Giovanni Frangi al Castello Sforzesco di Milano

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Dopo otto anni l’artista Giovanni Frangi espone per la prima volta al Castello Sforzesco di Milano con la mostra “Showboat. Andata e Ritorno”.

Il Castello Sforzesco | Comune di Milano presenta, da mercoledì 29 marzo a domenica 25 giugno 2023, la mostra Showboat. Andata e ritorno, personale dell’artista Giovanni Frangi (Milano, 1959) che, dopo otto anni, torna a esporre nel cuore di Milano con un progetto espositivo a cura di Giovanni Agosti.

Giovanni Frangi al Castello Sforzesco di Milano
Giovanni Frangi. Showboat. Andata e ritorno. Veduta della mostra, Milano, Castello Sforzesco, 2023. Courtesy l’artista, Ph. Studio Vandrasch

IL RITORNO A MILANO

Da parecchi anni non si vede a Milano una mostra di Giovanni Frangi, che è nato in questa città, qui si è formato e qui lavora, principalmente. L’occasione di oggi è un’esposizione sui generis che si tiene al Castello Sforzesco in due spazi diversi e ben precisamente caratterizzati, collegati l’uno all’altro attraverso una sequenza di stendardi colorati realizzati dall’artista medesimo.
Nelle Salette della Grafica (ingresso dal Cortile delle Armi), è presentata una sequenza mirata dell’ampia produzione grafica di Frangi, che fin dal principio degli anni Ottanta, quando era studente all’Accademia di Brera (dove ora insegna), accompagna la sua attività di pittore, costituendo una sorta di laboratorio permanente di sperimentazioni; nella sala del Tesoro, nel cortile della Rocchetta, è esposto, nella sua interezza, il corpus dei libri che documentano l’intensissima attività espositiva dell’artista: sono oltre cento. In entrambi i casi una parte delle opere esposte andrà, al termine della mostra, a confluire nelle raccolte civiche, costituendo così un accrescimento del patrimonio pubblico.

Giovanni Frangi al Castello Sforzesco di Milano
Giovanni Frangi, Ritratto, Ph. Michela Pomaro 

STAMPE, INCISIONI E LIBRI

Le stampe – in tecniche molto diverse e di dimensioni molto varie (alcune superano i 150 centimetri di altezza per 200 di larghezza) – sono disposte in ordine cronologico e testimoniano fedeltà e scarti rispetto a un patrimonio espressivo di immagini, costantemente variato ma fermo nella sua adesione ai valori della natura.
 
Le incisioni mostrano una ricorrenza di tecniche, con predilezioni dichiarate (per esempio il carborundum o i monotipi) e rivelano una costanza, solo di rado smentita, nella scelta della stamperia in cui operare, quella di Corrado Albicocco a Udine, dove è passato il meglio dell’arte italiana degli ultimi decenni.
 
I libri – di editori grandi, piccoli e piccolissimi – sono una sorta di riepilogo di tutto il lavoro di Frangi e mostrano l’interesse che questo artista ha da sempre rivolto alla documentazione della propria attività. In più casi vengono a galla rapporti con poeti e scrittori, in più occasioni si assiste a una riflessione avanzata sulle forme del catalogo d’arte e sulla documentazione che accompagna il senso di una ricerca che dura ormai da tanti anni. Sono insomma degli autentici “libri d’artista”.

La mostra si chiama Showboat perché è la storia di una traversata, con un’andata e un ritorno come nei gironi del calcio; il nome sta qui a ricordare le magiche imbarcazioni fluviali americane dell’Ottocento: dei veri teatri galleggianti, quasi delle fabbriche di illusioni.

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