Le Grafiche di Tano Festa nel suo Catalogo Generale

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L’Archivio Tano Festa, sotto l’egida della figlia Anita Festa, prosegue la sua nobile missione di dispiegare e ordinare il ricco mosaico artistico del grande maestro romano. Fulgido astro della Scuola di Piazza del Popolo e protagonista di spicco della Pop Art italiana insieme a Mario Schifano e Franco Angeli, ha lasciato un’eredità che pulsa ancora nelle vene della storia dell’arte. Con l’obiettivo di divulgare e celebrare il percorso artistico di Festa, l’Archivio si dedica a una meticolosa opera di catalogazione e conservazione.

Oggi, seguendo il filo di un lavoro iniziato con la pubblicazione del catalogo generale lo scorso giugno, l’Archivio ha inaugurato online il catalogo della grafica dell’artista, un tesoro che racchiude oltre 600 opere, pazientemente recuperate e archiviate in vent’anni da Anita.

I cataloghi, accessibili sui siti www.tanofesta.it e www.catalogogeneraletanofesta.it, offrono una visione cronologica e tematica dell’opera di Festa, permettendo a studiosi, appassionati e al grande pubblico di navigare attraverso le acque profonde delle tecniche pittoriche e delle tematiche esplorate dall’artista nel corso di tre decenni. L’Archivio Tano Festa, con quest’ultima pubblicazione, taglia un traguardo significativo, portando alla luce 2.342 opere tra pittoriche e grafiche.

Anita Festa, con fervore e determinazione, ha realizzato un sogno che da anni alimentava: rendere giustizia e celebrare autenticamente l’opera di suo padre. Questo lavoro è un atto d’amore verso un artista che, nonostante la sua grandezza, ha atteso troppo a lungo il riconoscimento che merita. Anita auspica che, grazie a questa imponente operazione di ricostruzione e divulgazione, Tano Festa possa finalmente ricevere il tributo che merita e essere conosciuto e apprezzato da un pubblico più ampio.

La vita e l’opera di Tano Festa sono un affresco vivido e poliedrico dell’arte italiana del Novecento. Nato a Roma nel 1938 e diplomatosi in Fotografia Artistica, Festa ha iniziato la sua avventura artistica nei primi anni ’60. Era un periodo di fermento culturale, in cui Roma era un crogiuolo di nuove idee artistiche, specialmente in connessione con gli Stati Uniti. La “Scuola di Piazza del Popolo”, di cui Festa era parte integrante, fiorì in questo contesto effervescente.

Festa, esplorò e sperimentò con audacia innumerevoli tecniche e temi, dal riporto fotografico alle reinterpretazioni di opere classiche, dalle riproduzioni di frammenti della Cappella Sistina ai famosi “Coriandoli”, la sua opera è stata una costante ricerca e rinnovamento. Nel corso degli anni ’80, la sua arte subì una trasformazione, riscuotendo un rinnovato interesse e apprezzamento.

Le sue opere grafiche sono inoltre caratterizzate da un forte impatto visivo e da una vivace interazione di colori, forme e temi. Utilizzando tecniche come la serigrafia, la litografia e l’incisione, Festa ha creato immagini che spesso riflettono e dialogano con i suoi lavori pittorici. Nelle sue grafiche, si possono riconoscere alcuni dei motivi ricorrenti della sua opera, come le finestre, le porte e le riproduzioni di capolavori dell’arte classica.

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