La Street Art a sostegno della donazione del sangue con “Blood Artists”

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“Blood Artists” è il progetto per sensibilizzare attraverso la street art sulle malattie ereditarie del sangue e sulla donazione.

Le storie dei pazienti affetti da malattia del sangue sono diventate protagoniste dei murales della seconda tappa di Blood Artists a Modena. Le opere di arte urbana sono state firmate dagli artisti Etsom, Kiv e Tackle Zero selezionati insieme a STRADEDARTS Urban Gallery.

La campagna “Blood Artists” è promossa da Novartis in collaborazione con AVIS, Fondazione ‘Leonardo Giambrone’, UNIAMO e UNITED onlus ha l’obiettivo di sensibilizzare sull’anemia falciforme e sulla talassemia, e sull’importanza delle donazioni di sangue, un gesto semplice ma che ancora oggi rappresenta una terapia salvavita per questi pazienti insieme alle terapie.

I murales realizzati sulle facciate della Palestra Comunale (via Valli) e della palestra del CUS (via Campi) di Modena con l’obiettivo di attirare l’attenzione, soprattutto dei giovani, su queste tematiche sono opera degli artisti Alessandro Conti (in arte Etsom), Davide Nicoli (Tackle Zero) e Andrea Marrapodi (Kiv) e saranno visibili anche sul canale Instagram (@blood.artists).

Sulla facciata della palestra CUS l’artista bergamasco Alessandro Conti, noto con il nome d’arte Etsom, ha rielaborato con un realismo quasi fotografico la storia di otto giovani donne, affette da anemia falciforme, curate dal Policlinico di Modena. Attraverso un gruppo whatsapp hanno avuto l’opportunità di conoscersi e condividere la propria storia e le proprie emozioni su come affrontare le crisi dolorose, causate dalla malattia. L’opera rappresenta un abbraccio tra due donne, simbolo del sostegno, di squadra e anche di vicinanza tra Italia e Centrafrica, luoghi in cui questa patologia è maggiormente diffusa. Le magliette sportive, indossate dalle protagoniste, sono invece un ringraziamento all’Università di Modena per aver ospitato l’opera.

Il palazzo della palestra comunale di Modena ospita invece le opere di Davide Nicoli (Tackle Zero) e Andrea Marrapodi (KIV). Tackle Zero, artista di Reggio Emilia, attraverso simboli e colori vivaci ha disegnato la storia di Dieye, 34enne senegalese che attualmente vive a Ravenna, e che solo dopo 19 anni ha ricevuto la diagnosi di anemia falciforme, una malattia ereditaria del sangue che gli causava problemi cardiaci, respiratori e violente crisi dolorose in tutto il corpo. Nell’opera, l’artista riproduce con estremo realismo lo sguardo del ragazzo, circondato da tutti gli elementi che hanno caratterizzato il suo percorso di scoperta e di gestione della malattia: l’ereditarietà espressa dalla doppia elica del DNA, l’ospedale e i medici simbolo di una presa in cura e di una ritrovata normalità grazie alle terapie.

Infine, la terza opera nasce dall’incontro tra KIV, artista romano, e Sabrina, una donna di 49 anni talassemica di Ferrara. Il disegno esprime il concetto della forza infinita della vita e del dono della speranza attraverso la donazione di sangue. Con uno stile futurista l’artista rappresenta un fiume da cui nasce un fiore di loto, simbolo della vita e della sua forza, sorretto da due mani, un chiaro rimando al sostegno della famiglia, degli amici e del marito della protagonista. Dal fiore cade una goccia di sangue, un segno di gratitudine a tutti i donatori di sangue che negli anni hanno permesso a Sabrina, ed ai tanti pazienti affetti da talassemie, di ricevere le trasfusioni con regolarità e di condurre così una vita serena.

In Italia, secondo le stime del Centro Nazionale Sangue, nel 2019 il numero di donatori di sangue è rimasto invariato (oltre di 1,6 milioni), mentre è aumentata la richiesta di trasfusioni: sono state circa 3 milioni, 1 ogni 10 secondi. 

“Il progetto accende un faro ‘non convenzionale’ sui bisogni di chi soffre di anemia falciforme e talassemia patologie sulle quali è importante aumentare l’attenzione, soprattutto dei giovani, affinché possano diventare donatori di sangue ed aiutare a soddisfare i bisogni di questi pazienti anche attraverso un gesto di solidarietà” spiega Tommasina Iorno volontaria della Fondazione Italiana “Leonardo Giambrone” in un messaggio condiviso da tutte le associazioni che sostengono il progetto.

La campagna “Blood Artists” gode anche del patrocinio della SITE (Società Italiana Talassemie ed Emoglobinopatie), Fondazione For Anemia, del Comune di Modena e delle associazioni locali: Associazione Sostegno Ematologia Oncologia Pediatrica (ASEOP) di Modena, Associazione per la Lotta alla Talassemia Rino Vullo (ALT) di Ferrara e Associazione Onlus Emofilici e Talassemici “Vincenzo Russo Serdoz” di Ravenna.

Cover Photo Credits: Il murales ispirato alla vita di Sabrina e realizzato da Kiv. L’artista milanese ha aderito all’iniziativa ‘Blood Artist’, giunta alla seconda edizione.

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