfatizzando il legame tra arti visive e sceniche. Promosso dalla Città Metropolitana di Firenze, il progetto si integra nella Florence Art Week 2023. La mostra offre una riflessione sul Futurismo e il suo impatto duraturo, evidenziando il ruolo pionieristico di Depero nell’esplorare nuove forme espressive e tecniche innovative nel contesto artistico del Novecento. L’esposizione dedicata a Depero, che racchiude un’infinità di opere eterogenee ma accumunate dal segno inconfondibile dell’artista, coi suoi colori accesi e personaggi bizzarri, è perfetta per tuffarsi all’interno di un mondo ormai ben conosciuto e storicizzato, ma che ancora oggi non finisce di riscuotere un grandissimo e vasto interesse, per l’influenza che tutt’ora è in grado di riverberare sulla grafica, sulla pittura e sull’estetica contemporanea.

Viaggio di luce

Sempre a Palazzo Medici Riccardi, la mostra Viaggio di luce aperta fino al 21 gennaio 2024, presenta un progetto espositivo unico che unisce le opere di Claudio Parmiggiani e Abel Herrero. La Galleria delle Carrozze ospita l’esposizione, promossa dal Museo del Novecento e curata da Sergio Risaliti. La mostra, disponibile fino al 21 gennaio 2024, rivela un viaggio artistico iniziato nel 2006, quando Herrero ospitò l’installazione Silencio a voz alta di Parmiggiani a Cuba. Ora, a Firenze, le opere dei due artisti confluiscono in un allestimento inedito, evidenziando le affinità delle loro visioni artistiche. La Galleria delle Carrozze diventa il palcoscenico di barche che viaggiano nel mare di colore di Parmiggiani, trasportando pigmenti puri, simbolo della storia artistica.

Le tele monocrome di Herrero, esposte alle pareti, raffigurano mari luminosi e acidi, trasformando il classico tema della veduta marina in una rappresentazione della condizione umana. Il curatore sottolinea che “le opere sono un’immersione nella pittura, una ricerca della luce e della verità poetica, proponendo un’esperienza culturale e filosofica”. La vasta esposizione offre un percorso fisico e metaforico esaltando la capacità dialogica tra passato e arte contemporanea, presentandosi come un’esperienza di contemplazione, una resistenza alla dissipazione del linguaggio e un viaggio verso l’invisibile e l’illimitato. La mostra è un esperienza immersiva per le famiglie, coppie o anche solo turisti curiosi di esplorare il dialogo pittorico e scultoreo dei due artisti.

Alphonse Mucha. La Seduzione dell’art Nouveau

Il Museo degli Innocenti presenta la mostra dedicata ad Alphonse Mucha, l’artista ceco fondatore dell’Art Nouveau. La mostra, intitolata Alphonse Mucha. La Seduzione Dell’art Nouveau, aperta fino al 7 aprile e curata da Tomoko Sato con Francesca Villanti, offre oltre 170 opere, da manifesti a dipinti, esplorando la carriera di Mucha in modo tematico.

Tra le sezioni principali, “Donne, Icone e Muse” si focalizza sull’influenza di Sarah Bernhardt, mentre la “Cultura Bretone” mostra l’interesse di Mucha per la cultura celtica. La sezione dei “Manifesti Pubblicitari” rivela l’innovazione di Mucha nel connubio tra arte e pubblicità.

L'”Epopea Slava” rappresenta un ritorno alla patria nel 1910 e un impegno verso la storia slava. La sezione conclusiva esplora “Lo Stile Mucha” e il suo impatto sull’Art Nouveau in Italia. L’esposizione, patrocinata dal Comune di Firenze e dall’Ambasciata della Repubblica Ceca, integra un progetto di solidarietà in collaborazione con Komen Italia, utilizzando parte dei proventi per progetti di tutela della salute delle donne.

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