Elena Trailina, un’etichetta d’oro per lo champagne La Piu Belle Vik

Si intitola “La Più Belle” lo champagne prodotto da Alex e Carrie Vik, produttori di vini che hanno già vinto prestigiosi premi in tutto il mondo, oltre che celebri per aver fondato quello che è senz’altro il più grande hotel d’arte italiano, Galleria Vik Milano, che si affaccia in Galleria Vittorio Emanuele con un’ampia collezione di artisti contemporanei. Ed è proprio una delle artiste che fanno parte della “scuderia” dell’hotel Vik, Elena Trailina, ad aver realizzato oggi l’etichetta per lo champagne “La Più Belle”, già vincitore della Medaglia d’oro Champagne Masters 2023, che contraddistingue i migliori champagne del mondo, oltre alla classificazione tra le prime 10 bottiglie al Global Design & Packaging 2023.

Elena Trailina al lavoro con la foglia doro su una parete dellHotel Galleria Vik Milano

Artista russa da molti anni trasferitasi in Italia, dove insegna alla Milano Painting Academy assieme al marito Alex Folla, Elena Trailina è una pittrice di grande raffinatezza e pulizia formale, che ha riscoperto e riutilizzato, in chiave fortemente contemporanea, antiche tradizioni pittoriche appartenenti alla sua cultura di origine. Trailina ha infatti ripreso, consapevolmente e meditatamente, una pratica che apparteneva alla tradizione russa dell’iconografia religiosa – la decorazione della foglia d’oro ottenuta attraverso l’antica tecnica della “punzonatura”, utilizzata per creare le aureole dei santi e il fondo dorato delle icone antiche –, per utilizzarla nei suoi quadri, come se si trovasse di fronte a “icone” contemporanee.

All’hotel Vik, è suo l’intervento a foglia oro sui muri che si vede entrando nella grande hall dell’hotel, interamente decorato da Alex Folla con misteriose scene mitologiche che paiono sospese tra un passato remoto e un lontano futuro, tra giganti che reggono il globo terrestre, strani centauri che premono ai confini del mondo per entrare, e ragazze in tuta argentata, dall’aria un po’ fantascientifica, che impediscono loro l’ingresso…

Elena Trailina Fotosintesi 3 olio foglia doro 22 punzonata su tavola cm 60×60 2018

“La realizzazione dell’etichetta della bottiglia La più belle”, racconta Elena Trailina, “ha impiegato anni di lavoro. Ricordo ancora quando, mentre al piano terra lavoravamo all’affresco, arrivava Alex Vik con nuove suggestioni da darmi per l’etichetta, e voleva subito vedere delle prove… che io facevo, per poi rifarle ancora decine di volte. Ma la cosa più curiosa”, ricorda, “è che abbiamo lavorato un sacco di tempo, parlando e ragionando sulle immagini più adatte, e alla fine siamo tornati da capo, per riconsiderare una delle prime idee che avevo mostrato loro!”. 

Elena Trailina Fotosintesi Ninfa Datura olio foglia doro 22 punzonata su tavola cm 60×60 2019

Si tratta di immagini provenienti da una serie di quadri dipinti tra il 2018 e il 2019, intitolati “Fotosintesi”, con riferimento alla presenza di motivi floreali e vegetali, sotto forma di tatuaggi dorati sul corpo delle modelle, e alla particolare energia e al movimenti creati dalla luce sulla foglia d’oro e sui disegni. L’utilizzo della punzonatura su foglia d’oro contribuisce infatti a creare un disegno di pura luce, dalle implicazioni fortemente spirituali, simile al processo di fotosintesi. Nei lavori del ‘300 e ‘400 toscano e nelle icone russe, infatti, questa tecnica ha sempre rafforzato l’effetto mistico, in quanto è pensata per accogliere il riverbero luminoso delle candele, cioè la luce. Basandosi su questo tipo di effetto, il risultato è un disegno di pura luce, che permette di visualizzare un disegno rarefatto, misterioso e quasi virtuale, in quanto esiste solo quando la luce penetra nella punzonatura. L’utilizzo della punzonatura come contorno del disegno sull’oro trasmette poi l’idea dell’assenza di linee e forma, presentandosi come pura trasformazione di energia, cosi come accade durante la fotosintesi, quando l’energia della luce si trasforma in ossigeno attraverso le piante, mentre l’aggiunta di oli essenziali sulla superficie del quadro conferiva inizialmente ai quadri veri profumi di fiori e di piante: in questo modo, l’opera si presentava come un ponte segreto tra antico e moderno, esplorando un’estetica variegata e simbolica, visibile ma anche impalpabile, grazie all’aggiunta dei profumi.

“Col tempo, purtroppo, gli odori dai quadri sono volati via”, dice Trailina, “ma proprio adesso sto rielaborando una nuova tecnica “segreta” di encausto, dove la cera dovrebbe mantenere il profumo di oli all’interno del quadro, come fosse una candela profumata”. In ogni caso, come accade spesso nell’arte, è il valore simbolico dell’idea di un quadro “profumato” di essenze vegetali ad agire sul nostro immaginario. Tanto più se, poi, quel quadro viene utilizzato per accompagnare la bottiglia di uno champagne di grande pregio come La più Belle, dove il gusto e l’olfatto procedono parallelamente.

(la prima puntata dei “vini d’artista”, dedicata a Karin Andersen per Ribolla Gialla con la cantina Damijan Podversic, la trovate qua)

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