Il nero si prende tutto. La mostra di Marco Sorgato

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Associazione Ghëddo presenta il nuovo progetto site-specific dell’artista Marco Sorgato, che apre al pubblico nello spazio di Via della Pergola, 43r a Firenze a partire da sabato 12 novembre 2022.

Courtesy Marco Sorgato

Inserendosi nel solco di una ricerca poliedrica e sfaccettata che negli anni ha impegnato Marco Sorgato nella sperimentazione su diversi media, tra i quali pittura, disegno, musica elettronica e tatuaggio, il progetto elaborato dall’artista per lo spazio di studio di via della Pergola scandaglia e accosta tematiche, estetiche e materiali che negli anni hanno dato forma al suo universo espressivo.

Una mostra personale, intima e retrospettiva, il cui obiettivo è quello di rintracciare all’interno del suo variegato percorso artistico una matrice sensibile comune.

La ricerca di Marco Sorgato rivela la convivenza di temi e linguaggi di retaggio antico, o addirittura ancestrale: dall’esaltazione del corpo come veicolo espressivo, mediata da pratiche di decorazione e mutilazione, all’interesse per il rapporto tra attrazione e fatalità, fino all’esplorazione e alla manipolazione dei processi biologici.

Ospitata nell’emblematico spazio dello studio Blue Tony Toy, la mostra di Marco Sorgato non si propone come una semplice retrospettiva ma come un’operazione artistica autonoma che inaugura un nuovo capitolo di ricerca dedicato all’unione di forme e linguaggi provenienti dalle radici underground, dal mondo del tatuaggio e della musica indipendente.

L’installazione ambientale che dà il nome alla mostra include la serie di disegni Automi e quella di pittura Dissezioni, dimostrando come nell’opera di Sorgato il segno grafico e il nero dell’inchiostro si spostino dalla pelle alla tela senza soluzione di continuità.

CHI È MARCO SORGATO

Marco Sorgato nasce a Padova nel 1992. Laureato in Storia e Tutela del Beni Culturali, dal 2013 è attivo nel panorama underground musicale di Padova, è promoter di concerti e festival e fondatore dell’etichetta discografica “Dischi Sotterranei”.

Si approccia al tatuaggio nel 2016, cominciando hand-poke e poi passando alla macchinetta.

Nel 2020 si approccia all’arte contemporanea catturando l’attenzione di alcuni addetti ai lavori del settore. Il suo lavoro si basa su una ricerca relativa al rapporto Uomo-Natura, nelle sue più varie declinazioni.

La sua prima mostra personale si svolge dal 20 maggio al 13 giugno presso Scalo Lambrate a Milano, curata da Nicolas Ballario, dal titolo “DISINTEGRATION-IO”.

La seconda mostra intitolata “Appesi ad un filo” si svolge a Palazzo Tondello di Due Carrare (Pd) dal 18 settembre al 21 novembre 2021. A giugno 2022 apre e inaugura il suo studio di tatuaggi ed atelier “Blue Estate Studio” a Padova.

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