A Lugano un’edizione speciale di WopArt fair

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Il grande evento svizzero dedicato alle opere su carta torna in presenza con tre giorni ricchi di mostre, conferenze e dibattiti.

Dopo la precedente edizione del 2020, organizzata in digitale a causa della pandemia, WopArt – Work on Paper Fair torna con un evento speciale che si terrà a Lugano dal 19 al 21 novembre, in attesa del consueto appuntamento previsto per settembre 2022.

Con il patrocinio del Comune di Lugano, main sponsor BNP Paribas, Eberhard/Mersmann, Swiss Logistic Center, l’evento, organizzato in forma di festival, propone un ricco programma di mostre, incontri, conferenze e dibattiti sulla trasformazione del mercato dell’arte degli ultimi anni, oltre a momenti d’incontro con gallerie e fondazioni d’arte sullo specifico collezionismo di opere d’arte su carta.

Robert Phillips, curatore, consulente di collezioni private e numerose istituzioni nonché nuovo direttore artistico della fiera, ha infatti scelto la fluidità come tema principale di questa Special edition di WopArt, concetto ben visibile tra gli stand che ospitano una ricca proposta di lavori sia di artisti emergenti che affermati

Fluido, senza ragione d’appartenenza – racconta Phillipscoglie l’essenza del nostro tempo. Così come non è possibile bagnarsi due volte nella stessa acqua allo stesso modo l’anima dell’arte vive come sospesa nella vita di mezzo”.

Varcata la soglia della fiera, ad accogliere il visitatore si trova l’esposizione degli acquerelli del grande scrittore svizzero Hermann Hesse – premio Nobel per la letteratura nel 1946 -, resa possibile da generosi prestiti della Fondazione Hesse, con sede negli spazi di Montagnola.

Tra le collezioni in mostra spicca quella della BNP Paribas Swiss Foundation, che espone alcuni capolavori provenienti dalla propria collezione e opere di giovani artisti. Da diverso tempo la fondazione supporta le opere di emergenti elvetici come Claudia Comte, Sébastien Mettraux, Marco Scorti, Ester Vonplon, Lisa Lurati e Aruna Caveniscini, con l’obiettivo di incoraggiare il dialogo tra il mondo bancario e il suo ambiente culturale, sociale e ambientale.

Altra realtà del territorio conosciuta è il MUSEC – Museo delle Culture di Lugano, che, dopo aver partecipato a Miart, è presente in fiera con Artificial Japan, una selezione di fotografie giapponesi – custodite al museo – scelte fra le migliaia della Scuola di Yokohama.

Artificial Japan, Courtesy MUSEC- Museo delle Culture di Lugano

Tra le Gallerie e le Fondazioni presenti in fiera, oltre alle diverse realtà del territorio come CasaGalleria Montegeneroso (che presenta tra le altre opere di Damien Hirst, Takashi Murakami e Yuri Katania), Buchmann Galerie Lugano, Kromia Art Gallery Lugano, Pandora Old Master New York-Lugano e la Gipsoteca Gianluigi Giudici Lugano, si trovano anche realtà italiane come la Galleria Expowall di Milano o lo Spazio Thetis di Venezia, che per l’occasione ha concesso il prestito di Polvere alla polvere di Ivana Galli, installazione esposta nel 2019 durante un evento collaterale della Biennale di Venezia. 

L’opera è un concentrato di umanità, una storia raccontata tramite una scultura composta da numerosi fogli di carta contenenti il dna di persone che l’artista ha incontrato lungo il suo cammino.

Numerose sono anche le realtà provenienti da differenti parti del mondo, come la Behnoode Foudation di Parigi e la Saye Art Gallery di Tehran, che ha esposto le opere dell’artista contemporaneo Amir Nasel Akhlaghi raffiguranti le paure della società.

Amir Nasel Akhlaghi, Saye Art Gallery di Tehran, Courtesy Valentina Longo

Cover Photo Credits: Laura Ceretti, PANETTONE, October 2017, cm80x80, Printing: FineArt Hahnemühle Photo Rag® Bright White, 100% cotton paper, 310 gsm, Epson Ultrachrome Inkjet Pro, on Aluminium Dibond panel, Courtesy Bernina Art Gallery

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