Cristiam Ramos, l’artista che crea opere con vecchi jeans

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“Per me l’arte è un modo di vivere, di esprimere i miei sentimenti, i miei pensieri e il mio modo di vedere il mondo. Le persone rimangono sempre sorprese quando vedono le mie opere”, dice Cristiam Ramos.

La sorpresa del pubblico, a cui Cristiam, originario di Città del Messico, si riferisce, non si deve solo alla sua bravura, ma anche alla sua originalità. “Creator of Unique and Unusual Art” sono le parole con cui si presenta sul suo profilo Instagram.

Quali sono i materiali che usa? Ritagli di vecchi jeans, che l’hanno reso famoso in tutto il mondo e gli hanno permesso di ricevere riconoscimenti internazionali e di esporre in vari Ripley Believe It Or Not Museums (franchise americano, fondato da Robert Ripley, che raccoglie oggetti strani, bizzarri e insoliti).

E cosa c’è di più insolito dell’arte di Cristiam Ramos? Ecco la risposta. Per realizzare le sue opere – prevalentemente ritratti – Ramos utilizza migliaia di pezzi di jeans, che ritaglia e seleziona in base alle sfumature da dare all’immagine che ha in mente di realizzare. “Colore blu jeans” non sembra essere mai stato sufficiente, per lui il jeans è diventato una fonte inesauribile di possibilità, dal celeste chiaro al blu notte.

Il motivo di questa scelta innovativa lo spiega lui stesso: “I jeans sono diventati un simbolo di ribellione”. Art in jeans rappresenta la volontà di poter unificare tutte le classi sociali, senza distinzioni. I jeans hanno accompagnato i cambiamenti della società moderna in tutti i campi: arte, scienza, tecnologia. E rimanendo sempre uguali, seppur modificandosi nel tempo, hanno seguito la stessa evoluzione dell’arte che, pur cambiando, rimane costante ed essenziale.

I segreti dietro la sua arte? Ce li racconta Ramos.

“Da piccolo mi era sempre piaciuto dipingere, fin da quando avevo cinque anni. Ricordo che sognavo di diventare famoso, un grande artista, e per questo dipingevo tutti i giorni. Quando ho compiuto 19 anni, ho cominciato a dedicarmi all’arte in maniera professionale. Ma io non volevo dipingere quello che dipingevano gli altri. Volevo essere diverso e originale, e così è iniziata la sperimentazione con diversi materiali”.

Famoso per aver utilizzato, negli anni, più di 20.000 pezzi di pantaloni dismessi a cui ha dato nuova vita, i jeans non sono gli unici materiali che Ramos utilizza. L’artista ha trovato modo di mettersi alla prova e stupire tutti, dipingendo su ali di farfalle, vere. Su quelle superfici fragili e delicate, riproduce opere e volti di artisti popolarissimi. E così, sulle ali aperte degli animali, si può ammirare La Notte stellata (De sterrennacht) di Vincent van Gogh, i suoi Girasoli, la Ragazza con l’orecchino di perla di Jan Vermeer, così come i ritratti di Frida Kahlo e Salvador Dalí.

L’idea risale a più di 25 anni fa. Stavo camminando in un parco quando dal nulla trovai una farfalla senza vita a terra. Subito pensai quanto fosse triste che un animale così bello come una farfalla potesse morire ed essere dimenticato. Volevo fare qualcosa per farle rinascere. Dipingere sulle loro ali è offrire una nuova opportunità, una forma diversa per permettergli di vivere di nuovo, di arricchire ancora la vita delle persone”.

I soggetti che Ramos preferisce sono personaggi noti, vip e celebrities del mondo dello spettacolo, da Marilyn Monroe e Audrey Hepburn, a David Bowie, personalità conosciute dal grande pubblico oltre che per fama, anche per essere state capaci di donare qualcosa di sé: una qualità, un sorriso, un’emozione. È sulla capacità di trasmettere la sensibilità della persona riprodotta, in grado di superare l’immagine, che si concentra Cristiam.

Per scegliere il soggetto da dipingere mi prendo del tempo. Deve essere qualcuno o qualcosa che mi ispiri, un personaggio famoso o anche un oggetto, con cui cerco sempre cerco di costruire una relazione o a cui dare un significato, che sia personale oppure collegato al materiale che sto utilizzando”.

Al suo gusto eccentrico, Cristiam Ramos somma anche la passione per la scultura. Per la serie Comics, ha realizzato oltre ottanta opere tra sculture a grandezza naturale e dipinti, raffiguranti personaggi tratti da Marvel Comics e DC Comics, tra questi Capitan America. A cui si aggiungono le statue di altri “miti” come Elvis Presley e Michael Jackson, ognuna arricchita da almeno venticinque dettagli in rilievo.

Per altre sculture, sono state utilizzate caramelle, morbide e dure, orsetti gommosi, liquirizie e chewing-gum, tutte di vari colori, trasparenze e consistenze. La più nota delle sculture realizzate – per cui in media si usano circa 6.000 caramelle – è una motocicletta Harley Davidson, riprodotta anche questa a grandezza naturale, che conta più di 25.000 caramelle.

Sono un artista che ama sperimentare con materiali a cui altri non avrebbero pensato. Mi piacciono le cose difficili, le sfide. Per questo sono sempre alla ricerca di nuovi materiali e di originalità. Alcuni sono davvero difficili da lavorare, come le ali delle farfalle, che sono fragili e possono rompersi facilmente”.

E, dopo jeans, farfalle e caramelle, si passa ai tubetti di dentifricio, perché Cristiam è riuscito a utilizzare anche quelli! Affascinato dalla consistenza del prodotto, Ramos ha pensato di utilizzarne – per la collezione Toothpaste Portraits – anche diversi strati, per raggiungere lo spessore e la sfumatura che cercava, utilizzando i pennelli e, più spesso, le dita. Una volta fissatosi tutto sulla tela, ecco apparire i volti di Ariana Grande, Cristiano Ronaldo, Lady Gaga o Robin Williams.

Che si tratti di un tipo di arte particolare e raro, Ramos è consapevole: “La mia arte ha sempre scaturito interesse e sorpresa nel pubblico perché è differente. Sono il solo artista al mondo a lavorare su questi materiali. Ma non è solo questo. Io mi sforzo per dare a ognuno dei miei lavori la qualità e l’attenzione che merita un’opera d’arte”.

Ma fa anche qualcosa di più comune? viene da chiedersi. Se per comune si intende la riproduzione della Gioconda in primo piano con uno sfondo surreale in cui fluttuano Leonardo Da Vinci, insieme all’Ultima Cena e alla Primavera di Botticelli, allora la risposta potrebbe essere sì.

In caso contrario, Cristiam Ramos non smette di stupire. E chissà quale, tra gli oggetti che siamo abituati a vedere ogni giorno, non sfrutterà per la sua prossima idea.

Parlando di futuro, ci lascia con una speranza e una promessa.

Il mio unico obiettivo come artista è poter essere di ispirazione per altri artisti, giovani e giovanissimi, che possano ampliare la propria creatività e realizzare vere opere d’arte, senza lasciarsi limitare dal materiale che hanno a disposizione. La cosa più importante è potersi esprimere, sperimentare, creare bellezza e apportare al mondo qualcosa di nuovo. Ho sempre pensato che la creatività non si possa fermare e che gli artisti debbano farla crescere continuamente. Per questo non smetterò mai di cercare nuove forme per esprimere pensieri e sentimenti attraverso l’arte”.

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