Papa Francesco è stato un Papa iconico, amatissimo e popolare come pochi altri (i paragoni che vengono in mente per primi sono con Papa Giovanni XXII e con Papa Giovanni Paolo II, entrambi amatissimi a livello popolare), ma anche molto controverso, contestato e spesso anche infamato e deligittimato dalle porzioni più oscurantiste della politica mondiale, per le sue posizioni spesso scomode su molti temi, dalla globalizzazione, alla guerra (pochi giorni prima di morire aveva denunciato la “drammatica e ignobile situazione umanitaria a Gaza“), al capitalismo selvaggio fino al cinismo dei governi mondiali contro l’immigrazione, per invitare il mondo a guardare con gli occhi dell’umanità al dramma “dei nostri fratelli e sorelle migranti e rifugiati”, per “costruire ponti” ed “evitare muri di ignominia”. Per questo è stato molto osteggiato anche all’interno della Chiesa, dove gruppi ultraconservatori vicini a Trump, evangelici fondamentalisti e cattolici integralisti hanno tentato di delegittimarlo, arrivando a deinifrlo un “antipapa” e un “usurpatore”. Ma l’amore e il favore popolare non sono mai venuti meno. Anche gli artisti hanno spesso mostrato una certa simpatia verso questo Papa atipico (salvo sfotterlo per le sue poco felici uscite omofobe), spesso poco rispettoso delle liturgie della Chiesa per parlare più direttamente ai suoi fedeli.
In questo articolo, vi presentiamo alcune delle opere più celebri e più popolari dedicate a Papa Francesco, con un occhio di riguardo alla street art e all’arte italiana.
Maupal, Super Pope

Mauro Pallotta, in arte Maupal, street artist romano ha conquistato notorietà mondiale nel 2014 con uno dei piu celebri murales dedicati a Bergoglio, Super Pope, raffigurante Papa Francesco nella classica posa di Superman mentre porta con sé una valigetta recante la scritta “Valores”. Un’immagine potente che sintetizza la missione del pontefice di diffondere i valori fondamentali attraverso la sua leadership.
Da allora, Maupal ha continuato a realizzare numerosi murales dedicati al Santo Padre (spesso rimossi in fretta e furia dalle amministrazioni locali), con il Papa nelle più diverse fogge e occupazioni, affermandosi come l’artista che più di ogni altro ha saputo cogliere in modo originale e provocatorio il messaggio del Pontefice. Papa Francesco stesso aveva accolto Maupal durante un’udienza generale in Vaticano, ricevendo in dono, per il suo 86esimo compleanno, il bozzetto di un’opera intitolata Spinta per la pace, creata nel 2023 all’ospedale pediatrico Bambino Gesù.

Non si trattava, del resto, del primo regalo che l’artista ha realizzato per Bergoglio: già per l’81esimo compleanno del Papa, nel 2017, Maupal aveva disegnato una speciale torta (qua sopra, la foto del bozzetto originale) in cui il pontefice era rappresentato mentre portava sulle spalle un mondo spezzato, ricucito dal suo impegno simbolico, con la valigia dei “valores” e l’immancabile sciarpa del San Lorenzo, la sua squadra del cuore.
Tv Boy, Super Franciscus e il bacio con Trump

Anche Tv Boy, street artist siciliano (al secolo Salvatore Benintende) di stanza a Barcellona, noto per le sue uscite pubbliche sui muri in cui “commenta”, tra il divertito, il sarcastico e il vignettistico, i fatti politici più rilevanti, nel 2017 ha immortalato Papa Bergoglio come un Supereroe. In quel caso, il suo Super Papa (per l’occasione rinominato Super Franciscus) indossa, sotto la veste bianca papale, la classica tuta di Superman.

