XNL Piacenza e il richiamo dell’Atelier di Sonia Delaunay

XNL Piacenza, presenta la nuova mostra con Meris Angioletti e Ulla von Brandenburg, curata da Paola Nicolin.

Installation views, Sul vestito lei ha un corpo, Meris Angioletti e Ulla von Brandenburg, 2020-2022, Courtesy le artiste e XNL Piacenza

XNL Piacenza, Centro di arte contemporanea, cinema, teatro e musica della Fondazione di Piacenza e Vigevano, presenta una mostra di Meris Angioletti (Bergamo, 1977) e Ulla von Brandenburg (Karsruhe, 1974) da titolo Sul vestito lei ha un corpo. Note su Sonia Delaunay, curata da Paola Nicolin (Direttore artistico di XNL Arte) visitabile dal 24 novembre 2022 al 16 aprile 2023. 

Una mostra “emozionante” aggiunge la curatrice, in cui viene indagato il tema della “dimensione formativa dell’atelier”, ispirandosi all’Atelier Simultané (192-1934) di Sonia Terk Delaunay. Pittrice acuta e anticonformista, sperimenta la matrice pittorica (rappresentante del Cubismo Orfico) su tele e su tessuti, trasformando l’atelier in un luogo di scambio di saperi e di esperienze, in un ambiente in cui graviteranno artisti e intellettuali dell’epoca.

Lo stesso approccio multidisciplinare di XNL, come ricorda, Mario Magnelli  (Vicepresidente Fondazione di Piacenza e Vigevano), dettato anche dalla fortunata convergenza geografica in cui si trova il palazzo tra teatri, conservatorio e luoghi della cultura. Una vocazione che rappresenta “un’opportunità per il territorio non solo per riappropriarsi del bello dell’arte, ma anche per riattivare un’economia locale in un quadro attuale difficile”, come sostiene Filippo Cella (Vicepresidente della Camera di commercio di Piacenza).

Installation views, Sul vestito lei ha un corpo, Meris Angioletti e Ulla von Brandenburg, 2020-2022, Courtesy le artiste e XNL Piacenza

In questo contesto e con lo stesso spirito, le artiste invitate realizzano un’installazione visiva e sonora coinvolgente. Lo spazio si veste come un corpo vibrante di teli di Ulla von Brandenburg, e di suoni e vocalizzazioni recuperate dall’archivio personale di Meris Angioletti.

La prima realizza La fenêtre s’ouvre comme un orange, un’installazione composta da 17 enormi teli su cui sono ingranditi dettagli delle pitture di Delaunay. La mise en place restituisce un’atmosfera accogliente, tra alcove e passaggi in cui sono proiettati tre film in 16 millimetri, realizzati dall’artista.

La ricerca della seconda si muove in un campo di indagine che analizza le possibilità: “del suono, della parola poetica e di quella parlata provenienti della comunità con cui lavora”, racconta la curatrice. Utilizzando un algoritmo che permette cambiare in maniera infinita le diverse tracce sonore scelte (con il supporto del compositore Romain Kronenberg), crea un’ambiente immersivo Arcano 16, riproducendo i suoni in 12 casse.

Accanto all’installazione realizzata per l’occasione, sono esposte alcune gouaches di Sonia Delaunay (della Galleria Giò Marconi), e un film sperimentale a colori del 1925 che mostra la produzione sartoriale. Accanto due acquerelli di Ulla von Brandenburg e a alcuni disegni di Meris Angioletti.

Il risultato è una produzione fluida, in cui la libertà espressiva di Sonia Delaunay si avverte nei lavori di Meris Angioletti e Ulla von Brandenburg, che restituiscono una vibrante atmosfera che alterna la musicalità della pittura e le possibilità coloristiche dei suoni.

Immagine di copertina: Installation views, Sul vestito lei ha un corpo, Meris Angioletti e Ulla von Brandenburg, 2020-2022, Courtesy le artiste e XNL Piacenza

Artuu consiglia

Iscriviti alla Artuu Newsletter

Il Meglio di Artuu

Ti potrebbero interessare

Seguici su Instagram ogni giorno