Pirelli, un’opera d’arte come trofeo del Gran Premio d’Italia 2024

Il trofeo del Formula 1 Pirelli Gran Premio d’Italia 2024, intitolato “VROOOM” e concepito dall’artista italiano Andrea Sala, si impone come un’opera che trascende la sua funzione celebrativa per diventare una potente espressione scultorea del dinamismo e dell’innovazione.

Andrea Sala, nato a Como nel 1976, è un artista italiano che vive e lavora a Milano, noto per la sua pratica artistica che esplora la relazione tra arte, design e produzione industriale, con un forte interesse per i materiali e le forme. Le sue opere spesso traggono ispirazione dai movimenti avanguardistici del XX secolo, integrando elementi di architettura, arte visiva e design.

Anche in questo caso, Sala sceglie di dedicarsi a un’interpretazione concettuale della velocità, invece di un’esaltazione letterale dell’automobile. “VROOOM” diventa quindi un dispositivo di lettura simbolica: le sue forme angolate e dinamiche suggeriscono il momento cruciale dello scatto iniziale, quell’istante di tensione e accelerazione che caratterizza l’inizio di una gara di Formula 1. Sala si appropria del linguaggio delle avanguardie del XX secolo, evocando, in particolare, il futurismo, con il suo culto della velocità e della macchina. Tuttavia, egli reinterpreta tali influenze con un linguaggio contemporaneo, dove le tecniche di produzione avanzata, come la lavorazione a controllo numerico e la cromatura di precisione, si fondono con l’estetica industriale.

Il trofeo condensa anche la storia della Pirelli e, allo stesso tempo, la storia del design industriale italiano, un campo in cui l’Italia ha saputo eccellere e imporsi a livello mondiale. La combinazione tra Valchromat e alluminio cromato sottolinea questa dualità tra passato e futuro, tra manualità artigianale e innovazione tecnologica, rivelando un’attenzione quasi ossessiva per i materiali e le finiture, che è cifra distintiva dell’opera di Sala.

La collaborazione con il Pirelli HangarBicocca, spazio simbolo dell’arte contemporanea a Milano, non è casuale, ma parte di un progetto che intende inserire l’arte nel circuito mediatico e simbolico di un evento globale come la Formula 1. Il progetto, giunto alla sua quarta edizione, si rivela essere una piattaforma significativa per il dialogo tra arte, sport e industria, esprimendo un concetto di bellezza che non si riduce alla sola estetica ma che include in sé la velocità, la potenza e l’innovazione.

In “VROOOM”, Sala riesce a cristallizzare l’essenza stessa della Formula 1: il movimento perpetuo, l’istante che si dilata nel tempo e diventa eterno. È un’opera che non si limita a celebrare i vincitori, ma li integra in un continuum estetico, dove l’azione sportiva si sublima nell’arte.

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