Fino al 22 marzo 2025, la Glenda Cinquegrana Art Consulting ospita la mostra personale “Free Love Chronicles”, curata da Rebecca Delmenico. Questo evento celebra il decimo anniversario dalla prima esposizione italiana di Lin Zhipeng, offrendo al pubblico un’occasione unica per esplorare il suo lavoro in profonditร .
Venticinque opere, tra scatti celebri e immagini recenti, che testimoniano lโevoluzione del suo stile e della sua poetica. Come sottolinea la curatrice, le opere di Lin rappresentano un “racconto lieve e crudo, in bilico tra tenerezza e malinconia, in cui una sessualitร liberata si intreccia al desiderio di espressione individuale”.

Lin Zhipeng, conosciuto a livello internazionale con lo pseudonimo No.223, รจ una delle figure piรน rappresentative della fotografia contemporanea cinese. Nato nel 1979 a Guangdong, in Cina, Lin ha mosso i primi passi nel mondo accademico studiando inglese finanziario, forse pensando di diventare un esperto di numeri e bilanci. Ma il richiamo dellโarte รจ stato piรน forte delle calcolatrici, e cosรฌ ha abbandonato grafici e tabelle per inseguire le sue passioni, la fotografia e la scrittura. L’artista ha saputo imporsi come una delle voci piรน autentiche e provocatorie della sua generazione, riflettendo attraverso la sua arte i cambiamenti sociali e culturali della Cina contemporanea.
La carriera artistica di Lin Zhipeng ha preso il volo nel 2003 con l’apertura del blog “North Latitude 23” – censurato nel suo paese, ma pubblicato su numerosi siti e riviste come Vice, S Magazine, Dazed – un diario digitale in cui pubblicava quotidianamente fotografie accompagnate da brevi testi. Questo progetto intimo e personale รจ diventato rapidamente virale, portandolo a guadagnarsi una notorietร crescente sia nella comunitร online che nel mondo della fotografia. Il blog ha rappresentato un punto di svolta per Zhipeng, grazie alla sua capacitร di catturare momenti di vita autentici e spontanei.

Lo pseudonimo No.223, scelto dall’artista, รจ un omaggio al personaggio interpretato da Takeshi Kaneshiro nel film “Chungking Express” di Wong Kar-Wai, simbolo di una poetica malinconica e romantica che permea anche il lavoro fotografico di Lin. Questa scelta non รจ casuale: come il poliziotto No.223 del film, anche Zhipeng si muove tra le pieghe della quotidianitร , immortalando emozioni e frammenti di vita.
Le fotografie di Lin Zhipeng sono molto piรน di semplici scatti; rappresentano una finestra sulla vita di una generazione di giovani cinesi cresciuti tra gli anni ’80 e ’90, un periodo di profonde trasformazioni per la societร de โLa Terra del Dragoโ. Attraverso il suo obiettivo, Zhipeng cattura la vitalitร e lโintimitร dei suoi soggetti, spesso amici e conoscenti, con i quali instaura una connessione profonda che va oltre lโinquadratura. I suoi scatti sono saturi di colori, flash molto forti, foto sfrontate, ma anche vulnerabili.
La sua opera รจ un racconto per immagini che esplora temi come lโamore, la sessualitร , la libertร e il desiderio di espressione. I suoi soggetti, spesso ritratti in momenti di dolce malinconia o in situazioni di quotidianitร spontanea, rappresentano un inno alla vita libera e non convenzionale. Le sue immagini sono intrise di un senso di leggerezza giocosa e di una sensualitร naturale, che sfida le norme e celebra la diversitร delle esperienze umane. Immagini forti, che si servono del colore e della posa per costruire una poetica visivamente intrigante.

Un elemento distintivo del lavoro di Lin รจ l’uso della pellicola, che aggiunge un tocco di autenticitร e spontaneitร alle sue fotografie. Le sue opere non sono ritoccate in modo eccessivo, a testimonianza del desiderio di catturare la realtร in modo onesto e diretto. Questa scelta stilistica riflette una visione della fotografia come mezzo per esplorare e documentare la vita nella sua forma piรน pura.
Le immagini esposte nella mostra milanese rivelano la capacitร dellโartista di documentare non solo la sua vita personale, ma anche le esperienze collettive di una comunitร di giovani che cercano di sfuggire ai vincoli di una societร conservatrice. Seguendo l’arco della sua carriera, si possono osservare i cambiamenti nei suoi soggetti e nel suo stile, offrendo una testimonianza visiva del passare del tempo.
Uno degli aspetti piรน affascinanti del lavoro di Zhipeng รจ il suo uso di simboli e metafore. Nelle sue fotografie, elementi come fiori, frutti e oggetti quotidiani assumono significati profondi, creando un linguaggio visivo unico. Ad esempio, nella serie “Flowers and Fruits”, Lin utilizza piante e frutti come metafora della bellezza fugace e della vitalitร giovanile, creando immagini che sono al tempo stesso surreali e poetiche.

La mostra “Free Love Chronicles” รจ un invito a esplorare il potenziale liberatorio dellโarte e della vita. Le opere di Lin Zhipeng ci ricordano che lโamore, la libertร e lโespressione personale sono valori universali, capaci di trascendere barriere culturali e generazionali. Attraverso le sue immagini, lโartista ci invita a riflettere su ciรฒ che significa essere autentici, a celebrare la bellezza dellโimperfezione e a vivere ogni momento con passione e curiositร .
Lโevento, curato da Rebecca Delmenico, รจ lโoccasione per il pubblico milanese di immergersi nel mondo di Lin Zhipeng e di scoprire il potere trasformativo della fotografia.
Bellissimo articolo Paola sei bravissima
Splendido come sempre Brava
Non conoscevo questo artista ! Molto interessante grazie Paola e che brava la Delmenico!