L’arte universale di Hedi Mertens al MASI di Lugano

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Il MASI di Lugano, con “Hedi Mertens. La logica dell’intuizione”, si assume il compito di riscoprire una delle più versatili e singolari artiste dell’arte svizzera e non solo.

Il progetto espositivo “Hedi Mertens. La logica dell’intuizione”, visitabile dal 2 aprile al 15 ottobre 2023, curato da Francesca Benini e Arianna Quaglio, in collaborazione con il Museum Haus Konstruktiv di Zurigo e il costante sostegno di Credit Suisse, è motivo di grande orgoglio per il Museo d’arte della Svizzera italiana di Lugano. La profonda ed esaustiva ricerca ha portato alla luce aspetti notevoli della carriera dell’artista nata a Gossau, nel 1893, e morta a Carona nel 1982.

L'arte universale di Hedi Mertens al MASI di Lugano
Hedi Mertens a Carona, ca. 1960-1965 / Hedi Mertens in Carona, um 1960-1965

HEDI MERTENS. EMOTIVITÀ, RIGORE, INTUIZIONE

Di formazione classica, il lavoro di pittrice di Hedi Mertens esplode negli anni Sessanta, ma il suo percorso inizia diversi anni prima, dagli scambi intellettuali con il concretista Richard Paul Lohse, Carl Gustav Jung ed Herman Hesse nella villa zurighese Bunishof, dove visse in compagnia del suo secondo marito, all’incontro con il santone Shri Meher Baba nei due anni passati in India. Nella tranquilla e riservata Ticino riuscì a trovare la sua dimensione perfetta, che le permise di entrare in contatto con l’astrattismo e l’arte concreta svizzera.

LA RELAZIONE CON IL QUADRATO

È attraverso la struttura del quadrato, il vero protagonista delle sue opere, che l’artista combina pensiero critico e intuizione, intesa come spazio sensibile in cui poter indagare l’arte astratta geometrica. Il MASI presenta al pubblico più di 30 opere in quattro sale espositive, al secondo piano di Palazzo Reali, oltre ad alcune sue lettere e testimonianze biografiche.

Una simbiosi di rigore quadrato e di cromaticità intuitiva” Ludmila Vachtová

L’allestimento offre uno sguardo a 360 gradi dell’evoluzione stilistica della Mertens, dalle prime tele caratterizzate da giochi chiaroscurali complessi, all’ultima fase dominata dal bianco contemplativo. Il lascito di un’artista che ha saputo districarsi con gli elementi geometrici con personalità e stile.

L'arte universale di Hedi Mertens al MASI di Lugano
Senza titolo / Ohne Titel, 1978. Olio su Tela / Öl auf Leinwand, 90 x 90 cm. Collezione privata / Privatbesitz

ULTIMA FASE E DIMENSIONE ERMETICA

Nell’ultimo periodo Hedi Mertens, e di conseguenza le sue realizzazioni, si aprono a temi più solenni. La tavolozza ricca di colori lascia il posto ad un bianco che, in quella precisa fase della sua vita, includeva quel senso di armonia e di meditazione che la Mertens ricercava. Ogni forma possibile è relegata ai margini di opere d’arte che sembrano composizioni liriche e che comunicano tutta la serenità che aveva raggiunto.

Il MASI di Lugano, con “Hedi Mertens. La logica dell’intuizione”, consegna nelle mani del pubblico una grande scoperta: quella di un’artista che a 60 anni ha saputo divertirsi come una bambina, regalandoci opere impegnative e di grande importanza.

Immagine di copertina: Vierseitige Einheiten, sich in grossem Mittelquadrat treffend [Unità quadrilatere si incontrano in un grande quadrato centrale], 1968. Olio su tela / Öl auf Leinwand, 100 x 100 cm. Cantone Ticino

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