Ci sono momenti in cui l’arte non solo interpreta il mondo, ma si prepara ad attraversarlo – letteralmente. Il prossimo 1° maggio 2025, Barbara Kruger, una delle voci più iconiche del linguaggio visivo contemporaneo, svelerà una nuova opera pubblica: Untitled (Another Again). Un Intercity delle Ferrovie Ucraine verrà trasformato in un’opera d’arte vivente, pronta a viaggiare tra le ferite e la forza dell’Ucraina, trasportando un messaggio di resilienza, speranza e resistenza quotidiana.
Kruger, fedele al suo stile provocatorio e politicamente incisivo, rivestirà l’intera superficie esterna del treno con una sequenza visiva di frasi potenti e ripetitive: “Ancora un giorno”, “Ancora una notte”, “Ancora una speranza”, “Ancora una paura”. In ucraino, “ЩЕ ОДИН”. Parole che diventano mantra di sopravvivenza, capaci di accompagnare e rispecchiare la tenacia di un popolo che ogni giorno sceglie di andare avanti.
L’installazione, curata da Maria Isserlis e commissionata da RIBBON International in collaborazione con le Ferrovie Ucraine, sarà visibile fino al 14 luglio e percorrerà tratte simboliche che includono Kyiv, Lviv, Kharkiv, Kramatorsk, Poltava, Vinnytsia e Khmelnytskyi. Il treno, già strumento cruciale nella crisi – per trasportare civili, militari, aiuti – diventerà ora veicolo di arte e significato, richiamando idealmente i “treni dell’agitazione” degli anni ’20, ma con uno spirito profondamente contemporaneo.
Kruger ha scelto di scrivere il testo direttamente in ucraino, senza mediazioni o traduzioni, per garantire che il messaggio fosse immediatamente comprensibile e sentito dalla popolazione locale. In un contesto in cui troppe narrazioni arrivano dall’esterno, Kruger decide di non parlare per l’Ucraina, ma con l’Ucraina, creando un’opera che si pone come specchio emotivo e culturale.
Le sue parole, impresse sulle fiancate del treno, non saranno slogan, ma confessioni. L’artista non detta verità, non moralizza, ma accompagna il pubblico in un viaggio intimo e collettivo allo stesso tempo. L’opera non si limita ad essere vista: si vive, si incontra per strada, si abita nei gesti quotidiani dei passeggeri e dei passanti.
Come ha dichiarato Oleksandr Pertsovskyi, CEO delle Ferrovie Ucraine, questa collaborazione rappresenta un modo nuovo e potente di esprimere solidarietà, mostrando al mondo la resilienza del Paese attraverso una forma d’arte che non resta chiusa nei musei, ma si apre al mondo reale.
Chi conosce Kruger ritroverà in questo progetto i tratti distintivi del suo linguaggio: tipografia netta, composizione rigorosa, forza visiva immediata. Ma qui si avverte una trasformazione ulteriore: l’incontro tra l’arte e l’urgenza del presente, tra la grafica concettuale e il tessuto vivo della società ucraina. Il treno non sarà solo un’opera: sarà una dichiarazione di esistenza mobile, una galleria itinerante di emozioni e lotta.
Il ritmo cadenzato delle frasi suggerisce il battito di un cuore collettivo, un respiro condiviso che attraversa il Paese. Non si tratta di un’estetica del trauma, ma di una poetica della resistenza. È un’arte che non consola, ma sostiene, che non dimentica, ma accompagna.
In un periodo in cui la narrazione dell’Ucraina è spesso ingabbiata tra geopolitica e tragedia, Untitled (Another Again) offrirà un’alternativa visiva e culturale: uno spazio in movimento dove le parole diventano rifugio, forza e memoria.
Con quest’opera, Barbara Kruger si conferma maestra nel fondere il linguaggio e lo spazio pubblico, e mentre il treno inizierà il suo percorso il 1° maggio, ogni stazione diventerà un piccolo epicentro di riflessione, ogni tragitto una poesia di resistenza scritta con i vagoni e l’asfalto.
Ancora uno. Ancora una volta. Ancora insieme. E questa volta, con l’arte al nostro fianco.