Patrick Zaki scarcerato

Getting your Trinity Audio player ready...

Per 22 mesi Patrick Zaki, studente egiziano all’Università di Bologna, è stato incarcerato in Egitto. Oggi scarcerato, il mondo dell’arte e della cultura festeggia.

Lo studente egiziano Patrick Zaki sarà scarcerato, ma non assolto, dalle accuse di incitamento alla protesta e crimini terroristici formulate dalla magistratura egiziana. 

In tantissimi, tra famiglia e attivisti, hanno accolto con urla di gioia la notizia dell’imminente scarcerazione di Patrick Zaki. E con loro, festeggia anche il mondo dell’arte e della cultura, che fin dall’inizio gli è stato vicino supportando le richieste di liberazione.

Patrick George Zaki rischia fino a 25 anni di reclusione per la pubblicazione sul proprio profilo Facebook di dieci post, che hanno consentito alla magistratura egiziana di formulare pesanti accuse di “incitamento alla protesta” e “istigazione a crimini terroristici”.

Nel suo paese di origine avrebbe dovuto trascorrere solo una vacanza, ma sono passati 668 giorni dal suo arresto, impossibilitato a tornare in Italia per proseguire i suoi studi a Bologna nonostante gli appelli.

Le parole di Patrick prima dell’udienza avvenuta a Mansura: «Sto bene, grazie Italia», che si è poi conclusa con la sua scarcerazione.

Patrick Zaki (credits: Egyptian Initiative for Personal Rights, CC BY-SA 4.0)

ARTE E CULTURA DALLA PARTE DI ZAKY 

La fiera nazionale di piccola media editoria di Roma,‘Più libri più liberi’ festeggia la scarcerazione di Patrick Zaki con un’iniziativa speciale.

Fumettisti e illustratori presenti in Fiera come Zerocalcare, LRNZ, ZUZU, Rita Petruccioli e altri hanno realizzato un ritratto dell’attivista egiziano in collaborazione con Bao Publishing, Tunuè e Coconino Press.

Ma questa è solo la più recente tra le iniziative che il mondo dell’arte e della cultura ha attivato a supporto di Patrick Zaki.

LA STREET ARTIST LAIKA PER ZAKI E GIULIO REGENI

Laika, street artist romana, nel 2020 ha postato sul suo account Instagram il primo poster affisso vicino all’ambasciata d’Egitto a Roma.

L’opera, realizzata in segno di protesta per mantenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica verso l’incarcerazione di Zaki e l’uccisione dello studente Giulio Regeni. “Stavolta andrà tutto bene“, questo il titolo dell’opera che vede Patrick Zaki stretto in un abbraccio da Giulio Regeni: un auspicio che la sua storia – almeno per lui – possa avere un finale diverso.

A giugno 2021 risale invece l’opera affissa, sempre a Roma, “Don’t Visit Egypt” – rivisitazione di un vecchio poster egiziano che promuove il turismo in Egitto – diventata simbolo di protesta contro la detenzione di Patrick Zaki.

In alto la scritta “45 days special offer”, un chiaro riferimento al caso Zaki, nelle carceri egiziane da febbraio 2020 e sempre in attesa di processo, rinviato ogni 45 giorni, condannato ad una pena mai comminata da nessun giudice.

Oggi l’Arte festeggia!

Cover Photo Credits: Courtesy FreePatrick movement e Patrick Zaki

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Artuu consiglia

Iscriviti alla Artuu Newsletter

Il Meglio di Artuu

Ti potrebbero interessare

Seguici su Instagram ogni giorno