Il Canto del dolore: Instant display dell’artista iraniano Majid Bita a Brescia

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Il Museo di Santa Giulia, a un mese dall’apertura di “Finché non saremo libere”, offre un nuovo capitolo alla mostra in divenire con “IL CANTO DEL DOLORE”, un instant display dell’artista iraniano Majid Bita. La mostra, nata da un profondo scambio tra l’artista, la curatrice Ilaria Bernardi e l’artista iraniana Zoya Shokoohi, presenta 40 racconti per immagini realizzati con acquerelli e china.

Curato da Zoya Shokoohi stessa, “IL CANTO DEL DOLORE” si distingue per un abaco visivo di cinque storie che danno voce ai protagonisti delle straordinarie immagini di Shokoohi. La narrazione fluida attraversa tematiche quali propaganda, guerra, ribellione e militanza. La presentazione al pubblico avverrà il 13 dicembre alle 18.30 al Museo di Santa Giulia, seguita da un talk coinvolgente con Majid Bita e Zoya Shokoohi.

Il 28 gennaio 2024, al termine dell’esposizione, l’instant display si unirà al portfolio di travelling exhibition della Fondazione Brescia Musei. Majid Bita, nato in Iran nel 1985, ha trasferito il suo apprendistato in Italia, dedicandosi alla pittura e ai linguaggi del fumetto. Illustratore e animatore freelance, il suo impegno artistico è evidente nel graphic novel “Nato in Iran” (Canicola, 2023).

Zoya Shokoohi, artista e performer iraniana residente a Firenze, esplora gli aspetti paradossali della vita contemporanea nel contesto globale. La sua ricerca artistica coinvolge il corpo dello spettatore come parte attiva dell’esperienza, riflettendo su temi come micro-utopie, il sistema dell’arte contemporanea e i sistemi culturali.

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