Mattia Balsamini e Pietro Minto in mostra a Villa Filanda Antonini

Dal titolo “Il suo buio speciale” la mostra degli artisti Mattia Balsamini e Pietro Minto fino al 7 gennaio 2023

Villa Filanda Antonini – VFA –  è uno spazio per residenze d’artista sito a Villorba, Treviso, ideato e diretto da Giulio Feltrin e supportato da Arper Feltrin Foundation.

Quest’ultima è un’organizzazione senza fini di lucro che nasce su iniziativa della famiglia fondatrice dell’azienda di design Arper.

Nel 2021 essa sostiene l’istituzione di VFA in un’antica filanda locata a Villorba, vicino alla città di Treviso.

Il progetto di VFA, ponendosi l’obiettivo di orientarsi alla sperimentazione transdisciplinare attraverso i linguaggi dell’arte contemporanea, occasionalmente ospita programmi espositivi con cui apre le proprie porte al grande pubblico.

Riunendo professionisti e appassionati del mondo dell’arte, VFA mira a promuovere un dialogo più inclusivo che accolga le conoscenze e le culture nelle loro plurime diversità. 

Il suo buio speciale di Mattia Balsamini e Pietro Minto

“Il suo buio speciale” è il progetto artistico di Mattia Balsamini e Pietro Minto che prosegue la volontà, già iniziata con la residenza di Alessandro Calabrese, di instaurare un dialogo con il territorio per ricercarne aspetti identitari.

Courtesy Mattia Balsamini

Mattia Balsamini e Pietro Minto, attraverso tredici fotografie di paesaggio e tredici ritratti individuali, intraprendono un percorso di ricerca sull’identità del territorio del Nord-Est e, con la loro indagine, raccontano la storia di una regione che ha subito una profonda trasformazione culturale e sociale negli ultimi cinquant’anni.

Questo avviene anche attraverso il dialogo con professionisti ed eccellenze venete che si distinguono in campi umanistici o scientifici.

I seguenti profili e le fotografie paesaggistiche scattate da Balsamini divengono –  affiancate alle parole di Minto – strumento attraverso cui dialogare con il territorio e ritracciarne la storia: un luogo che è sempre stato caratterizzato dalle logiche competitive del fare, del produrre e che oggi, esaurite le possibilità di sfruttare le sole risorse materiali, deve trasformare il lavoro basato sul sudore in un altro tipo di impegno, conferendo nuova e legittima dignità al “pensare”.

La mostra sarà aperta su appuntamento fino al 7 gennaio 2023.

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