Arte Fiera, il meglio della fotografia è qua (pt. 1)

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Quest’anno ad Artefiera la fotografia ha avuto un rilievo non indifferente: sono molte le gallerie che, all’interno di una specifica sezione, presente per la seconda volta ad Arte Fiera, dedicata appunto al medium fotografico, hanno presentato proposte di ottimo livello. Intitolata “Fotografia e immagini in movimento”, la sezione è curata per il secondo anno consecutivo da Giangavino Pazzola, curatore di Camera – Centro Italiano per la Fotografia a Torino, e vede la presenza di alcune delle gallerie più attente e innovative in Italia per quanto riguarda la ricerca su questo linguaggio. Ne abbiamo selezionate alcune per voi.

Sweet IsolationGuia Besana, Strangely Familiar.

VisionQuest4rosso espone il progetto “Geografie del corpo” con un dialogo fra i lavori di Guia Besana, Alessandra Calò e Francesca Galliani. Il focus è il corpo femminile, declinato nella visione delle tre artiste che restituiscono figure potenti e coraggiose, libere nell’espressione di sé stesse anche nelle proprie fragilità, riflettendo su come, col tramite della fotografia, immagini che riflettono esperienze personali e quotidiane possono diventare simbolo di sentimenti universali. Molto intenso.

Patrizia Mussa, Reggia di Caserta #2, 2019, Stampa giclée, su carta cotone Hahnemhule, Ed 7+ 2 p. a.

Da Paola Sosio Contemporary presenti i lavori vintage e fine art di Giacomo Giannini tratti dalle serie “Isle of View” e “(L’uomo) Senza Macchia”, realizzati tra gli anni Ottanta e Novanta sorvolando la penisola in elicottero, oltre a una selezione di immagini della giovane Denisse Ariana Perez tratte dalla serie “Agua”, per concludere con Patrizia Mussa e le immagini tratte dal progetto nel quale ha immortalato i teatri storici più scenografici d’Italia. Imperdibile.

Sunil Gupia, Christopher Street.

Immagini tratte dalle serie “Christopher Street” del 1976 e “Pretended” Family Relationship realizzata nel 1988 dal fotografo Sunil Gupia sono le protagoniste dello stand della Galleria Materia. L’opera di Sunil Gupia e il suo approccio visionario interseca questioni sociali, politiche e personali: ecco ad esempio “Christopher Street”, che riflette l’atmosfera nell’era della liberazione della comunità gay, mentre “Pretended” trova la sua genesi nel momento in cui l’allora primo ministro Thatcher introdusse la clausola 28, che definiva il legame gay come relazione familiare “presunta”. Sorprendente.

Anders Petersen, 2022, Stampa fine art a pigmenti su Canson Infinity Platine Fibre Rag 310 g., cm 50 x 75, courtesy Spot Home Gallery.

Spot Home Gallery ha presentato un solo show con le immagini che Anders Petersen ha realizzato durante la residenza a Napoli organizzata della galleria nel 2022. Poetico.

Horst P. Horst, 1939, gelatin silver print, cm 80 x 100 ca. Courtesy Paci contemporary.

Paci Contemporary ha invece focalizzato l’attenzione su un inaspettato dialogo tra le opere di Horst P. Horst e Michal Macku, due fotografi di epoche diverse, in dialogo tra storia e contemporaneità. Mentre ritroviamo lo stile elegante e senza tempo degli scatti di Horst P. Horst, il fotografo che ha rivoluzionato la fotografia di moda, Macku crea un ibrido di fotografia, pittura e collage e interventi in post produzione. Emozionante.

Helmut Newton, 2000, stampa ai sali di gelatina d’argento, cm 40 × 30.5. Courtesy Glenda Cinquegrana.

Glenda Cinquegrana Artconsulting stupisce con opere di Helmut Newton, la poesia di Tim WhiteSobieski e l’ironia di Mazaccio & Drowilal, con un approccio legato alla post-fotografia. Raffinato.

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