Museo MACTE di Termoli punta sui podcast

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Il MACTE Museo di Arte Contemporanea di Termoli presenta la seconda edizione di “Ersilia. La città emergente” puntando sui podcast con Spotify.

Dopo il successo della prima edizione, torna il podcast Ersilia. La città emergente. Prodotto dal MACTE Museo di Arte Contemporanea di Termoli, è disponibile dal 2 marzo 2023 su MACTE Digital e sul canale Spotify del museo.

Il progetto – a cura di Alice Labor e Ginevra Ludovici – è isrirato alla città di Ersilia raccontata da Italo Calvino in Le Città Invisibili. La città è descritta come il luogo delle relazioni, formata da fili che l’attraversano mostrano la rete di rapporti di una comunità impermanente e transitoria.

LA NASCITA DEL PODCAST ERSILIA

Nato nel 2022, il podcast Ersilia racconta i luoghi di una realtà immaginaria coinvolgendo artiste e artisti a prestare la propria voce.

Nella prima edizione sono raccontate la scuola di Allison Grimaldi Donahue, il caffè di Pietro Ballero, la biblioteca e cineteca di Anouk Chambaz, l’Assemblea delle Ersilie di Perla Sardella, e la Casa delle cisterne che suonano di VacuaMoenia.

LA NUOVA EDIZIONE SU MACTE DIGITAL

Dal 2 marzo, ogni giovedì a mezzogiorno, sarà disponibile una nuova puntata per un totale di cinque appuntamenti. Le nuove guide di Ersilia, in dialogo con le curatrici, portano al fiume di Alice Pontiggia e all’ecosistema che lo circonda.

Al Palazzo delle superstizioni di Beatrice Celli, dove l’invisibile si rende manifesto e si ridefiniscono rituali collettivi, al planetario di Eleonora Luccarini, un edificio abbandonato che un tempo era stato utilizzato come set di un misterioso film, al porto di Teresa Satta, dove la dimensione nomadica diviene una condizione esistenziale di condivisione e scoperta, e ancora al fitto bosco del duo Aterraterra, in cui perdersi e fare esperienza dell’ascolto di altri esseri viventi.

COSA RAPPRESENTA ERSILIA

Ersilia disegna nuovi modi di stare insieme, creando spazi di cura dell’immaginazione, dell’attenzione e nelle pratiche artistiche.

La cartografia di Ersilia è mobile e malleabile, muta a seconda dei racconti di chi la attraversa. Di episodio in episodio, visioni collettive di realtà possibili mostrano una geografia ospitale e solidale, priva di confini geografici, disciplinari, linguistici o logici. Una mappa fatta di immagini permette a chi ascolta di trovare il suo percorso tra le voci che animano i luoghi in cui Ersilia continua a crescere e a tendere nuovi fili immaginari.

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