Tessuti d’artista alla Fondazione Barrié de la Maza

Esposti oltre 200 pezzi firmati da grandi artisti come Matisse, Picasso, Dalì e Hirst

Alla Fondazione Barrié de la Maza, la mostra Tessuti d’artista arriverà alla sua ottava tappa e sarà visitabile fino al 19 giugno 2022.

Sarà un’occasione unica per “osservare come le persone comuni sono state in grado di entrare in contatto con l’arte moderna di alto livello, in modo personale e intimo, attraverso l’abbigliamento quotidiano e gli accessori per la casa”, affermano Geoff Rayner e Richard Chamberlain, direttori della galleria Target di Londra e curatori della mostra.

Exposición Textiles de artistas, en la Fundación Barrié, A Coruña. En la imagen, Tapiz en tela jacquard del artista y diseñador Damien Hirst, titulado Enter the Infinite-Revelation (2016). 2. Damien Hirst Enter the Infinite-Revelation, 2016 Tapiz en tela Jacquard 250 x 250 cm Catalogo Heni Productions Nº H1-1 Tamaño edición: 20 + 4 AP © Damien Hirst and Science Ltd. All rights reserved, VEGAP, 2022

Cuore pulsante della mostra sono i quasi 200 pezzi firmati da Matisse, Dufy, Chagall, Braque, Calder, Moore, Picasso, Dalí, Miró, Vasarely, Warhol o Hirst.

Non mancano capi unici che “approvano la qualità che i tessuti possiedono come mezzo per combinare arte e produzione di massa”, sottolinea Dennis Nothdruft, responsabile delle mostre del Fashion and Textile Museum

Un’esposizione che non vuole solo mettere in relazione la visione e la pratica di alcuni artisti, ma che ne fa emergere il lato più pragmatico. Figure che, invece di limitarsi a concedere in licenza le proprie opere per la riproduzione in serie, hanno deciso di diventare arte e parte del processo creativo.

Cover Photo Credits: Courtesy SALVADOR DALÌ; FONDAZIONE GALA-SALVADOR DALÍ; VEGAP; LA CORUNA; 2022

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Mascherada. Dove la memoria diventa volto, allo spazio MU.RO di Milano

Tra maschere che svelano più di quanto nascondano, “Mascherada” inaugura lo Spazio MU.RO di Elisabetta Roncati e Andrea Musto a Milano, un luogo dove la memoria diventa volto e l’arte un ponte tra identità e urgenze contemporanee.

Curategist: la nuova figura del curatore 3.0. Intervista fiume con la pioniera Victoria Lu (pt 1)

Abbiamo scelto di non ridurre l’intervista, proprio perché rappresenta una delle prime conversazioni approfondite con Victoria Lu pubblicate in Italia. In questa prima parte esploreremo il suo percorso professionale e il concetto di curategist

Quando il volto diventa presenza: Ache77 e la sua alchimia tra materia, tempo e spiritualità urbana

A distanza di 10 anni ho avuto modo di parlarne con Ache77 e di farmi raccontare qualche particolare della sua storia artistica mentre lavorava ad un muro nel quartiere Isolotto (guarda caso, pioveva e faceva freddo).

Artuu Newsletter

Scelti per te

Da WhiteSpace Projects Napoli un nuovo capitolo di una fiction sci-fi con Agnes Questionmark e Alessandra Troncone.

La fall season accoglie due tra le figure recentemente segnalate dal Giornale dell’Arte come le cento personalità più influenti in Italia: Alessandra Troncone (1984, Napoli) e Agnes Questionmark (1995, Roma), rispettivamente curatrice e artista, due protagoniste che non necessitano di presentazioni.

La pittura non è morta: Ahmet Öğüt a Venezia sfida l’IA e il mito della riproducibilità

Dal 6 novembre 2025 all’8 febbraio 2026 in mostra presso la galleria A plus A di Venezia neither artificial nor interlligent, una personale di Ahmet Öğüt. Dieci tele a olio stimolano una riflessione sull’interpretazione dell’immagine nell’epoca contemporanea.

Dentro la mente di Matt Mullican: il tappeto cosmologico di “That Person” invade Palazzo della Ragione

La prima cosa che vedo di Matt Mullican, salito lo scalone che porta a Palazzo della Ragione a Bergamo Alta - un luogo da cui si gode una delle più belle viste sul Duomo - è la sua schiena ripiegata a terra: sta fotografando con il cellulare “That Person’s Heaven”, la monumentale installazione che ha pensato per questo spazio.

Un dialogo al femminile (ma non femminista) alla Fondazione Merz, sul ruolo dell’arte in tempi di crisi

Qual è il ruolo della cultura nei momenti di difficoltà globali? Cosa dobbiamo aspettarci e cosa dovrebbe fare? Fondazione Merz prova a interrogarsi sull’argomento con il secondo episodio di un progetto, PUSH THE LIMITS, la cultura si sveste e fa apparire la guerra, riprendendo, per questa occasione, un’affermazione di Mario Merz.

Seguici su Instagram ogni giorno