Non siamo piรน al tempo delle tapparelle che si chiudono con un'app o delle lampadine che rispondono alla voce. Il concetto di abitare intelligente ha fatto un salto qualitativo
Non siamo piรน al tempo delle tapparelle che si chiudono con un'app o delle lampadine che rispondono alla voce. Il concetto di abitare intelligente ha fatto un salto qualitativo
Oggi costruire il proprio โnidoโ non รจ piรน solo una questione di mattoni e mobili, ma anche di creativitร interattiva e ispirazione tratta dal mondo virtuale.
Sorge quindi lโesigenza di ritrovare un filo narrativo capace di ricomporre questi pezzi e di raccontare lโesperienza umana nella sua interezza, creando una prospettiva unitaria che tenga insieme mente, corpo, societร e cultura, pur consapevoli di vivere in unโepoca dominata dallโiperconnessione
Le amenities infatti, contribuiscono a trasformare i cosiddetti "non-luoghi" โ spazi anonimi e privi di identitร descritti dal filosofo Marc Augรฉ โ in veri e propri "luoghi" carichi di significato.
Da Milano a Stoccolma, da Londra a Bordeaux, progetti certificati come Porta Nuova, Hammarby Sjรถstad e Barking Riverside dimostrano come la sostenibilitร urbana possa tradursi in realtร
In questa direzione, artisti come Jessica Carroll, Ursula Biemann, Eduardo Srur, Allora & Calzadilla, Ernesto Neto e Agnes Denes usano i loro progetti come manifesti visivi di questo appello alla conservazione
Negli ultimi anni, il design eco-sostenibile รจ diventato un tema centrale nel panorama globale, un riflesso dellโurgenza di rispondere alle sfide climatiche, sociali ed economiche del nostro tempo
L'estetica partecipativa รจ oggi un concetto emergente e urgente nel contesto delle pratiche artistiche contemporanee, ma anche dello sviluppo comunitario.
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