L’arte della delicatezza: le sculture di Mariko Kusumoto

La designer giapponese da vita a raffinate sculture che ricordano forme di creature marine e oggetti quotidiani.

Mariko Kusumoto è un’artista e designer giapponese che vive in Massachusetts, dove crea delicate sculture dall’aspetto di creature marine e oggetti di uso quotidiano.

Per dare forma alle sue composizioni modella con precisione poliestere, nylon e cotone sfruttando la tecnica del termofissaggio.

Spesso si tratta di veri e propri gioielli indossabili, come i colorati girocollo, anelli, orecchini che ricordano ecosistemi organici.

Nel 2019 ha presentato le sue collane in fibra durante la sfilata haute couture primavera-estate di Jean Paul Gaultier a Parigi e ha partecipato alla mostra LOOT: MAD About Jewelry del Museum of Arts and Design.

L’obiettivo dell’artista è quello di dare vita a delle composizioni gioiose, surreali, capaci di sorprendere l’osservatore e trasportarlo in un mondo altro.

“Il mio lavoro riflette vari fenomeni osservabili che stimolano la mente e i sensi; possono essere naturali o artificiali” afferma l’artista sul suo sito web. “Li “riorganizzo” in una nuova presentazione che può essere descritta come surreale, divertente, graziosa o inaspettata. Un’atmosfera giocosa e allegra pervade il mio lavoro. Mi piace sempre lasciare un po’ di spazio all’immaginazione dello spettatore; Spero che lo spettatore sperimenti la scoperta, la sorpresa e la meraviglia attraverso il mio lavoro.”

Oltre alle opere in cotone e materiali sintetici, Mariko Kusumoto sperimenta anche l’utilizzo del metallo: bambole, volti, farfalle, treni, prendono forma grazie alla sua immaginazione e alla sua abilità tecnica.

Byobu, Copyright ©2020, Mariko Kusumoto.

Interessanti sono anche gli anelli che l’artista crea con piccoli oggetti fissati con la resina: “Rivestire in resina oggetti comuni e familiari, come microfibre, fili, bottoni, spugne, ecc., li trasforma come per magia in qualcosa di diverso! Gli oggetti fragili, come fiori, baccelli, foglie, insetti, ecc., scomparirebbero se rimanessero inosservati, ma catturandoli e racchiudendoli nella resina, posso “fermare il tempo”. Un materiale piuttosto affascinante.

 

 
 
 
 
 
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Cover Photo Credits: Courtesy Mariko Kusumoto marikokusumoto.com@marikokusumoto

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