Il complesso agostiniano di Pietrasanta diventa polo culturale

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Lo studio 967Arch ha avviato il progetto di riqualificazione della zona antistante il Duomo di Pietrasanta per creare il polo culturale

Pietrasanta punta a diventare un nuovo dinamico polo culturale. Partendo dal complesso architettonico di Sant’Agostino

Il progetto parte dalla riqualificazione della zona in pieno centro, comprendendo il grande chiostro e gli edifici annessi. Tra questi anche il celebre museo dei bozzetti del 1984.

Il dialogo si crea quindi tra spazi aperti e spazi interni invitando all’interazione con cultura produttiva locale, internazionalmente nota per la presenza di opere d’arte, officine, laboratori e fonderie

La mano d’artista è in questo caso quella dello studio di architetti milanesi 967Arch, la cui pianificazione prevede interventi di restauro, riconnessione di zone adiacenti con cortili o passerelle e ampliamento di edifici preesistenti.

Il progetto del nuovo polo culturale

Il tutto con un investimento che si aggira intorno agli 11 milioni. 

«Il progetto segue la filosofia di intervento minimo, cercando per lo più l’armonia tra aree che precedentemente non erano omogenee. Con gli occhi fissi al futuro» spiega lo studio di Stefano Maestri e Cesare Chichi

Secondo quanto progettato, la Chiesa di Sant’Agostino verrà adibita a mostre e convegni, il Chiostro, il convento e il giardino pensile a mostre al piano terra e il Museo dei Bozzetti al piano primo e secondo.

L’edificio a valle è adibito a biglietteria, bookshop e servizi, il corpo di fabbrica interno al Museo monografico mentre l’ex Croce verde (attualmente centro di salute mentale) ospita uffici e una biblioteca comunale. 

Facile orientamento e uso indipendente sono le caratteristiche pensate dallo studio architettonico 967Arch.

Il tutto verrà completato nei limiti imposti dallo spazio preesistente e dalle indicazioni della sovrintendenza.

Render del polo culturale, courtesy 967Arch

Cos’è il Museo dei Bozzetti?

Il Museo dei Bozzetti “Pierluigi Gherardi” nasce nel 1984 a Pietrasanta, a seguito di iniziative promosse da Jette Muhlendorph, con l’intento di documentare l’attività artistica degli scultori che qui si recano da tutto il mondo per realizzare le proprie opere nei laboratori artigiani locali.

È un’istituzione unica nel suo genere ed è il riflesso diretto dell’attività che maggiormente caratterizza il comprensorio apuo-versiliese ed in particolare Pietrasanta: la scultura.

Render del polo culturale, courtesy 967Arch

Il Museo dei Bozzetti, esposizioni temporanee, uffici, depositi e una biblioteca comunale si estenderanno su uno spazio di 8.000mq.

Come Palermo e Ibiza negli ultimi anni, Pietrasanta si prepara a diventare uno spazio culturale, sociale e produttivo tramite una riqualificazione che dimostra essere in questo modo non solo edilizia, ma anche dei contenuti.

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