|
Getting your Trinity Audio player ready...
|
Un capolavoro del Caravaggio, un tempo offuscato dal tempo e dall’oblio, riscopre la sua luce originaria, grazie a un meticoloso restauro che segna una rinascita. Siamo al Museo del Prado di Madrid, il ‘Davide e Golia’, un gioiello della fase giovanile di Michelangelo Merisi, datato intorno al 1600, si è liberato dalla coltre di sporcizia e dagli strati ossidati che ne avevano celato la maestria, rivelando nuovamente i suoi elementi più affascinanti e validi.
Questo processo di rinascita, patrocinato dalla Fondazione Iberdrola, non è stato solo un recupero fisico dell’opera, ma anche una riscoperta del genio di Caravaggio. Il suo celebre gioco di contrasti, un dialogo tra ombre e luci, emerge ora con una chiarezza rinnovata, rivelando le intenzioni profonde e la visione artistica del pittore. Almudena Sánchez, la restauratrice, ha intrapreso un lungo processo per recuperare il chiaroscuro originale del dipinto, eliminando la ‘barriera ottica’ che ne aveva oscurato lo splendore.
Il restauro ha permesso una comprensione più profonda delle dinamiche spaziali e della disinvoltura delle figure rappresentate. Dettagli prima nascosti ora balzano agli occhi: le sfumature, la texture della pelle, i capelli, sia in Davide che in Golia, rivelano una nuova dimensione di dettaglio e realismo. Ancora più intrigante, una radiografia ha rivelato gli esperimenti sottostanti di Caravaggio, tracce di un processo creativo dinamico e in evoluzione, celato sotto lo strato finale della pittura.
Il direttore del museo, Miguel Falomir, celebra il dipinto come un’opera dalla “potente capacità di catturare l’attenzione”, ora restaurata al suo antico splendore. La presentazione dell’opera nel museo è stata anch’essa trasformata, con una rinnovata enfasi sul dialogo tra lo stile di Caravaggio e il suo impatto oltre le frontiere nazionali. Questa nuova disposizione permette ai visitatori di esplorare le opere di artisti italiani, francesi, spagnoli, fiamminghi e olandesi, tutti uniti da un principio estetico comune.
