Mitologia Dinamica: l’energia in movimento di Antoine Dufilho a Forte dei Marmi e Pietrasanta

La galleria Laura Tartarelli Contemporary Art inaugura “Mitologia Dinamica”, mostra personale di Antoine Dufilho (1960, Francia), proponendo un dialogo audace tra l’architettura urbana e la forma estetica della velocità. Dal 15 giugno al 30 settembre 2025, le sculture dell’artista, piccole e monumentali, trasformano Forte dei Marmi e Pietrasanta in un percorso tra tecnologia, mito automobilistico e futurismo.

Il nucleo della mostra si sviluppa all’interno dello spazio espositivo di via Ponchielli 19, con sculture di piccolo formato realizzate in alluminio e acciaio, assemblate mediante stratificazioni modulari. La precisione chirurgica dell’assemblaggio metallico esprime un movimento sospeso: frammenti che sembrano oscillare tra pienezza e vuoto, invitando lo spettatore a spostarsi attorno alle opere per scoprirne la trasparenza dinamica.

La relazione tra i materiali tecnici e il riferimento all’automobile – simbolo di progresso e velocità – è centrale: Dufilho riprende la passione familiare per le Bugatti e, come nota il critico Matteo Pacini, fonde la scienza con una poesia visiva di chiara ispirazione futurista, richiamando figure come Le Corbusier, Boccioni e Calder.

All’esterno, la mostra si estende in un percorso open‑air: tre sculture monumentali sono installate in punti strategici tra Forte dei Marmi e Pietrasanta. Formula One, ospitata nella stessa galleria, prosegue con Ferrari Read Stream 250 GTO al Canniccia Motor Club di Pietrasanta, quindi Porsche Chameleon a Villa Bertelli. Ogni scultura in scala 1:1 trasforma l’automobile in presenza vivente, destrutturata e riconfigurata nello spazio pubblico, inserita in paesaggi urbani e domestici.

Dufilho offre una visione inedita del mito automobilistico: non un tributo nostalgico o celebrativo alla velocità, ma una riscrittura frammentata e analitica. La tecnica di stratificazione metallica – saldature ripetute, layering modulare – produce un effetto cinetico che varia con il cambio di punto di vista, una trasparenza che racconta il tempo e l’esperienza del movimento stesso. Il risultato è una percezione attiva: lo spettatore diventa parte del gioco visivo, chiamato a decodificare pieni e vuoti, dettagli e vuoti, come se camminasse attorno alla natura dinamica dell’opera.

Il percorso diffuso tra Forte dei Marmi e Pietrasanta valorizza il territorio e stimola la riflessione sul rapporto tra arte, città e mobilità. Le installazioni convivono con luoghi storici e culturali, offrendo punti di vista sorprendenti e suggerendo nuove interpretazioni del paesaggio urbano. La natura “site-specific” delle opere le rende integrate nel tessuto cittadino, capaci di trasformare la percezione dello spettatore.

Notevole è l’equilibrio tra tecnica e metafora: Dufilho non si limita a mostrare abilità nel lavorare il metallo, ma evoca un movimento interiore, una struttura scheletrica che rimanda ai suoi studi in medicina. Le sculture riflettono una tensione fra ingegneria meccanica e leggerezza poetica: un meccanismo che sembra respirare, accelerare, pulsare nel silenzio delle forme.

“Mitologia Dinamica” è, dunque, un’indagine estetica sulla mobilità e la percezione, attraverso il gesto costruttivo e distruttivo del vetro, del metallo e dello spazio. Articolata tra formato intimo e monumentale, la mostra si apre ad un pubblico variegato: dagli appassionati di design, ai curiosi dell’arte contemporanea, fino ai visitatori occasionali. Chi percorre “Formula One”, attraversa Pietrasanta e si imbatte in “Porsche Chameleon” a Villa Bertelli, sperimenta una narrazione visiva che evolve con il paesaggio e con lo sguardo.

Questa esposizione rafforza la missione di Laura Tartarelli Contemporary Art, che coniuga innovazione, territorio e linguaggi contemporanei. La sfida interpretativa è aperta: il mito dell’automobile rinasce in forme decompose, i volumi divengono attori dello spazio, e la città stessa diventa palcoscenico di una mitologia rinnovata, capace di trasformare la materia in racconto, e il movimento in esperienza viva.

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