Luís Lázaro Matos tra colori e t-shirt

L’artista portoghese Luís Lázaro Matos, militante tra Lisbona, Bruxelles e Ibiza, si distingue per le proprie opere intime e sociali

Grafiche coinvolgenti, linee ondulate e colori sgargianti. Luís Lázaro Matos si distingue così, realizzando la propria arte su ogni mezzo a lui a disposizione. 

Artista portoghese cresciuto in una scuola inglese, Lázaro Matos è un artista contemporaneo, aperto alle più disparate pratiche artistiche e narratore di tematiche sociali e filosofiche del nostro tempo.

Tra i soggetti più ricorrenti, le identità politiche e la realtà queerness.

Une Vague Joyeuse 2021, Installation commissioned by Bo.Ca Biennial at Fábrica da Cerveja, Faro, Portugal
©Borys Dmytruk

L’artista non si lascia intimidire dal mezzo pittorico e sfrutta ogni possibile superficie per realizzare le proprie opere. Particolare è l’esibizione collettiva ARS22 al Kiasma Museum di Helsinki, in cui Luis partecipa con la sua prima edizione di t-shirt da lui dipinte e realizzate.

Tra gli artisti in mostra fino al 16 ottobre 2022 anche Sol Calero di cui abbiamo parlato lo scorso mese.  Altra creazione originale sempre datata 2022, è la vetrina realizzata per la boutique di Hermes a Cannes in occasione del Festival del Cinema di Cannes

Lazaro Matos dimostra così la propria capacità di sperimentazione e la dinamicità della sua arte, che può essere quindi definita sociale ed eclettica.

Chi è Luís Lázaro Matos

Luís Lázaro Matos nasce nel 1987 a Évora, in Portogallo. Vive e lavora a Lisbona, operando anche a Bruxelles e Ibiza. Ha conseguito la laurea in Pittura presso la Facoltà di Belle Arti dell’Università di Lisbona nel 2010 e il BA in Art Practice al Goldsmiths College di Londra nel 2011.

Tra le recenti mostre personali: Une vague joyeuse/Uma onda feliz, BoCA, Faro (2021); Seabed Monsters and the Cosmic Rays, Galeria Madragoa, Lisbona (2021); Waves and Whirlpools, Galleria Municipal do Porto (2020); Cascate estive e foglie d’autunno, Beursschouwburg, Bruxelles (2019); Z oo, Casa da Cerca, Almada (2019): Note sul pluralismo cosmico, 1646, Den Haag (2019); Dancing Followers, Combo, Milano (2019); WHITE SHARK CAFE, Bastide Projects, Marsiglia (2018); Tomber dans le lac, Galeria Madragoa, Lisbona (2018); SMILE YOU ARE IN SPAIN STUDIO PART I, Galeria Madragoa, Lisbona (2017); Super Gibilterra, Kunsthalle Lissabon, Lisbona (2015). 

Tra le mostre collettive selezionate: ARS22, Kiasma Finnish National Gallery, Helsinki (2022); Mesclado, The Cera Project, Espaço Espelho d’Água, Lisboa (2020); Uma Terceira Imagem. Biennale Ano Zero, Coimbra (2019); Non ci sarà mai una porta. Yor’re Inside – Opere dal Coleçao Teixeira de Freitas, Sala de Arte Santander, Fundación Santander, Madrid (2019); C ave Myths (Endless Spelunking)  Quatzal Art Center, Vila de Frades (2019); Haus Wittgenstein: Art Architecture & Philosophy, MAAT, Lisbon (2018); Untitled (HowDoes it Feel) Walk & Talk Azzorre (2018); Artists Film International, MAAT, Lisbona / Whitechapel Gallery, Londra (2017); 1 0000 depositi di formiche centro Venus e Marte, Galeria Municipal do Porto (2017); Tão Alto Quanto os Olhos Alcançam, Forum Eugénio de Almeida, Évora (2015).

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