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Massimo De Carlo inaugura Virtual Space, una nuova piattaforma che ospita mostre virtuali.
Massimo De Carlo apre un nuovo spazio, il suo quinto nel mondo ed è interamente virtuale: Massimo De Carlo Virtual Space (abbreviato VSpace). Ieri ha inaugurato la sua prima mostra digitale con opere di John Armleder e Rob Pruitt.
Massimo De Carlo Virtual Space è un’esperienza immersiva percorribile e visitabile come uno spazio reale. Si può accedere alla piattaforma attraverso il sito web della galleria o attraverso l’hardware degli occhiali Oculus. Inoltre, VSpace è il primo spazio architettonico che dipende dalle opere d’arte, e non viceversa – il che significa che si modula a seconda del progetto espositivo. Sul suo sito Massimo De Carlo commenta così il suo nuovo spazio espositivo virtuale: “La storia della mia galleria riflette uno spirito innovativo nella scelta di spazi originali, inediti e carichi di storia in tutto il mondo. Con il nostro nuovo Virtual Space entriamo in un futuro in cui gli artisti avranno la possibilità di interagire con l’architettura con una libertà senza precedenti, mentre i collezionisti, i critici, i curatori e il pubblico avranno l’opportunità di sperimentare l’arte da casa come mai prima d’ora”.
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La mostra presenta l’artista svizzero John Armleder (rappresentato dalla galleria fin dalla sua prima inaugurazione nel 1987) e nuove opere dell’artista americano post-concettuale Rob Pruitt. John Armleder espone una serie di opere iconiche che includono riflessioni colorate, astratte e geometriche intorno alla nozione di spazio. Con il suo tono ironico e spensierato, Rob Pruitt smorza l’atmosfera con una sequenza di quadrati, schermi e simboli colorati. Nell’insieme la mostra assume un tono fresco e leggero, in linea con l’identità della galleria che ben conosciamo. Massimo De Carlo VSpace è stato concepito e realizzato con la collaborazione di un gruppo di web designer e tecnici informatici utilizzando la tecnologia real-time. Il rendering 3D di realtà virtuale in real-time è in grado di processare un’enorme serie di immagini 3D ad alta velocità, permettendo allo spettatore di avere un’esperienza fotorealistica e interattiva, superando i confini tra fisicità e iperrealtà. Il risultato è un’esperienza senza precedenti in Italia che definisce una nuova modalità di fruire l’arte.
