“Green Revolution”: Etnik dipinge un’opera di 600mq

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Etnik, Green Revolution bozza, prologis, Park Lodi 2021

A Lodi la prima galleria di urban art a cielo aperto per riflettere sulla natura e sulla salvaguardia dell’ambiente 

L’urban artist Etnik è tra gli 8 artisti coinvolti nella prima galleria di urban art a cielo aperto mai realizzata a livello mondiale in un parco logistico, il Prologis Park Lodi.

Etnik è un artista che attualmente vive e lavora a Torino, aattivo da oltre 25 anni nel mondo del writing e nell’arte urbana.

Ha dipinto ampie murate nel mondo, provando sempre a superare se stesso, esplorando paesaggi urbani, osservando le città e ricercando luoghi abbandonati. 

I suoi lavori spesso hanno più punti di vista o sono “upside down” (sottosopra), così da rappresentare l’equilibrio precario dell’essere umano e del suo tempo.

Negli anni ha partecipato in svariati eventi pubblici e privati come la Biennale di Venezia off, la Biennale di San Paolo GFA in Brasile, esposizioni a Parigi, Chicago, Dusseldorf etc.

Per questo progetto Etnik ha realizzato “Green Revolution”, un’opera di circa 600 mq ispirata totalmente al tema naturale e all’importanza del cambiamento mondiale in atto che vede tra le priorità assolute la salvaguardia della natura e le sue possibilità energetiche, economiche e sociali.

Etnik nella sua produzione affronta già da tempo il tema green: in “Green Revolution” la natura non solo sarà trattata dall’opera stessa ma anche da un giardino verticale che nel mese di luglio verrà applicato all’interno di alcuni dei volumi dipinti, rendendo la natura protagonista indiscussa di questa gigante tela.

L’opera si sviluppa su tre livelli di lettura: Il primo è descrittivo e prevede elementi naturali riconoscibili subito, creando quindi un primo impatto, quasi familiare, di ciò che si vede e suscitando un’empatia immediata tra l’opera e i visitatori; il secondo è leggibile nella composizione astratta dei volumi architettonici e nelle cromie disposte in modo da dare input e sensazioni diverse e far risaltare le forme più importanti; il terzo invece  più profondo e complicato al primo sguardo, è il rimando vero e proprio alle origini del writing, cioè l’elaborazione stilistica del lettering interno alla composizione (vi si può leggere il nome dell’autore). 

Un progetto che si basa sulle parole chiave future change e nature mixando la pittura al verde”, dichiara  Etnik, “La possibilità di interagire con i giardini verticali è stato uno stimolo ulteriore a poter progettare un lavoro davvero entusiasmante. Per chi osserverà il mio lavoro, vorrei far nascere uno spunto di riflessione, che trasporti il fruitore tra geometrie e natura”.Il Prologis Park Lodi ospita oggi le opere di otto urban artist italiani di fama internazionale che hanno usato le facciate degli edifici e i serbatoi dell’acqua come tele per realizzare opere inedite e ispirate da una serie di parole chiave. Grazie alla collaborazione di CEVA Logistics, la società che opera dal parco e partner dell’iniziativa promossa da Prologis, a partire da settembre il Parco verrà aperto al pubblico e agli amanti della urban art per visite guidate gratuite su prenotazione.

Cover Photo Credits: Etnik, Green Revolution

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