In arrivo da Sotheby’s un capolavoro di Frida Kahlo stimato fino a 60 milioni

Una delle opere più rare e potenti della produzione di Frida Kahlo sta per uscire dal silenzio del collezionismo privato per entrare sotto i riflettori di un’asta che mira a ridefinire i massimi storici per un’artista donna. Il dipinto in questione, El sueño (La cama), è una tela del 1940 che rappresenta l’artista distesa in un letto fluttuante, avvolta da tralci vegetali e recante la presenza simbolica di un teschio con dinamite sopra la testata. Secondo le stime ufficiali, Sotheby’s valuta l’opera tra 40 e 60 milioni di dollari, ed è attesa a New York l’8 novembre durante la grande sessione dedicata al Surrealismo.

Questo lotto è inserito in una vendita intitolata Exquisite Corpus, che raccoglie oltre 80 opere appartenenti al Surrealismo, provenienti da una collezione privata di alto profilo. Insieme al Kahlo figurano nomi come René Magritte, Salvador Dalí, Max Ernst e Dorothea Tanning. L’evento – presentato come uno dei momenti salienti della stagione newyorkese – propone una narrativa in cui El sueño assume il ruolo di pezzo centrale, capace da solo di rompere record e ridefinire posizioni di mercato.

Il precedente record in asta per un’opera di Kahlo è detenuto da Diego y yo (1949), venduto per 34,9 milioni di dollari nel 2021. Quella cifra rimane oggi la base di confronto, ma la presenza di El sueño (La cama) con stima fino a 60 milioni potrebbe non solo superare quel traguardo, ma mettere in discussione anche il primato del prezzo più alto mai pagato per un’artista donna: titolo che appartiene a Georgia O’Keeffe con Jimson Weed/White Flower No. 1 (44,4 milioni di dollari nel 2014).

L’importanza della comparsa di questo dipinto va oltre il valore economico. Prima di tutto perché non è mai stato esposto pubblicamente dagli anni Novanta, e quindi rappresenta una rarità assoluta. In secondo luogo, porta con sé un’intensità simbolica che sintetizza molti dei temi ricorrenti di Kahlo: la soglia tra vita e morte, la malattia, il sogno, l’identità fisica e spirituale. Il teschio sopra il letto richiama il rapporto quotidiano con la morte, ma lo fa con una forza visiva che conferisce all’opera un impatto narrativo potente.

Antony Jones Antony Jones | Credit: Getty Images for Sotheby’s

Il contesto del mercato è favorevole: negli ultimi anni il Surrealismo ha registrato una forte impennata nelle vendite e nell’attenzione dei collezionisti. Il fatto che una raccolta privata possa mettere in asta un lavoro di tale rarità contribuisce a concentrare l’attenzione globale e a mobilitare capitali disposti a competere. La qualificazione dell’opera come “non garantita” rende l’operazione ancora più audace, segnalando che Sotheby’s ha fiducia nella forza intrinseca del dipinto.

Naturalmente, non mancano rischi e incognite. Una stima molto alta comporta aspettative significative: un eventuale risultato inferiore potrebbe essere letto come segnale negativo. Inoltre, il tema della tutela del patrimonio culturale messicano, con leggi spesso restrittive sull’esportazione delle opere d’arte, aggiunge un ulteriore livello di delicatezza simbolica e politica.

Di certo El sueño (La cama) si presenta come un banco di prova non solo per il mercato di Frida Kahlo, ma per l’intera idea di valore attribuito oggi a opere femminili e latinoamericane. Se l’asta riuscirà a raggiungere o superare le stime, sarà un momento di svolta: non solo per Kahlo, ma per il modo in cui il mercato globale risponde a opere che uniscono forza visiva, importanza storica e rarità. Se invece il risultato si fermerà sotto le attese, rimarrà comunque un evento di riferimento, capace di confermare la centralità della pittrice messicana nel canone artistico e nel sistema del mercato.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Artuu Newsletter

Scelti per te

Alla Fondazione ICA Milano, un autunno tra oscurità, sogno e memoria: tre mostre per riflettere sulla percezione e sull’identità contemporanea

La Fondazione ICA di Milano, fino all’8 novembre, appare così, accogliendo per la sua programmazione autunnale un trittico espositivo formato rispettivamente da Lewis Hammond, Oliver Osborne e Isabella Costabile, tre artisti che, ognuno con la propria sensibilità, riprendono il passato per riflettere sul presente in cui viviamo.  

Luca Baldocchi: la memoria del futuro nella serie “Fossil”

Dal 23 ottobre al 6 novembre 2025, Palazzo Provana di Collegno (TO) accoglie nell’ambito di Ultra, evento organizzato da Diffusissima e curato da Simone Sensi, un nuovo capitolo della ricerca di Luca Baldocchi.

Seguici su Instagram ogni giorno