Il viaggio artistico di Roberto Ghezzi in Groenlandia

L’artista sta studiando nuove tecniche pittoriche in grado di riprodurre il problematico fenomeno dello scioglimento dei ghiacci.

È in corso fino al 10 luglio il progetto The Greenland Project, lo scioglimento dei ghiacci tra arte, scienza e sostenibilità dell’artista Roberto Ghezzi.

Per la durata di un mese, la residenza groenlandese presso Tasiilaq vede l’artista impegnato ad approfondire i propri studi sull’ecosistema e sulla biologia, osservando da vicino il fenomeno dello scioglimento dei ghiacci.

Il fine del progetto è riportare in chiave artistica il drammatico fenomeno naturale. 

Ne conseguirà infine un dialogo tra artista e studiosi dell’Istituto di Scienze Polari del CNR per contribuire alla divulgazione e alla conoscenza di un aspetto determinante della crisi climatica in atto.

Roberto Ghezzi courtesy of the artist

L’opera di Roberto Ghezzi ruota da sempre attorno all’elemento naturale, un campo di ricerca che dapprima si serve del mezzo pittorico per poi sperimentare diverse tecniche.

Tra queste la Naturografia, tele letteralmente dipinte dalla natura, lasciate in acqua o a terra e ritirate non appena l’artista ritiene concluso il processo e quindi l’opera. 

Quella utilizzata per quest’ultimo progetto si chiama cianotipia, che consentirebbe all’artista di trasferire artisticamente il fenomeno dello scioglimento. Con una carta fotosensibilizzante è infatti possibile rilevare il mutamento del livello del ghiaccio. 

È un curioso incastro di ricerca pittorica, tecnica e naturalistica. 

Con The Greenland Project, Roberto Ghezzi ha preso in carico un importante compito: veicolare e sensibilizzare a quello che oggi è considerato un ostacolo al nostro futuro.

Interessante sarà osservare cosa succederà non appena terminata l’esperienza groenlandese.

Cover: Installazione ambientale in Islanda, Roberto Ghezzi, courtesy of the artist

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