Eataly Art House, una nuova fondazione dedicata all’arte

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Il nuovo progetto Eataly Art House aprirà le porte a fine settembre a Verona negli spazi della ex Stazione Frigorifera Specializzata

Eataly Art House – E.ART.H.è il nuovo progetto dedicato alle arti del fortemente voluto da Francesco Farinetti, presidente di Green Pea, Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, e Chiara Ventura, manager culturale, aprirà le proprie porte al pubblico sabato 24 settembre 2022 a Verona negli spazi della ex Stazione Frigorifera Specializzata.

Costruita nel 1930 e nota per essere stata la più grande ghiacciaia d’Europa fino agli anni Settanta, la ex Stazione Frigorifera Specializzata di Verona si prepara ad accogliere il pubblico a seguito di un importante intervento di restauro e riqualificazione ambientale all’insegna della piena sostenibilità, firmato dall’architetto Mario Botta.

Oltre diecimila metri quadrati di celle refrigerate e una cupola di cemento armato dal diametro di 24 metri saranno resi funzionali dopo un lungo periodo di abbandono per ospitare la nuova sede di Eataly e di Eataly Art House – E.ART.H., inedito e visionario progetto dedicato al mondo delle arti pensato appositamente per Verona.

L’ex stazione frigorifera specializzata di Verona

Eataly Art House si caratterizza per la doppia anima, quella culturale che prevede progetti espositivi inediti appositamente concepiti per i propri spazi e momenti di approfondimento e divulgazione dedicati, e quella commerciale costruita secondo modalità innovative e il più possibile inclusive. 

E.ART.H. si propone l’obiettivo di stimolare conoscenza e cultura presso il grande pubblico applicando i valori di Eataly e di Green Pea – accessibilità, inclusività, responsabilità, condivisione e sostenibilità – alla fruizione delle arti visive. Il tutto attraverso un’inedita formula che facilita l’incontro con l’opera, con gli artisti e con gli operatori del settore.

L’Eataly Art House nel dettaglio

Il primo piano dell’edificio sarà dedicato all’Art House e alla sua programmazione culturale, definita da un comitato curatoriale composto da Eva Brioschi, storica e critica d’arte, Walter Guadagnini, direttore di Camera – Centro Italiano per la Fotografia a Torino, e Gaspare Luigi Marcone, storico dell’arte e curatore.

Ogni esposizione sarà affiancata da un Public Program: un calendario di iniziative di approfondimento come conversazioni, workshop, incontri con artisti e curatori per esplorare tanto i temi toccati dalle opere e dagli artisti in mostra, quanto le molteplici connessioni con i princìpi alla base di E.ART.H.

Il piano terreno dell’edificio ospiterà invece, oltre a Eataly, anche l’Art Market, distribuito lungo tre corridoi disposti a raggiera con allestimenti temporanei divisi per ambito: arti visive e fotografia, in collaborazione con alcune tra le più importanti gallerie attive sul territorio italiano e internazionale, e opere di artisti sempre diversi selezionati da E.ART.H.

Per la prima volta, dipinti, sculture, immagini fotografiche e non solo, si offrono al pubblico generale uscendo dagli spazi tradizionalmente deputati alla vendita delle opere d’arte, per stimolare nuove forme di collezionismo.

A sostegno della giovane creatività contemporanea Eataly Art House lancia il “Premio E.ART.H.”, un riconoscimento a cadenza annuale dedicato ad artisti under trentacinque, coordinato da Matteo Mottin e Ramona Ponzini, fondatori di Treti Galaxie.

Le mostre alla Fondazione Eataly Art House

La nuova Fondazione Eataly Art House – E.ART.H. avvia la sua prima stagione espositiva con due importanti monografiche: “Staged“, mostra del fotografo e regista olandese Anton Corbijn (1955, Strijen, Paesi Bassi), a cura di Walter Guadagnini, e “Voli-ni” la personale dell’artista visivo ghanese Ibrahim Mahama (1987, Tamale, Ghana) a cura di Eva Brioschi, visitabili dal 24 settembre al 15 gennaio 2023.

Anton Corbijn, Depeche Mode, Los Angeles, 2016. Copyright Anton Corbijn

Il premio E.ART.H

A sostegno della giovane creatività contemporanea Eataly Art House lancia il “Premio E.ART.H.” con il sostegno di Endes Srl,un riconoscimento a cadenza annuale dedicato ad artistiunder trentacinque, coordinato da Matteo Mottin e Ramona Ponzini, fondatori di Treti Galaxie.

L’argomento indicato per il debutto del nuovo “Premio E.ART.H.” è la biodiversità, per questo E.ART.H. selezionerà artiste e artisti che pongono la promozione della diversità attiva al centro delle loro ricerche, sguardi che abbracciano le differenze come risorsa e pratiche che evidenziano l’unicità virtuosa, focalizzandosi sulla biodiversità del mondo che ci circonda e osservando come le diverse forme di vita prosperano attorno e insieme a noi.

Il Premio vuole dunque essere uno strumento di promozione di nuovi modi di guardare alla complessità della vita sul pianeta.

Fino al 9 ottobre sarà possibile proporre la propria candidatura seguendo le indicazioni della open call pubblicata sul sito www.eatalyarthouse.it/premio/.

La partecipazione è aperta ad autori under 35 già diplomatinon rappresentati da una galleria e con almeno una mostra istituzionale all’attivo, che potranno proporre una propria opera, prodotta negli ultimi 2 anni e senza limiti di tecnica, in risposta al tema scelto per la prima edizione: la biodiversità.

La giuria invitata a indicare l’opera vincitrice è composta dai membri del comitato scientifico di E.ART.H., Eva BrioschiWalter Guadagnini e Gaspare Luigi Marcone, da Giorgio Fasol della collezione AGIVERONABarbara Tagliaferri di Fondazione Deloitte e dalle artiste Goldschmied & Chiari.

Dapprima sarà selezionata una rosa di 8 opere finaliste che verranno presentate nell’ambito di una mostra collettiva presso gli spazi della nuova Eataly Art House Foundation, documentata da un catalogo dedicato.

Sarà quindi stabilito il vincitore finale che riceverà un premio monetario dell’ammontare di 3000 € da investire nella sua attività artistica.

E.ART.H. vuole dare vita a una nuova realtà: un unicum progettuale che sappia porsi come inedito interlocutore d’eccellenza per il mondo dell’arte, ma anche come una piattaforma di incontro e scoperta per un pubblico eterogeneo, superando i tradizionali schemi di fruizione dell’opera.

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