Voler leggere la Schiuma in mostra alla Galleria Francesca Minini

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Voler leggere la schiuma, Installation view at Francesca Minini, courtesy the gallery

Gli artisti Armando Andrade Tudela e Daniel Steegmann Mangrané costruiscono forme che mettono in discussione le nostre certezze.

“Voglio scrivere ma esce schiuma,

voglio dire tanto ma mi blocco;

ogni cifra parlata è una somma,

ogni piramide scritta ha il suo nucleo”

– Cesar Vallejo,  Intensità e altezza, Poesie umane, 1938 (postumo)

Voler leggere la schiuma è un atto impossibile, una sfida giocosa e intrigante.

Le forme si fondono le une nelle altre, si trasformano, si evolvono. I loro bordi sono indefiniti, bisogna afferrarli e trattenerli al momento giusto per rendersi conto di quello che forse rimarrà solo un’intuizione.

Armando Andrade Tudela e Daniel Steegmann Mangrané, legati da una lunga amicizia e da un profondo scambio di riflessioni sull’arte, giocano insieme alla costruzione di forme che, nonostante sembrino riconoscibili e familiari, non possono essere ricondotte ad alcun punto di riferimento specifico, naturale o culturale o tecnologico.

Fino al 6 novembre 2021, la Galleria Francesca Minini di Milano diventa un luogo fluido, dove a volte siamo invitati ad entrare, altre rimaniamo intrappolati in un suo tratto, costretti in una sorta di cortocircuito che continuamente ci fa muovere, vedere e riconsiderare lo spazio, fare un passo avanti e fare un passo all’indietro, per verificare se per caso ci sia sfuggito qualche piccolo dettaglio o accenno che possa aiutarci a interpretare le opere, che sembrano così chiare e familiari, eppure indescrivibili. Forse, invece di sforzarci di comprenderle, dovremmo abbandonarci alle emozioni e dissolverci con esse. 

Voler leggere la schiuma  è un luogo di incertezza, uno spazio dove dobbiamo rinegoziare il nostro rapporto con la realtà.

Le opere dei due artisti pongono continue domande, trascendendo le nostre certezze. Interroga le nostre convinzioni, la nostra volontà di interpretare e organizzare il conoscibile in un contorno prestabilito, e gli artisti hanno fotografato solo un possibile istante di questo processo in continuo movimento, il loro, divertendosi poi a intuire quello che potrebbe essere il nostro.

Il lavoro di Armando Andrade Tudela (nato nel 1975 a Lima, vive e lavora a Lione) esplora il rapporto tra la cultura pop e le arti visive e riflette sulla difficoltà di comunicare e tradurre tra questi due mondi che sembrano così distanti tra loro. Analizza le rime nascoste e le sottili discordanze della nostra storia moderna e recente, smantellando le strutture culturali, sociali e storiche.

Cover Photo Credits: Voler leggere la schiuma, Installation view at Francesca Minini, courtesy the gallery

Il lavoro di Daniel Steegmann Mangrané (nato nel 1977 a Barcellona, ​​vive e lavora a Rio de Janeiro) sonda il rapporto tra cultura e natura. L’interesse dell’artista per la biologia lo ha portato a introdurre il mondo naturale nella sua arte. Nel suo lavoro sono numerosi i riferimenti alla foresta pluviale brasiliana, che, insieme a forme geometriche e motivi astratti, portano a riflessioni sulle complesse dinamiche tra gli elementi che ci circondano. La morfogenesi, come forma che si genera nella natura e quindi, per ispirazione, anche nell’arte, è l’implicazione che lega tra loro tutte le opere.

Cover Photo Credits: Voler leggere la schiuma, Installation view at Francesca Minini, courtesy the gallery

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