La scoperta di Paolo Guzzini: un Modigliani nascosto in un mercatino

Nel 2010, durante una visita a un mercatino dellโ€™antiquariato a Le Mans, lโ€™imprenditore e collezionista dโ€™arte Paolo Guzzini acquistรฒ una tela anonima per poche migliaia di euro. Il dipinto non recava alcuna firma, ma un timbro sul retro attirรฒ la sua attenzione. Tornato in Italia, iniziรฒ a indagare sullโ€™origine dellโ€™opera, scoprendo che il marchio apparteneva a un negozio di Montmartre frequentato da artisti nei primi del Novecento.

Il negozio, situato in una viuzza nascosta dietro Place du Tertre, era un punto dโ€™incontro per giovani pittori squattrinati in cerca di materiali a buon mercato. E tra questi, negli anni della sua giovinezza bohรฉmienne, cโ€™era proprio Amedeo Modigliani. La scoperta apre nuove domande: potrebbe essere davvero unโ€™opera del maestro livornese? E se sรฌ, chi รจ il soggetto raffigurato?

Lโ€™ipotesi che il quadro potesse essere unโ€™opera dโ€™autore lo spinse a chiedere un parere al critico dโ€™arte Alberto Mazzacchera. Le analisi sui pigmenti rivelarono che il bianco utilizzato era compatibile con quello impiegato nella Parigi bohemienne dellโ€™epoca. Guzzini decise quindi di sottoporre il dipinto a un esame piรน approfondito presso lโ€™archivio Modigliani di Roma.

Dopo unโ€™attenta valutazione stilistica e scientifica, รจ giunta la conferma definitiva: lโ€™opera รจ autentica e attribuibile ad Amedeo Modigliani. Il soggetto raffigurato รจ Mario Cavalieri, un amico dellโ€™artista conosciuto durante il soggiorno veneziano di Modigliani. Secondo gli esperti, il quadro risalirebbe al 1906, periodo in cui lโ€™artista si stabilรฌ a Parigi e iniziรฒ a sviluppare il suo stile distintivo.

Il 1906 fu un anno cruciale per Modigliani. Appena giunto a Parigi, lโ€™artista si immerse nellโ€™ambiente bohรฉmien di Montmartre, frequentando artisti del calibro di Picasso, Utrillo e Brancusi. Affascinato dallโ€™arte primitiva e dalla scultura africana, cominciรฒ a sviluppare un linguaggio visivo unico, caratterizzato da linee eleganti e volti allungati. Era un periodo di grande sperimentazione, in cui cercava di farsi strada in una cittร  che, allโ€™epoca, era il fulcro dellโ€™arte moderna.

Mario Cavalieri, il soggetto del dipinto, era un amico e sostenitore di Modigliani. Incontrato durante gli anni veneziani, Cavalieri era noto per la sua sensibilitร  artistica e per il suo legame con i circoli intellettuali dellโ€™epoca. Ospitรฒ lโ€™artista in piรน occasioni, sostenendolo nel suo percorso. Il loro rapporto si interruppe tragicamente quando Cavalieri morรฌ prematuramente a 35 anni a causa della tubercolosi, una malattia che colpรฌ anche Modigliani negli anni successivi.

Attualmente, il dipinto fa parte della collezione privata di Guzzini, mentre gli esperti stanno ancora lavorando per determinarne il valore. Considerando la crescente domanda per le opere di Modigliani, la stima potrebbe essere molto elevata. Tuttavia, oltre alla quotazione economica, la scoperta rappresenta un importante contributo alla conoscenza dellโ€™opera giovanile dellโ€™artista.

Il ritrovamento di un Modigliani dimostra come il mondo dellโ€™arte possa ancora riservare sorprese inaspettate. Cosรฌ, tra i vicoli di un mercatino qualunque, in un giorno qualunque, un capolavoro ha ritrovato il suo posto nel mondo. E con esso, un frammento della storia di Modigliani รจ tornato alla luce, pronto a essere ammirato e raccontato.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Artuu Newsletter

Scelti per te

Seguici su Instagram ogni giorno