Neons Corridors Rooms, Bruce Nauman all’Hangar Bicocca

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La mostra espone i lavori di Bruce Nauman che trattano lo studio di spazio, luce, suono e la ricerca sull’esperienza dello spettatore

“Neons Corridors Rooms”, la nuova mostra presentata da Pirelli Hangar Bicocca, espone una selezione di opere del noto artista statunitense Bruce Nauman.

Lavori risultato delle sue ricerche su spazio, luce, suono e video. 

La mostra è curata da Roberta Tenconi e Vicente Todolí con Andrea Lissoni, Nicholas Serota, Leontine Coelewij, Martijn van Nieuwenhuyzen e Katy Wan.

Ed è organizzata in collaborazione con Tate Modern e Stedelijk Museum Amsterdam.

Green Light Corridor” (1970) di Bruce Nauman. Courtesy Pirelli Hangar Bicocca

Le trenta opere esposte sono state selezionate perché rappresentative della produzione più innovativa dell’artista, quella frutto dei suoi studi su spazio e architettura, ma anche finalizzata all’indagine sulla manipolazione dell’esperienza dello spettatore.

“Neons Corridors Rooms” vi costringerà a farvi stretti per passare in spazi angusti e claustrofobici e stimolerà la vostra mente con luoghi di diversa struttura e illuminazione, sollecitazioni sonore e videoinstallazioni che riproducono le immagini degli spettatori. 

Per comprendere meglio questa mostra, approfondiamo il percorso espositivo.

Il percorso espositivo di Neons Corridors Rooms

La mostra si apre con i “Corridors”, le strutture architettoniche che l’artista ha iniziato a realizzare a partire dalla fine degli anni ‘60.

Il primo è stato costruito per “Performance Corridor” (1969), una videoinstallazione in cui Nauman si riprende mentre percorre uno strettissimo corridoio.

“Performance Corridor” (1969) di Bruce Nauman. Veduta dell’installazione, Whitney Museum,New York, 1969. Courtesy Pirelli Hangar Bicocca

Dopo aver presentato l’opera, l’artista ha pensato che fosse interessante estendere la sua ricerca alla percezione dello spettatore e ha quindi iniziato a realizzare corridoi che il pubblico può sperimentare in prima persona. 

Il primo di questi lavori che incontriamo è “Dream Passage with Four Corridors” (1984), un’installazione in cui quattro strettissimi corridoi illuminati con luci al neon di diversi colori convergono in uno spazio occupato da oggetti comuni, un tavolo e quattro sedie.

Un ambiente che ha allo stesso tempo qualcosa di familiare e qualcosa di alienante.

“Dream Passage with Four Corridors” (1984) di Bruce Nauman. Courtesy Pirelli Hangar Bicocca

Tra le opere esposte nella prima sala anche alcune sculture e lavori testuali in cui Nauman gioca con parole, scritte al neon e illuminazione. 

La mostra prosegue nell’area del Cubo dove è presentata “MAPPING THE STUDIO II with color shift, flip, flop, & flip/flop (Fat Chance John Cage)” (2001).

Una video installazione composta da sette proiezioni che catturano gli spazi dello studio dell’artista in New Mexico. 

Le immagini sono alterate cromaticamente, ribaltate e manipolate in modo che lo spettatore provi un senso di spaesamento.

Riprese che riescono a trasmettere contemporaneamente quiete e inquietudine.

Il percorso si conclude con “Raw Materials” (2004), installata per la prima volta all’aperto.

Un vero e proprio cammino sonoro disseminato di altoparlanti che riproducono contenuti audio emblematici per la carriera e il percorso artistico di Nauman. 

“Neons Corridors Rooms” è visitabile al Pirelli Hangar Bicocca fino al 26 febbraio 2023.

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