Public art e installazioni site specific per la COP26 di Glasgow

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Numerosi artisti celebrano l’importante summit mondiale con installazioni legate al tema della crisi climatica.

Si è aperta lo scorso 31 ottobre la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici – conosciuta anche come COP26 – che si concluderà il 12 novembre. A ospitare l’edizione 2021 dell’evento a cui partecipano quasi 200 paesi da tutto il mondo è la città di Glasgow, in Scozia

Tanti gli artisti che hanno approfittato di questa occasione per far sentire la loro voce attraverso l’arte, tra insegne al neon, bandiere di plastica riciclata e orsi polari di legno.

Sul tetto di The Schoolhouse, edificio vittoriano nel centro della città, Mary Ellen Carroll ha collocato la sua Indestructible Language, opera al neon rossa in vetro senza piombo che recita It Is Green Thinks Nature even in the dark. L’artista newyorkese, con la sua opera alimentata al 100% da energia rinnovabile che illuminerà la città fino al 31 gennaio 2022, lancia un messaggio luminoso di forte impatto.


Indestructible Language, Mary Ellen Carroll, Glasgow, Courtesy of ©2021 Mary Ellen Carroll, studi MEC con fotografia con drone di Dougie Lindsay

L’artista londinese Morag Myerscough ha invece tappezzato la città con ben 40 bandiere giganti in plastica oceanica riciclata, che riportano le parole Sun, Sea, Air e Clean Power. In collaborazione con l’organizzazione no-profit #TogetherBand, Myerscough porterà il suo progetto di public art intitolato Clean Power in tournée in diverse città del Regno Unito, e l’ultima tappa sarà Londra per l’Ora della Terra.

 
 
 
 
 
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L’artista Bamber Hawes si distingue invece per il suo progetto artistico che vede un orso polare impegnato in un viaggio lungo 306 miglia che va dallo Shropshire alla Scozia. Si tratta di una scultura di 3 metri in bambù, salice e strati di carta velina soprannominata Clarion the bear.

 
 
 
 
 
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Nel panorama culturale della città scozzese spicca anche il team italiano di ecoLogicStudio, fondato dai due architetti Claudia Pasquero e Marco Poletto.
Fino al 12 novembre sarà visitabile presso il Glasgow Science Centre la loro installazione Air Bubble, una grande struttura gonfiabile di TPU – materiale termoplastico trasparente – che non solo è riciclabile al 100%, ma che è anche in grado di filtrare l’aria ricreando un vero microclima purificato grazie alle micro alghe.

 

 
 
 
 
 
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Cover Photo Credits: Courtesy of Gerardo Jaconelli Ph. and Togetherband

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