Arcturus e Sun, a Pisa i cavalli di Signorini sfidano la Torre Pendente

In Piazza dei Miracoli, a Pisa, si possono osservare due sculture monumentali in bronzo che, di fronte al Battistero, atterrano sul pavimento erboso. Sono i due cavalli, Arcturus e Sun, dello scultore Antonio Signorini. La loro esposizione, curata da Guido Curto, รจ intitolata Equilibrium, allestita dal 15 maggio al 31 agosto, in un dialogo mai sopito tra passato e presente.

Il titolo dellโ€™esposizione rende omaggio alla capacitร  tecnica di Signorini: i due cavalli, infatti, sono rappresentati nellโ€™atto di poggiare a terra gli arti anteriori, dopo aver spiccato un balzo in avanti, mantenendo il busto e i posteriori ancora sollevati. Lโ€™equilibrio strutturale delle due figure รจ studiato a tal punto da rendere in modo efficace una posizione cosรฌ complessa e precaria priva di supporti ulteriori, fermando per sempre nel bronzo il complicato, ma naturale, movimento dei due animali. La loro โ€œinstabilitร โ€ motoria dialoga con un altro simbolo di eterna precarietร  presente nella Piazza: la Torre campanaria, conosciuta, non a caso, in tutto il mondo come Torre pendente.ย 

SIgnorini PhNicolaGronchi

La straordinarietร  dellโ€™esposizione sta nella decisione, da parte dellโ€™Opera della Primaziale pisana, di esporre allโ€™intero di un luogo โ€œsacroโ€ dellโ€™arte medievale e moderna un gruppo scultoreo contemporaneo che, rompendo lโ€™equilibrio delle tre principali strutture architettoniche della piazza, costituite da un intricato gioco geometrico di colonne e losanghe in marmo bianco e verde, si staglia sul prato presentando un dinamismo di forme e linee pure, che emerge dal verde scuro del bronzo.ย 

Arcturus e Sun, alti undici metri ciascuno, sono costituiti da unโ€™unica linea essenziale che ne rappresenta i particolari piรน significativi: le narici arricciate, il collo finemente arcuato, la netta curva che definisce i garresi e le spalle, gli zoccoli che nella parte posteriore si allungano e si deformano nello spazio, come โ€œforme uniche della continuitร โ€, per richiamarci alla famosa opera futurista di Boccioni che ben sintetizza la capacitร  di utilizzare intricati giochi di linee per rappresentare la vorticositร  e la forza del movimento.

Quel che colpisce รจ, infatti, lโ€™obliquitร  della visione: le due figure equine sono riducibili a due enormi diagonali che dallโ€™alto, puntano verso il suolo. Il dinamismo dei cavalli รจ reso proprio grazie allโ€™uso essenziale e studiato di questa linea che, da sempre, nellโ€™arte e nella grafica, รจ simbolo del movimento. Questo senso di immediatezza e moto continuo contrasta con la soliditร  geometrica dellโ€™apparato architettonico medievale, costituito principalmente da un intreccio di linee orizzontali e verticali del Battistero, il primo edificio che le due statue si trovano a dover fronteggiare.ย 

ANTONIO SIGNORINI Courtesy lartista

Signorini, in queste due opere, unisce capacitร  tecnica e storia personale: lโ€™artista, infatti, รจ originario di Pisa e, dopo il suo enorme successo in Italia e fuori dai confini nazionali, da Londra a Dubai, dove attualmente risiede, ritorna nella cittร  natale per offrire il suo contributo, ispirandosi allโ€™amore per i cavalli che lo riporta alla sua infanzia, quando, affascinato, li osservava nellโ€™allevamento di purosangue da corsa del padre.

Vissuto personale e interesse per la Storia dellโ€™Arte antica e lโ€™Archeologia si fondono in questo binomio che, nellโ€™immaginario dello scultore, si ispira alle pitture preistoriche di Lascaux e di Altamira, dimostrando come lโ€™essenzialitร  delle forme e dei volumi non sia necessariamente un tratto innovativo e contemporaneo, ma abbia una solida base di appoggio nella storia piรน remota della rappresentazione.

Signorini, infatti, riflettendo sul significato dellโ€™arte e della sua evoluzione nel presente, afferma con serena tranquillitร  che non sempre le migliori opere sono quelle che emergono dalla sregolatezza o dallo straordinario: a volte le migliori creazioni dimostrano una stratificazione, una continuitร , non una necessaria rottura con tutto quello che รจ stato costruito fino a quel momento. Bisogna essere coerenti con il luogo in cui siamo: ยซlโ€™artista deve aver bene in mente che deve far qualcosa che integra, un processo di proseguimento delle nostre cittร , che sono grandi contenitori dellโ€™arteยป, afferma.ย 

SIgnorini PhNicolaGronchi

La scelta di unโ€™opera di Signorini, non storicizzata, completamente ascrivibile al campo contemporaneo, non deve essere vista, dunque, come una rottura che porta verso una ricerca dello straordinario, dello sconvolgente o dello scandaloso. Come afferma il Presidente dellโ€™Opera della Primaziale, Andrea Maestrelli: ยซQuesta spinta verso lโ€™arte contemporanea e moderna non รจ una novitร . Lโ€™Opera Primaziale ha dei precedenti: abbiamo iniziato con Vangi che ha realizzato lโ€™ambone nella cattedrale; poi gli Angeli caduti di Mitoraj, esposti sul prato retrostante la Torre; abbiamo una mostra di Pomodoro realizzata dallโ€™Opera per la sensibilitร  dimostrata per queste forme espressive.ยป Maestrelli, cosรฌ, sottolinea ulteriormente la necessitร  di notare una stratificazione culturale e artistica che lega le opere di Signorini a Pisa non solo attraverso un richiamo alla sua storia personale, ma anche alla tradizione di innovazione che da sempre caratterizza la cittร .ย 

Il dialogo tra lโ€™Opera della Primaziale e lโ€™Arte contemporanea, in realtร , non รจ qualcosa che รจ iniziato con le sculture di Mitoraj, di Pomodoro, di Vangi o di Signorini, ma รจ un processo che ha radici antichissime, nel Medioevo delle grandi repubbliche marinare, quando Pisa, e i pisani, ยซcon i loro denariยป, hanno realizzato questo enorme complesso architettonico, estremamente allโ€™avanguardia per il tempo, di cui noi recuperiamo la straordinaria innovativitร  e modernitร  continuando il processo di esposizione di forme espressive contemporanee.ย 

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