Ma è con il murale del bacio tra Papa Francesco e Donald Trump, realizzato nel maggio 2017, pochi giorni prima che l’attuale presidente venisse ricevuto da Francesco, che Tv Boy ha guadagnato la sua immancabile aureola mediatica. Il Papa, abito bianco e aureola d’ordinanza, oltre che con un bel paio di ali angeliche, bacia un Trump cornuto e mantellato di rosso, evidente simbolo diabolico, col titolo, per la verità assai didascalico, Il Buono perdona il cattivo. L’artista, noto anche come il “pittore dei baci”, era già salito alle cronache per aver immortalato Salvini e Di Maio che si scambiavano effusioni al tempo del governo giallo-verde, e ancora Fedez e Tony Effe ai tempi del loro dissing, Kate Middleton e Meghan Markle, e persino Messi e Ronaldo.
Non manca, nel repertorio, un omaggio acido al rapporto del Pontefice con la comunità LGBTQ: Papa Francesco tiene in mano un cuore arcobaleno con la scritta “Love Wins Omophobia”, in un gioco di parole che mette in cortocircuito le dichiarazioni del Papa più controverse in materia di diritti.
EvyRein e quello sfottò sul Papa e la “frociaggine”

È il maggio 2024 quando sui muri del Seminario maggiore vescovile di Padova compare un nuovo murales firmato dallo street artist EvyRein. Il protagonista è proprio Papa Francesco, raffigurato come se si guardasse in uno specchio ovale nell’atto di toccarsi un orecchio, antico simbolo omofobo. Accanto a questo, una scritta che non lascia spazio a interpretazioni: “Papa Frocesco“. Il titolo dell’opera, Lo scivolone, fa ovviamente riferimento diretto all’uscita infelice del Pontefice durante l’Assemblea generale della CEI, quando parlò di “troppa frociaggine nei seminari”.
Evyrein non è nuovo a interventi di questo tipo, tra sarcasmo visivo e stoccate frontali. Durante il Pandoro-gate, realizzò un murale con Ferragni e Fedez accompagnati dalla scritta “Attenzione pickpocket”, intitolato “Il malinteso”. Dopo i pestaggi degli studenti a Pisa, dipinse un celerino con manganello e mazzo di fiori. E ancora: Meloni e Messina Denaro stretti in un ambiguo saluto nello stencil “In bonafede”. Il suo vocabolario è secco, ironico, politico. E non risparmia nessuno. Neppure un Papa amatissimo come Francesco.
AleXsandro Palombo, Papa Francesco clochard

Sempre restando in tema street art, non aveva aureole né pastorali dorati il Papa apparso sui muri di Milano, davanti alla chiesa di San Gioachimo, nel 2020: seduto a terra, un cappotto logoro, un bicchiere di carta della Coca-Cola – da sempre icona del consumismo – riciclato per ricevere la carità (il logo, anziché della celebre bibita, riportava la scritta “Caritas”), era l’immagine scelta da AleXsandro Palombo per la sua serie del 2020 intitolata appunto “Caritas”, realizzata nel pieno dell’emergenza Covid. Bergoglio vi era ritratto come un senza tetto, un clochard tra i clochard, testimonial della povertà crescente e della fragilità sociale messa a nudo dalla pandemia.

In questo ciclo pittorico, anche la Madonna mendicava con il Bambino in braccio: niente misticismi, solo carne e miseria. Lo street artist è noto per aver ritratto le leader politiche mondiali come vittime di violenza domestica e per aver utilizzato le immagini dei Simpson per sensibilizzare sull’antisemitismo avanzante.
Elmar Karla, Bergoglio con il dittatore Videla sulla croce

