De Molfetta e Waro, mostra a due al “The Demo Waro Show”

Getting your Trinity Audio player ready...

Un evento promosso dall’eclettico gallerista Giorgio Chinea Canale che ha portato nella sua città, Padova “The Demo Waro Show” (fino al 22 febbraio 2024), “la mia mostra più smagliante e senza smagliature!”, come ha definito l’esposizione il gallerista con tono ironico e autoironico, promuovendo, come fa da sempre, il gioco e la leggerezza che si ritrovano nell’estetica neopop, che sprigiona energia, colore e positività.

“The Demo Waro Show” è una celebrazione del continuum artistico tra due generazioni, maestro e allievo, ed è come se due rockstar della pop art contemporanea salissero sul palco della città del Santo imbracciando chitarre elettriche che fanno ricadere una pioggia di watt vivificante. Ma non basta, da un’idea di Waro e Demo, Giorgio Chinea Canale ha realizzato la sua prima azione pubblica come performer, contro-curato dai due artisti nella sua spumeggiante “Penultima Performance”.

Ricercarsi – Francesco De Molfetta

Francesco De Molfetta (1979), in arte Demo, è un artista che da oltre vent’anni è noto per le sue creazioni che rivelano un universo artistico ironico e vivace, in cui la componente del gioco è una cifra essenziale. Imitazione, camuffamento, rottura delle regole, fino al rovesciamento dei significati nei titoli delle opere sono le cifre distintive delle sue composizioni. Nelle opere di Demo si intrecciano i grandi temi dell’iconografia e (dell’artigianato) classico con suggestioni provenienti dalla cronaca, dal costume e dalla vita contemporanea, spesso con forti dosi di sarcasmo verso temi quali il consumismo selvaggio, il trash food, la sessualità esibita, l’ossessione tecnologica, la volgarità dilagante dei comportamenti quotidiani. 

Magniloquenti le opere di Demo, ricche del suo essere estremamente colto ma allo stesso tempo sovversivo nell’interpretazione beffarda della vita, un’anima dandy che conserva quello sguardo disincantato che ribalta ogni concetto e ne evidenzia il lato surreale e nascosto.

In mostra le leziose Pop-cellane, dove si presenta prima una coppia di pastorelli davanti al computer in Ricercarsi, poi una coppia dama-cavaliere di sapore settecentesco in I phone you assieme ad altri  pezzi come Il Piatto Piange in cui, tra le roselline, spunta al centro la scatola del Viagra, o una raggiera di loghi Pfizer.

I Phone You – Francesco De Molfetta

Waro (nome d’arte di Marco Succo, classe 1998) nasce come disegnatore, molto abile al limite della compulsività, dal cui guizzo creativo è nato un universo parallelo al nostro, popolato da un miriade di Yu, extraterrestri che vivono noncuranti della nostra esistenza ma che siamo, anche da lontano, riusciti a contaminare. Infatti adorano una scarpa della Nike, che diventa il loro Dio. 

L’estetica di Waro si nutre dell’immaginario popolare metropolitano di fine anni Novanta-inizi Duemila, e la sua ricerca artistica, così come la sua poetica, si basano sullo studio di questo universo parallelo popolato dagli YU.

The Knowledge Pages – Waro

I suoi personaggi, li possiamo osservare nel grande arazzo Amphora of New York, una scena di vita quotidiana estrapolata direttamente dal futuro. Waro sta raccogliendo la sua ricerca in un libro d’artista, coniato in 5 alfabeti diversi, un’opera che tratterà mistiche rivelazioni sulla nostra vita futura e che saranno decodificabili solo tra 18 anni. Ne è un esempio l’opera in mostra “The Knowledge Pages”che richiama quasi una stele antica, da cui viene ripresa una pagina del suo libro in un alfabeto geroglifico. In mostra una quindicina  di opere, tra queste la più potente è la tela “Future Past”, in cui Waro ci ripresenta un vecchio dipinto a olio ritrovato di un autore sconosciuto raffigurante un paesaggio alpestre lacustre in dialogo con le sue visioni, dove, come sempre, compaiono gli YU.

Da questo incontro artistico e personale è nata una esposizione sui generis, dove Demo e Waro portano la loro graffiante visione neopop ergendosi a curatori della performance di Giorgio Chinea Canale, che rimane, è il caso di dirlo, letteralmente in mutande davanti al pubblico divertito, mentre Demo e Waro pongono ciascuno la propria firma sulle gambe del gallerista, proprio come due rockstar con un loro fan.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Artuu consiglia

Iscriviti alla Artuu Newsletter

Il Meglio di Artuu

Ti potrebbero interessare

Seguici su Instagram ogni giorno