A Modena celebrati i 90 anni di Franco Fontana

Franco Fontana, il maestro virtuoso della fotografia, ha raggiunto il traguardo dei suoi novant’anni con una celebrazione di straordinaria eleganza presso Ago Fabbriche culturali. Un evento in grande stile, promosso dalla Fondazione Modena Arti Visive, che ha reso omaggio ad una carriera che ha abbracciato il colore in una sinfonia visiva senza precedenti.

Nato a Modena il 9 dicembre 1933, Fontana ha inaugurato il suo viaggio nella fotografia contemporanea alla fine degli anni ’50, tessendo una trama visiva che ha illuminato oltre 400 mostre ed è stata documentata in almeno 60 libri. Le sue fotografie, balsamo per gli occhi, adesso adornano i più emblematici musei del globo, cristallizzando una carriera senza pari. La città di Modena ha reso omaggio non solo a un artista, ma a un custode dei valori culturali locali attraverso un evento pensato per tutta la comunità.

Il maestro ha condiviso il palco con amici e appassionati giunti da ogni angolo d’Italia per incontrarlo e ottenere la sua firma autografa su libri e memorabilia. Modena, ancorata nei ricordi e nei colori delle fotografia di Fontana, ha risuonato delle sue gesta, celebrando il magico connubio tra l’artista e la città che ha sempre chiamato casa.

Le reminiscenze della sua carriera straordinaria, intrecciate con aneddoti della sua giovinezza turbolenta, sono state raccontate in un dialogo affascinante con il giornalista Nicolas Ballario. Da scolaro, alle elementari De Amicis durante i tumultuosi giorni della guerra, a giovane destinato a percorrere strade accademiche instabili, Fontana si è ritagliato un cammino fuori dagli schemi.

Le sue esperienze variegate, dalle lauree honoris causa alle avventure come fattorino e banconiere, lo hanno plasmato prima che abbracciasse completamente l’arte della fotografia a 40 anni, trasformandosi in modo tangibile nel maestro riconosciuto a livello globale. La fotografia di Fontana è una danza armoniosa tra colore e interpretazione. Egli respinge con vigore il bianco e nero, ritenendolo una finzione estranea alla realtà, preferendo il colore come unico custode della verità. La sua identità è intrecciata con il colore, una scelta coraggiosa quando, in epoca pionieristica, pochi osavano avventurarsi in questa dimensione cromatica.

Fontana, l’artista, il maestro, si diverte oggi a catturare attimi effimeri con uno strumento apparentemente semplice: lo smartphone. Attraverso l’iPhone, egli continua a esplorare la bellezza in forme inaspettate, dimostrando che la tecnologia può essere un’estensione dell’arte, mantenendo intatto il suo spirito creativo.

Affrontando il tema dell’intelligenza artificiale, Fontana offre una prospettiva filosofica, rifiutando l’artificio e sottolineando che l’intelligenza è intrinsecamente umana. Quando gli viene chiesto del futuro e della sua visione fatalistica, Fontana ride con saggezza, sperando che il suo lascito artistico continui a risplendere anche dopo la sua dipartita.

Le celebrazioni del compleanno di Fontana non si esauriranno in questo singolo evento. La Fondazione Modena Arti Visive ha tessuto un ricco programma di iniziative per il 2024 dalla masterclass condotta dal maestro stesso, fusione di conoscenza e ispirazione, un dialogo che si snoderà tra le stanze della Scuola di alta formazione di Fmav, un gioiello accademico.

La mostra “Modena dentro”, in programma dal 27 marzo al 16 giugno, svelerà il lato intimo di Fontana attraverso una ventina di opere in dialogo con capolavori di pittura e scultura di artisti contemporanei e stranieri. Sarà un affresco che trascenderà il semplice racconto visivo, esplorando la proiezione infinita di Fontana verso l’esterno, la ricerca incessante e i viaggi che hanno plasmato la sua estetica.

In parallelo, una giornata di studi dedicata a Fontana offrirà un’immersione profonda nel panorama della storia della fotografia italiana. Un tributo articolato verso un innovatore eterno, un anticipatore di forme, tecniche e temi.

Fontana, inoltre, ha rivelato che sta lavorando a un libro che si preannuncia come una summa, un’enciclopedia del suo vasto patrimonio fotografico. In primavera, un’altra mostra con un centinaio di immagini si terrà a Brescia, proiettando l’arte di Fontana in nuovi orizzonti.

In un mondo che cambia, Franco Fontana rimane un faro luminoso, un testimone delle infinite sfumature della vita, catturate nella tavolozza del suo obiettivo. La sua fotografia non è solo un’immagine, ma un racconto eterno scritto in colori vibranti, un’ode all’intersezione tra l’artista e il mondo che lo circonda.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Il premio Palombini a Tarquinia, connettere antico e quotidiano attraverso la ceramica

Tarquinia, culla di antiche civiltà, continua a essere un crocevia di cultura e innovazione artistica grazie al lavoro della STAS (Società Tarquiniense d'Arte e Storia), da oltre un secolo custode del patrimonio artistico cittadino, e a iniziative come la mostra "Orizzonte Terra" e il Premio “Vasco Giovanni Palombini”.

Artuu Newsletter