Lo street artist tedesco Elmar Karla, celebre per la sua serie “Homeless Heroes“, in cui ritraeva i supereroi ormai invecchiati, nel 2013, poco dopo l’elezione di Bergoglio, dipinse invece un ritratto assai critico di Papa Francesco utilizzando come supporto uno skateboard. Quando l’ha dipinto, Elmar si trovava a Buenos Aires e stava realizzando una serie di skateboard dipinti per una mostra organizzata al Parque Chas. Il dipinto più discusso raffigurava proprio Jorge Mario Bergoglio che regge un crocifisso con il leader della dittatura argentina Jorge Rafael Videla inchiodato a una croce. Il dipinto includeva anche la frase in spagnolo “La Iglesia perdona“, che significa “La Chiesa perdona”. Un chiaro riferimento alle numerose critiche che il futuro Papa, che ai tempi era Provinciale della Compagnia di Gesù, ovvero il capo dei gesuiti in Argentina, aveva ricevuto da parte dell’opposizione argentina per il suo ruolo ambiguo durante la terribile dittatura del generale Videla, che causò decine di migliaia di morti tra gli oppositori. I gesuiti erano in quel periodo molto attivi nelle periferie povere di Buenos Aires dove aveva grande diffusione la Teologia della liberazione, che proponeva un cristianesimo attento alla giustizia sociale. Mentre molti membri dell’ordine aderivano a questa visione, Bergoglio apparteneva all’ala conservatrice e contribuì a limitarne la diffusione, e in particolare in molti gli rimproveravano di non aver mai criticato apertamente la dittatura e di non essersi battuto a sufficienza per i diritti umani.
Giuseppe Veneziano, il Papa sullo skate

Ancora uno skate, ma questa volta non come supporto, ma parte dell’opera: è il Papa stesso ad andarci sopra, sbarazzino e divertito. Non si tratta di street art, ma pur sempre di arte pubblica: è il 2021 quando Giuseppe Veneziano inaugura a Pietrasanta la mostra in piazza intitolata Blue Banana. Tra diverse opere sparse per la piazza, che trasportavano nella terza dimensione, e con lo stile corrosivo e ironico dell’artista siciliano, personalità della politica, dell’arte, della letteratura nelle situazioni più disparate e più improbabili c’erano, tra gli altri, Cattelan che esce dal suo water d’oro, Biancaneve che uccide i sette nani e Dante che scrive la Commedia con il pc portatile.

In mezzo a questo eterogeneo gruppo, ecco una statua di Papa Francesco, allestita proprio sui gradini della Chiesa di Sant’Agostino, che si esercita, appunto, ad andare in skateboard. Il titolo? Ovviamente Skate Pope. Non più di due mesi fa, Veneziano scriveva sul suo profilo X: “Auguriamo a Papa Francesco di guarire presto e di ritornare a skateare insieme a noi“. Purtroppo, non è stato così.
Romero Britto, il Papa del cuore

Anche l’artista pop brasiliano Romero Britto ha eseguito un ritratto di papa Francesco, che gli è stato donato in occasione di una visita a Roma. Cresciuto a Recife in Brasile e poi trasferitosi a Miami, dove ha costruito un vero impero dell’ottimismo visivo, Romero Britto è un pittore dallo stile inconfondibile, che mescola cubismo, street art e pop in una grammatica coloratissima e immediata, fatta di tinte sature, contorni neri e personaggi in cartoon-style.
Il suo tratto? Una vitalità contagiosa, esibita senza pudore in ogni opera: che si tratti di una tela, una scultura o una porcellana, Britto promette sempre allegria prêt-à-porter. Ha lavorato con moltissime aziende, come Disney, Coca-Cola, Bentley, Mattel e persino Dolce&Gabbana. Ma anche tra i loghi patinati del marketing globale, Britto è sempre rimasto fedele alla sua missione: diffondere energia, entusiasmo e amore. Così ha voluto fare anche nel caso del ritratto del Papa, in cui il volto del Pontefice è circondato da cuori.
Felipe Cardeña, Papa Pop

Anche Felipe Cardeña, artista che ha fatto della riconoscibilità dello stile floreale e coloratissimo, di matrice neopop, la sua cifra distintiva, nel 2017 ha dedicato un quadro a Papa Francesco. Bergoglio è rappresentato come l’ha raffigurato la rivista Rolling Stone in una sua celebre copertina, ma immerso nel classico pattern floreale dell’artista. Attorno a lui, ballano elementi tipici della società dei consumi, dall’immancabile Zuppa Campbell’s di Andy Warhol a Mickey Mouse, oltre a mele, limoni, melograni, fiori e farfalle. Il titolo? Papa Pop, ça va sans dire.
Alison Jackson, il Papa… broker

