A Bologna una mostra dedicata a Mina

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Mina interpreta l’arte: Bruno Sabbioni in mostra a Bologna con la sua serie dedicata alla grande cantante italiana. Fino al 30 novembre.

C’è tempo fino al 30 novembre per visitare la mostra di Bruno Sabbioni alla galleria Sgallari Arte, a Bologna. Una serie di tele dove l’artista reinterpreta grandi classici della storia dell’arte, da Boldini a Warhol, “inserendoci” la sua personale musa: Mina.

Bruno Sabbioni. Mina.

Non è possibile immaginare altra mostra in cui artista e soggetto si appartengano così reciprocamente ed intimamente. È questo ciò che subito si percepisce quando Bruno Sabbioni ci presenta la sua Mina. Attraverso lo sguardo del tutto peculiare di questo artista, Mina, straordinaria interprete, diventa immagine assolutamente trasversale nel suo prestare volto all’arte di ogni tempo, infrangendo ogni regola e rendendo visibile, fruibile ciò che per noi è solo immaginabile. Non più solo donna, icona femminile, Mina è lei e solo lei che può essere tutto. Dall’immediatezza della pop art di Andy Wharol alla leggerezza ed eleganza di Boldini, quegli occhi profondi, dallo sguardo che vaga lontano, si prestano a dar vita e reinterpretare tutte le temperie artistiche, senza mai che si percepisca veramente lo stacco tra il contesto, sempre diverso ed a volte addirittura improbabile, e l’intervento artistico: il viso di Mina si amalgama perfettamente con l’opera originale, come se vi fosse sempre appartenuto. Ed è proprio questa la genialità di Sabbioni, che, quasi un deus ex machina, sprigiona quell’incredibile capacità espressiva di un volto che non ha tempo. La sua è una vera e propria attitudine creativa verso la materia: strappata, ricomposta, rielaborata e dunque reinterpretata, la materia nelle sue mani diviene vita pulsante. Mina è qui al contempo dama, modella, Madonna o addirittura scultura, e lo è sempre e veramente, fino in fondo: è tutte queste donne insieme, ma non solo, è più ed oltre ad esse. L’effetto che ci restituisce è sorprendente: in un processo di decontestualizzazione continua, quasi straniante, ciò a cui viene sempre ricondotto lo spettatore e che determina l’elemento di continuità è il viso di Mina, nelle sue mille espressioni e modi di essere a cui solo Sabbioni sa dare forma e vita. È un poeta che, con la sensibilità propria solo di un poeta, riesce a portare alla luce gli infiniti mondi ai possibili che solo il volto di Mina può perfettamente incarnare, e che dunque in nuce cela in sé. (Testo critico di Francesca Gualandi, gallerista)

Bruno Sabbioni. Mina.

Bruno Sabbioni nasce a Grizzana Morandi nel 1948. Dopo aver frequentato corsi di formazione artistica a Bologna, inizia la sua attività partecipando a numerose mostre e manifestazioni d’arte nazionali e internazionali. Tra le più importanti ricordiamo “Salon d’Automne Grand Palais” (Parigi), “Festival d’Art Contemporain” (Clermont), “Informeil Italien – Nouvelle Generation” (Chamaleres), “Cinq Annees d’art” (Chamalieres), “Carte Italiane” (Salonicco) ed infine la mostra organizzata a Grizzana nel 2002, suo paese natale. Interessato alla grafica pubblicitaria, negli anni ’80, ha avuto anche esperienze di lavori scenografici per foto di scena teatrali e copertine di dischi. Attualmente vive e lavora a San Lazzaro di Savena. Hanno scritto di lui importanti critici quali Franco Solmi, Marilena Pasquali, Cristina Bignardi e Mauro Donini. 

La galleria Sgallari Arte nasce nel cuore di Bologna, in Galleria Falcone Borsellino, come punto di riferimento per artisti e collezionisti di arte moderna e contemporanea, nazionale ed internazionale, con la volontà di aprirsi ad un pubblico eterogeneo perché assai diversificata è la proposta artistica che questo spazio intende offrire. Da sempre appassionati e studiosi Francesca Gualandi e Giampiero Sgallari, dopo anni di esperienza nel mercato dell’arte, hanno deciso di intraprendere in prima persona questo nuovo percorso, facendo della passione per la qualità e l’innovazione, la continua ricerca e la sperimentazione il loro punto di forza, in un concetto di arte che non è mai lo stesso, ma cambia con il cambiare dei tempi. Tante le novità anche per la ripresa autunnale del 2019, che spazieranno dai dipinti, alla fotografia, sino alla scultura. Novità, energia, creatività e dinamicità, ecco le parole chiave che contraddistinguono questo piccolo salotto bolognese, dove la spinta al futuro si unisce alla consapevolezza del presente ed alla conoscenza del passato.

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