Si conclude con un’ampia partecipazione Scatti di Viaggio – Memorie del Mediterraneo, mostra di arte digitale tenutasi presso la Sala Tecnologica della Manifattura Tabacchi di Cagliari. Prodotta da Ogliastra Eventi con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna e curata dal collettivo Holy Club, la mostra affronta il tema del viaggio non solo come esperienza fisica ma come movimento interiore e culturale, capace di intrecciare memorie, simboli e tensioni tra i popoli affacciati sul Mare Nostrum. Tra utenza fisica e digitale, sono state 1.225 le persone che hanno preso parte alla votazione, decretando così i due artisti vincitori.
Ecco le descrizioni delle opere più votate:

Premio della Critica — Manuel Macadamia
Opera: Mare Nostrum (video generativo): Mare Nostrum è un video generativo in cui il protagonista, e narratore, è il mare. Non un elemento naturale, ma una coscienza fluida: testimone muto delle partenze, dei ritorni, dei sogni infranti e delle identità che si specchiano e si perdono tra le onde. Attraverso una sequenza di immagini generate esclusivamente con l’intelligenza artificiale, il mare prende voce, senza mai dire apertamente “io”, e accompagna lo spettatore in un viaggio verticale dentro la memoria del Mediterraneo.
Il risultato è un flusso visivo lento, poetico e meditativo, in cui volti, corpi, barche e confini emergono e svaniscono come ricordi trattenuti sulla superficie dell’acqua. Il Mediterraneo viene interpretato non come spazio geografico, ma come entità viva, osservante e cosciente. Le immagini, generate attraverso MidJourney, non hanno funzione documentaristica, ma evocativa. Ogni scena si configura come una visione interiore: il mare che ricorda, che ascolta, che trattiene.
Temi quali migrazione, esilio, nostalgia, memoria e identità si intrecciano a un’estetica simbolica e sospesa, in cui il tempo sembra dilatarsi.Il montaggio costruisce un dialogo silenzioso tra passato e presente, infanzia e vecchiaia, attesa e movimento.
Ogni fotogramma è pensato come frammento di una coscienza marina, un pezzo di memoria che riaffiora: un mezzo per esplorare nuove modalità di rappresentazione del tempo, della memoria e della percezione.
Anche le animazioni — lente, minime, contemplative — sono state generate con l’ausilio dell’AI, ricreando la sensazione di sospensione del tempo, uno spazio visivo in cui tutto sembra trattenere il respiro. Il testo poetico, la voce narrante e il paesaggio sonoro che accompagna il video sono stati anch’essi realizzati attraverso strumenti di intelligenza artificiale, in un processo che ha permesso di mantenere unità espressiva e coerenza emotiva tra immagine, suono e parola. Una voce invisibile, quella del mare, che accompagna lo spettatore in un racconto che appartiene a tutti.

Premio del Pubblico — Vincenza Gervasi
Opera: Regina Viarum (documentario): Il documentario “Regina Viarum” ricostruisce il ruolo di Pratola Serra, paese dell’Irpinia, come punto di passaggio lungo la Strada Regia delle Puglie, che tra Cinquecento e Seicento collegava Napoli alla Puglia. Attraverso le tracce architettoniche delle antiche taverne e le testimonianze raccolte, si restituisce la densità di relazioni e funzioni che questi luoghi hanno avuto per secoli. Nella seconda parte, il focus si sposta sul presente: il vuoto lasciato dallo spopolamento, le partenze, i ritorni. Il contrasto tra passato e presente apre una riflessione sul destino dei territori interni e sul tempo che, anche nei luoghi più marginali, continua a depositarsi.(L’opera ha raccolto la percentuale più alta di preferenze nella votazione online.)
La giuria di curatrici infine— Rebecca Pedrazzi, Chiara Canali, Alessia Cuccu, Sara Calandra — ha sottolineato la grande difficoltà di scegliere un solo vincitore, a fronte di un livello altissimo ed eterogeneo di proposte: fotografia, videoarte, installazioni interattive, pratiche digitali e AI. Un ringraziamento va a tutti gli artisti per la qualità del lavoro presentato e al pubblico per la partecipazione calorosa.