Anche la fotografa londinese Alison Jackson ha omaggiato, a modo suo, Papa Francesco. E lo ha fatto con uno scatto tenuto sul filo di una ironia sottilissima, in cui il rapporto tra realtà e finzione è estremamente sottile. Seduto alla sua scrivania, Papa Francesco sta leggendo un quotidiano. L’Osservatore Romano? No, Notizie Finanziarie. Insomma, un Papa più interessato all’andamento delle borse anziché alle emergenze umanitarie. Celebre per la serie Mental Images, Jackson lavora con sosia di personaggi famosi – dai reali inglesi a politici di tutto il mondo – per costruire scene fittizie che sfidano la nostra percezione della realtà. La sua arte si muove sul confine tra apparenza e verità, sfruttando l’estetica delle fake news per interrogare il voyeurismo collettivo e il culto della celebrità.
Nel suo portfolio, icone come Lady Diana, la Regina Elisabetta, i principi William e Harry appaiono in situazioni paradossali: litigi, gesti osceni, letture provocatorie, bevute regali e scene da vita quotidiana. Anche Donald Trump è finito nel mirino fotografico – fittizio ma spietato – di Alison Jackson. La fotografa londinese ha ritratto l’ex presidente in scene grottesche e scandalose: nudo, mentre si fa spruzzare dell’abbronzante, a letto con Miss Mexico, o in festa con il Ku Klux Klan. Con Papa Francesco, Jackson non rinuncia al suo tocco ironico e spiazzante, spingendo anche la figura del pontefice dentro il cortocircuito visivo tra sacro e gossip.
Mr. Savethewall, Papa Francesco Unmistakable

Anche Mr. Savethewall, street-artist originario di Como sostenitore della Post Street Art, che lavora unicamente in studio perché contrario all’imbrattamento dei muri pubblici, ha ritratto, nel suo stile, Papa Francesco. L’opera, intitolata Unmistakable Papa Francesco, mostra solo lo zucchetto bianco del pontefice, ma tanto basta: la figura è immediatamente riconoscibile. Il lavoro fa parte appunto della serie Unmistakable, in cui lo street artist sperimenta con il concetto di icona culturale, riducendo i soggetti all’essenziale senza intaccarne la forza visiva. Figure celate, quasi camuffate, che proprio nell’assenza svelano la loro inconfondibilità.
Giorgio Tentolini, un Papa sospeso nel tempo

Un Papa “sospeso nel tempo”: è l’omaggio fatto a Papa Francesco da Giorgio Tentolini, artista che costruisce le sue immagini intagliando e sovrapponendo strati di rete metallica. Il suo metodo gioca sull’ambiguità tra fisico e immateriale: un lavoro lento, manuale, che restituisce immagini sospese tra presenza e assenza, memoria e archetipo.
Il ritratto del pontefice, realizzato con la tipica rete metallica dell’artista, appare sospeso tra artigianalità e digitale: un volto sacro e umano insieme, costruito con un materiale grezzo ma capace di restituire, a distanza, l’illusione di un’immagine pixelata. “Figura simbolica e reale, vicina e sacra”, scrive Tentolini, “il suo volto non è solo icona spirituale, ma incarnazione di un’umanità che ascolta, accoglie, custodisce. Ho scelto di ritrarlo”, conclude l’artista, “nella mia rete non per imprigionarlo, ma per sospenderlo nel tempo – come si fa con le figure che diventano archetipi”.
Moooolto interessante. Una ricostruzione originale su chi è stato Bergoglio
Wowww
Complimenti a tt gli artisti
E forza agli ideali di pace tolleranza amore di papa francesco