Alice Neel: artista “collezionista di anime” in mostra a Londra

L’artista collezionista di anime, fino al 21 maggio 2023 è in mostra a Londra al Barbican Center in collaborazione con il Centre Pompidou di Parigi presenta oltre 70 dipinti.

Lei è una “Collezionatrice di anime”.

Nonostante il collezionismo nasca nel Quattrocento, con l’obiettivo di acquisire più meraviglie possibili per alimentare il prestigio e la gloria del proprietario, l’artista suggerisce un’accezione ben lontana dalla materialità dell’atto tradizionale, introducendo una forte componente sociale e umana.

Alice Neel: artista "collezionista di anime" in mostra a Londra
Rita and Hubert, 1954, Defares Collection © The Estate of Alice Neel and courtesy the Estate of Alice Neel

ALLA SCOPERTA DI ALICE NEEL

Nata in Pennsylvania all’alba del ventesimo secolo, il 27 gennaio 1900, Alice Neel si avvicina all’arte del ritratto grazie a una formazione accademica che la porta per i primi tre anni alla School of Design for Women di Filadelfia e successivamente alla scuola estiva di Chester in Pennsylvania.

A partire da quest’ultima esperienza, conosce il futuro marito Carlos Enríquez con il quale inizia una nuova vita privata ed artistica a Cuba, tra sperimentazioni avanguardistiche e suggestioni che saranno delle costanti del suo modus operandi. Volti in cui passato e futuro si amalgamano, in un lampo creativo che li trasforma in presente, reale e intenso: così Alice Neel cattura i suoi soggetti, dagli occhi, dalle pose annoiate che non dicono nulla ma nascondono tutto, fino a dare un corpo a questa mistica azione in un ritratto che ne reclama eternità.

Una vita personale scossa da diversi traumi di natura sentimentale, legati soprattutto all’instabilità della relazione e alla morte prematura del primo figlio, l’artista viene ricoverata in diversi centri psichiatrici, approcciandosi concretamente a contesti alienanti che riemergono sia nelle opere giovanili che in quelle mature, con una sensibilità piú consapevole. La ricerca del vero, che mai abbandona la Neel, trova la sua massima espressione in Self-portrait (1980): un corpo non piú giovane su una poltrona da salotto, che culmina in uno sguardo quasi perforante verso lo spettatore, quasi si stesse invadendo uno spazio privato che allo stesso tempo ambisce ad essere alla portata di tutti. Alice Neel lascia sé stessa per entrare nelle persone, per farsi traduttrice di uno stato, mentale, economico, sentimentale che visto con i suoi occhi diventa leggibile e riconoscibile.

Alice Neel: artista "collezionista di anime" in mostra a Londra
Self-Portrait, 1980, National Portrait Gallery, Smithsonian Institution, NPG.85.19 © The Estate of Alice Neel and courtesy the Estate of Alice Neel

LA MOSTRA AL BARBICAN CENTER DI LONDRA

In un’inedita collaborazione con il Centre Pompidou di Parigi, il Barbican Center di Londra ospita fino al 21 maggio 2023 la mostra Alice Neel. Hot Off The Griddle: oltre 70 dipinti esposti arricchiti da diversi materiali d’archivio per delineare il profilo di colei che restituisce la realtà per l’appunto calda, istantanea, appena sfornata.

La naturalezza dei soggetti raffigurati cattura lo sguardo, proprio come il talento introspettivo di Alice Neel scavalca pregiudizi e disuguaglianze di genere, politiche e sociali. Davanti a un quadro dell’artista si viene travolti da emozioni che stridono con l’apparente staticità delle pose: un accessorio, un’inclinazione del viso o un particolare accenno di malinconia, rendono ogni personaggio portavoce di una storia, che da personale diventa condivisa.

Se il ritratto nasce dalla necessità di perpetrare la grandezza e l’immagine dei potenti, la Neel ribalta la percezione dell’atto artistico: la fragilità, la paura e l’inadeguatezza che raffigura parlano di un mondo che non viene ascoltato, troppo fragile per abbattere le barriere esistenti, ma troppo chiassoso da rimanere a lungo in silenzio. Madri, discriminate, vittime sono le donne che ritroviamo nelle opere di Alice Neel, non piú canoni di purezza e bellezza eterea, ma modello di realtà inevitabilmente cruda e ammaccata, figlia di un sistema che solo l’arte può affrontare con tale coraggio e determinazione.

Alice Neel: artista "collezionista di anime" in mostra a Londra
Marxist Girl (Irene Peslikis), 1972, Daryl and Steven Roth © The Estate of Alice Neel and courtesy the Estate of Alice Neel

COSA CI INSEGNA OGGI L’ARTISTA?

Scoperta e valorizzata troppo tardi, Alice Neel abbraccia una politica che non rimane confinata a partiti e dinamiche elitarie, ma che si integra con la comunità entrando del vivo delle emergenze sociali che affliggono la maggior parte del territorio americano.

Un attivismo che lascia spazio ai sottomessi dal sistema senza rubare loro la voce, uno spazio ideale che si riflette anche nella progettualità delle opere: dagli sfondi neutrali e spogli, alle figure definite e essenziali che occupano un posto e prendono una posizione.

Alice Neel insegna a guardare la realtà con una lente di ingrandimento per cogliere dettagli nella banalità, a definire l’oppresso prima dell’oppressore, a trovare una risposta negli occhi di chi ci sta davanti e non nelle parole di chi lo giudica.

Immagine di copertina: Benny and Mary Ellen Andrews, 1972, Oil on Canvas © The Estate of Alice Neel and courtesy the Estate of Alice Neel

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