Banksy è tornato. Le nuove opere in Ucraina

Banksy è tornato all’opera in Ucraina, dopo due anni di silenzio. Il misterioso street artist di Bristol ha rivendicato sette opere nella regione di Kiev.

Sono sette i murales riconosciuti da Banksy tramite un video sul proprio profilo Instagram.

Nei giorni precedenti aveva già “firmato” una prima opera tramite un post.

Questo primo murales ha come protagonista una giovane ginnasta, che esegue una verticale sopra un cumolo di macerie a Bordyanka, città dell’Ucraina settentrionale occupata e bombardata dalle truppe russe tra marzo e aprile 2022.

Il post sul profilo Instagram di Banksy è accompagnato da una breve ed incisiva didascalia «Borodyanka, Ukraine».

A questa, si sono aggiunte nel video altre sei opere già diffuse da alcune foto scattate da Ed Ram – famoso giornalista e fotoreporter che lavora soprattutto nell’ambito della guerra e delle ingiustizie sociali – e poi condivise sul suo profilo Instagram. Due hanno come protagonisti bambini.

Un bambino mette a tappeto un uomo molto più grande di lui in un incontro di Judo: il riferimento a Vladimir Putin è netto, con un richiamo all’interesse del presidente russo verso l’arte marziale giapponese.

In un altro una coppia di bambini, un maschio e una femmina, sembra giocare su un’altalena che è in realtà un blocco di cemento armato utilizzato per scopi militari difensivi.

La decisione di rendere protagonisti i bambini non è certamente casuale, anzi sta ad indicare l’importanza che le nuove generazioni hanno per portare un cambiamento radicale e un nuovo modo di guardare il mondo.

Seguono poi due murales con protagoniste femminili. Il primo a Hostomel, città molto vicina all’aeroporto di Antonov bombardato nell’aprile 2022, raffigura una donna che indossa una maschera a antigas e tiene in mano un estintore rosso: due peculiarità in netto contrasto con la vestaglia e i bigodini.

Il secondo è ad Irpin, anch’essa bombardata nei primi mesi di guerra, e ritrae una giovane ginnasta con calzamaglia e tutore al collo.

Gli ultimi due murales, infine, mettono in scena un carro armato sovrastato da una figura fallica e un uomo anziano intento a lavarsi in una vasca da bagno. 

Ci sono voluti diversi giorni affinché Banksy “firmasse” tutte le opere, nonostante gli fossero state già attribuite dal fotografo Ed Ram e da diverse testate giornalistiche.

Da quasi due anni lo street artist era inattivo, ma circolavano da tempo voci secondo le quali sarebbe tornato all’opera in Ucraina, proprio come ha fatto.

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