La tecnologia porta in vita le opere di William Blake

Le spaventose visioni del poeta inglese William Blake di The Ghost of a Flea prendono forma e vita nell’Apple Store di Brompton Road a Londra

La tecnologia della realtà aumentata ha permesso, grazie a una partnership tra Getty Museum e Apple, di ricreare l’immaginario artistico di Blake.

Ha inaugurato il 28 luglio nell’Apple Store di Brompton Road questa nuova esperienza di realtà virtuale, inizialmente ideata per il museo di Los Angeles, che porta dalla miniatura alla terza dimensione le figure mistiche pensate dal poeta.

Le due menti dietro a questo esperimento sono Tin Nugyen ed Ed Cutting, un duo artistico rinominato Tin&Ed.

Sono loro i disegni che United Visions ha portato in vita, un’esperienza di realtà aumentata ideata per il museo Getty in California.L’installazione presentata all’auditorium dell’Apple Store di Londra si compone di cinque o sei figure tridimensionali animate, tra Flea ed elementi prestati da altre opere di Blake.

L’applicazione in AR anima, infatti, teste di tigri dalla poesia “The Tyger” (1794) e la testa d’aquila dell’acquerello Beatrice addressing Dante (1824-27).

William Blake, The Ghost of a Flea

The Ghost of a Flea è una miniatura della serie “VIsionary Heads”, commissionata dall’amico astrologo John Varley tra il 1819 e il 1820.

Lo stesso Varley spiegò come la miniatura non fosse altro che il risultato di una visione spirituale che aveva come soggetto il fantasma di una pulce in una forma mai vista prima.

L’opera si trova alla Tate gallery ed è ora disponibile nella sua versione 3D nell’app store del proprio smartphone.

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