Con l’apertura di Isola Space il prossimo 4 novembre, in concomitanza con la Dubai Design Week, Isola Design Group segna un passaggio decisivo nella propria traiettoria internazionale. Dopo anni di presenza a Milano e un anno dall’inaugurazione della sede emiratina, il collettivo guidato da Gabriele Cavallaro e Elif Resitoglu realizza il sogno di uno spazio fisico permanente: un luogo pensato non solo come vetrina, ma come infrastruttura culturale e comunitaria per il design contemporaneo.
Collocato al The Lana Promenade, affacciato su Business Bay e a pochi minuti dal Dubai Design District, il nuovo spazio rappresenta una prima assoluta per Dubai e per lo stesso gruppo. La scelta della sede non è casuale: l’edificio progettato da Foster + Partners per Omniyat è già un landmark dell’urbanistica contemporanea, un contesto in cui Isola può intrecciare visione estetica, identità internazionale e radicamento locale.
Isola Space si definisce come ambiente ibrido, in cui coesistono un design store, un café, aree espositive e di lavoro, oltre a uno spazio dedicato a eventi e workshop. Questa trasversalità riflette il DNA di Isola, che fin dalla nascita ha cercato di sfuggire alla logica delle fiere come episodi isolati per creare una comunità di designer e appassionati attiva tutto l’anno. Come afferma Cavallaro: «Sarà un luogo che la nostra community potrà considerare come una casa. Vogliamo che diventi fonte di ispirazione e punto di incontro per il Medio Oriente, capace di attrarre appassionati e collezionisti, oltre a offrire opportunità concrete ai designer emergenti».
Il progetto porta la firma di Elif Resitoglu, architetta e direttrice creativa del gruppo, che ha immaginato uno spazio dinamico, concepito come un palcoscenico in costante mutamento. Non si tratta di un allestimento statico, ma di un organismo vivo: arredi e materiali saranno al tempo stesso esposizione e oggetto di fruizione quotidiana, invitando i visitatori a sperimentare direttamente forme, texture e atmosfere.
Numerose le collaborazioni con brand internazionali e realtà locali. Grob Design firma una capsule collection di scrivanie e tavoli; ALPI contribuisce con le superfici Quadra di Patricia Urquiola per il café; Vescom realizza le tende a doppia altezza. Accanto a queste presenze globali, trovano spazio produzioni locali come Acumen Light per l’illuminazione, Dubai Audio per l’impianto hi-fi e Obliq per arredi su misura. Nel design store sarà possibile acquistare oggetti di designer e studi internazionali – da Alessa Dresel a Studio Mignone – a dimostrazione del respiro globale della piattaforma.
L’inaugurazione coincide con la mostra collettiva Icons of Tomorrow, allestita tra lo spazio interno e le aree esterne, che raccoglie prodotti, prototipi e sperimentazioni di designer emergenti impegnati a ridefinire il futuro del design. L’esposizione, aperta fino al 5 dicembre, fungerà da manifesto inaugurale: non solo presentazione di oggetti, ma dichiarazione di intenti, centrata sull’idea che il design sia innanzitutto linguaggio del presente e anticipazione del domani.
Parallelamente, Isola sarà protagonista anche al Dubai Design District (d3) con due progetti in collaborazione con realtà locali. Heart, Head, Hand, a cura di Double J Collective, celebra l’artigianato contemporaneo come spazio di relazione tra emozione, pensiero e gesto manuale. Living Forms, organizzata con la galleria Sevil Dolmacı, esplora invece il confine tra arte, design e moda, ponendo l’accento sulla cultura materiale e sull’espressività personale.
Con queste iniziative, Isola conferma la propria vocazione a costruire ponti tra Milano e Dubai, rafforzando un network che in poco più di dieci anni ha coinvolto oltre 2.000 designer, studi e brand. La sua formula non è quella di una piattaforma esclusivamente commerciale, ma di un ecosistema critico che si muove tra produzione, ricerca e divulgazione.
L’apertura di Isola Space rappresenta così più di un traguardo: è l’atto fondativo di un nuovo modello di hub culturale per il design, capace di collegare mondi e generazioni, di unire il ritmo frenetico della capitale emiratina con l’esperienza consolidata del tessuto milanese. In un contesto globale in cui il design è chiamato a misurarsi con sfide ambientali, sociali e tecnologiche, Isola sceglie di rispondere con un luogo concreto, fatto di incontri e comunità, in cui guardare al futuro senza dimenticare il valore del dialogo e della condivisione.


