L’arte tessile di Cécile Davidovici

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Cécile Davidovici (1987), su Instagram @ceciledavidovici, è un’artista francese che vive e lavora a Parigi.

Ha iniziato la sua carriera come scrittrice/regista e dopo molti anni ha scelto una nuova forma d’arte, più tangibile e riconoscibile, l’arte tessile.

Dopo aver completato gli studi di recitazione e teatro, Cecile ha frequentato una scuola di cinema a New York City. I film che ha scritto e diretto lì sono stati proiettati in festival di tutto il mondo, alcuni dei quali hanno ricevuto numerosi premi. Un filo conduttore li attraversava tutti: il legame tra innocenza e illusione.

Ha scoperto il ricamo dopo aver perso sua madre e ha iniziato a ricamare le immagini dei suoi sbiaditi ricordi d’infanzia.

Cécile Davidovici, Portraits of a Constant Dream

Il suo lavoro più recente, Portraits of a Constant Dream, è una serie di ritratti femminili, interamente ricamati a mano. Ritraggono un primo piano di un volto che diventa due, senza alcun indizio sull’epoca. I volti sono quasi identici, però uno è sempre più grande, più presente, nascondendo metà dell’altro. Non c’è spazio sulla tela se non un paesaggio di pelle estremamente dettagliato.

Il meticoloso intreccio di fili che dipingono la pelle crea una nuova forma di trasparenza e svela il viso della persona ritratta. Dietro la superficie si nascondono donne: ci fissano ma in realtà guardano dentro di loro, interrogano le loro contraddizioni, svelano i loro dubbi. La loro apertura e vulnerabilità consente anche al pubblico di vedere una parte di sé quando guarda i soggetti. 

“Mi sono imbattuta nei tessuti come medium abbastanza di recente. Ho iniziato il mio percorso artistico come scrittrice e regista cinematografico e sono sempre stata attratta dal raccontare storie con le immagini.”

“Quando mia madre è morta alcuni anni fa, ho sentito che avevo bisogno di qualcosa per cambiare la mia vita, ma mi ci è voluto del tempo per capire cosa fosse. Mi sono resa conto che mi mancava l’aspetto tangibile delle cose. Mi mancava lavorare con le mani, creare qualcosa che potessi toccare.”

Ophelia, 2018, 27 x 22cm, Cotton thread on linen – embroidery

“Il mio ricamo è iniziato prima come hobby, ma è diventato rapidamente essenziale per il mio processo artistico. Era chiaro che avevo trovato il mio nuovo mezzo per raccontare storie.”

Cécile Davidovici pone il suo tocco unico sul medium dei tessuti e, sovrapponendo i fili come farebbe un pittore con un pennello, reinterpreta il viso in modo diverso, dando una nuova forma a questi volti, aprendo una porta per una reinvenzione, una nuova pelle, una nuova storia.

Cover Photo Credits: Cécile Davidovici, Portraits of a Constant Dream

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