OkeyDokey: la collaborazione è l’alternativa alle fiere d’arte

Sulla scia del successo di Condo alcuni galleristi tedeschi stanno lanciando un nuovo progetto che fa leva sulla collaborazione tra gallerie: OkeyDokey.

Per capire OkeyDokey, il nuovo evento che si terrà dall’8 al 30 Settembre tra Dusseldorf e Colonia, è indispensabile parlare prima di Condo.
Condo è un evento che si è tenuto per la prima volta a Londra nel 2016 e ha visto quest’anno la sua seconda edizione a New York. L’evento prende il nome da ‘condominium’ ed è una grande mostra collettiva di gallerie internazionali. Funziona più o meno così: ci sono delle host gallery (solitamente molto strutturate) e delle gallerie ospiti (in genere di piccole-medie dimensioni). Le prime partecipano prestando i propri spazi alle seconde per tutta la durata dell’evento e collaborando con loro all’allestimento dei progetti in mostra. “L’obiettivo” spiega Vanessa Carlos founder dell’iniziativa “è quello di incoraggiare la nascita di nuove forme di collaborazione tra art dealer che siano economicamente più sostenibili e professionalmente più utili rispetto al modello proposto dalle fiere”. Il modello Condo permette infatti di esporre in luoghi sempre diversi a fronte di una spesa contenuta (non è previsto nessun compenso per le host gallery ndr) e di tessere relazioni importanti con colleghi da tutto il globo”.

Secondo i partecipanti all’evento la partecipazione alle fiere d’arte comporta costi insostenibili per la maggior parte delle gallerie di piccole-medie dimensioni, e soprattutto non offre reali opportunità di crescita economica o professionale. L’evento ha avuto tanto successo che altri paesi hanno chiesto di partecipare: le prossime edizioni si terranno infatti a Shanghai e Città del Messico.

Ed eccoci arrivati a OkeyDokey, anzi a Dusseldorf e Colonia più precisamente.

Le gallerie tedesche infatti avranno presto il proprio personale programma di cooperazione : OkeyDokey.
Iniziato da Ginevra Gambino, Jan Kaps e Max Mayer, il progetto in programma tra l’8 e il 30 Settembre attraverserà nove spazi tra Colonia e Düsseldorf secondo il modello Condo.
Fino ad ora 18 gallerie estere hanno fatto richiesta per partecipare all’evento.
“ Condo ha preso ispirazione dal KolnShow, una fiera collaborativa organizzata a Colonia nel 1990 senza il supporto delle istituzioni ” spiegano gli organizzatori “ per questo abbiamo voluto creare OkeyDokey, un evento nostro legato alla città piuttosto che al brand di Condo”. “Questa non vuole essere un’accusa, Condo rimane un punto di riferimento importante per noi, è solo che sentiamo che questo è il momento giusto per le gallerie tedesche per farsi pioniere di un evento collaborativo di tali proporzioni ”.

 

Artists’ Clothes istallazione presso Ishikawa/Carlos Gallery al London Condo 2016. Photo via art-agenda.com 

Ecco, con questo articolo vogliamo prima dire bravi agli organizzatori di OkeyDokey, siamo contenti di vedere nascere iniziative simili in Europa e sicuramente non mancheremo alla premiere.

Di seguito l’elenco delle gallerie che prenderanno parte all’evento:

Delmes & Zander (Colonia) ospita Neue Alte Brücke (Berlino) e Galerie 1900-2000 (Parigi)
Lucas Hirsch (Düsseldorf) ospita Stereo (Varsavia) e Lomex (New York)
Max Mayer (Düsseldorf) ospita Arcadia Missa (Londra), Miguel Abreu Gallery (New York), e Misako & Rosen (Tokyo)
Drei (Colonia) ospita Kirchgasse (Steckborn, Svizzera), Lulu (Città del Messico), e Park View (Los Angeles)
Jan Kaps (Colonia) ospita Weiss Falk (Basilea), Edouard Montassut (Parigi), e Sax Publishers (Vienna)
Studio for Propositional Cinema (Düsseldorf) ospita Barbara Rüdiger con Anna Sophie-Berger
Ginerva Gambino (Colonia) ospita Ermes Ermes (Vienna and Roma), Sandy Brown (Berlino), e Truth and Consequences (Ginevra)
Linden (Düsseldorf), ospita TBD Gallery
Rob Tufnell (Colonia) ospita Tanya Leighton (Berlino)

Header via okey dokey

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Mascherada. Dove la memoria diventa volto, allo spazio MU.RO di Milano

Tra maschere che svelano più di quanto nascondano, “Mascherada” inaugura lo Spazio MU.RO di Elisabetta Roncati e Andrea Musto a Milano, un luogo dove la memoria diventa volto e l’arte un ponte tra identità e urgenze contemporanee.

Curategist: la nuova figura del curatore 3.0. Intervista fiume con la pioniera Victoria Lu (pt 1)

Abbiamo scelto di non ridurre l’intervista, proprio perché rappresenta una delle prime conversazioni approfondite con Victoria Lu pubblicate in Italia. In questa prima parte esploreremo il suo percorso professionale e il concetto di curategist

Quando il volto diventa presenza: Ache77 e la sua alchimia tra materia, tempo e spiritualità urbana

A distanza di 10 anni ho avuto modo di parlarne con Ache77 e di farmi raccontare qualche particolare della sua storia artistica mentre lavorava ad un muro nel quartiere Isolotto (guarda caso, pioveva e faceva freddo).

Artuu Newsletter

Scelti per te

La pittura non è morta: Ahmet Öğüt a Venezia sfida l’IA e il mito della riproducibilità

Dal 6 novembre 2025 all’8 febbraio 2026 in mostra presso la galleria A plus A di Venezia neither artificial nor interlligent, una personale di Ahmet Öğüt. Dieci tele a olio stimolano una riflessione sull’interpretazione dell’immagine nell’epoca contemporanea.

Dentro la mente di Matt Mullican: il tappeto cosmologico di “That Person” invade Palazzo della Ragione

La prima cosa che vedo di Matt Mullican, salito lo scalone che porta a Palazzo della Ragione a Bergamo Alta - un luogo da cui si gode una delle più belle viste sul Duomo - è la sua schiena ripiegata a terra: sta fotografando con il cellulare “That Person’s Heaven”, la monumentale installazione che ha pensato per questo spazio.

Un dialogo al femminile (ma non femminista) alla Fondazione Merz, sul ruolo dell’arte in tempi di crisi

Qual è il ruolo della cultura nei momenti di difficoltà globali? Cosa dobbiamo aspettarci e cosa dovrebbe fare? Fondazione Merz prova a interrogarsi sull’argomento con il secondo episodio di un progetto, PUSH THE LIMITS, la cultura si sveste e fa apparire la guerra, riprendendo, per questa occasione, un’affermazione di Mario Merz.

Mascherada. Dove la memoria diventa volto, allo spazio MU.RO di Milano

Tra maschere che svelano più di quanto nascondano, “Mascherada” inaugura lo Spazio MU.RO di Elisabetta Roncati e Andrea Musto a Milano, un luogo dove la memoria diventa volto e l’arte un ponte tra identità e urgenze contemporanee.

Seguici su Instagram ogni giorno