Breakout Artists. La quota rosa secondo Artsy Vanguard

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Breakout Artists. La quota rosa secondo Artsy Vanguard

Non c’è una regola per capire come i giovani artisti possano entrare nel mondo dell’arte, ma esistono alcuni buoni espedienti sempre validi, come farsi seguire da un giovane art delaler  o essere chiamati a partecipare ad una mostra collettiva in un museo o in una galleria influente. Prova che queste dritte funzionano sono gli artisti inseriti tra i 15 Breakout artists di The Artsy Vanguard – una nuova lista annuale dei 50 talenti più influenti  dell’arte contemporanea secondo Artsy.  Tra questi la quota rosa la fa da padrone, a testimonianza del fatto che i tempi si stanno evolvendo e che il mondo dell’arte, maschilista per tradizione, è disposto a riconoscere sempre di più la presenza di artiste donne al suo interno.

Ecco alcune delle artiste emergenti  che stanno letteralmente spaccando secondo Artsy Vanguard.

1) Lina Iris Viktor nata a Londra nel1987. Vive e lavora tra Londra e New York

Lina Iris Viktor è un’ artista e pittrice concettuale britannico-liberiana. Le forme geometriche dense della Viktor traggono ispirazione dai modelli tessili africani e dalla moderna architettura africana. “È come se si appropriasse dei modelli offerti dai Modernisti africani e li rielaborasse in un’ottica tutta nuova e personale “, afferma la curatrice Francesca Gavin. L’artista, che divide il suo tempo tra Londra e New York, è stata impegnata  in una personale alla Amar Gallery di Londra l’anno scorso; inoltre il  Museo Nazionale di Arte Africana dello Smithsonian ha recentemente acquisito opere della Viktor per la sua collezione permanente. Questa estate le sue opere saranno esposte a Palermo, in Italia, nell’ambito di Manifesta 12.

Lina Iris Viktor in studio via pinterest.com

2) Eliza Douglas nata a New York nel 1984, New York. Vive e lavora a Francoforte

Eliza Douglas è meglio conosciuta per i suoi dipinti surreali, in cui braccia e gambe risultano inverosimilmente allungate.  A fianco della sua ricerca pittorica Eliza pratica l’arte della performance: celebri sono le sue esibizioni con la partner Anne Imhof (vincitrice del Leone d’oro alla Biennale di Venezia dello scorso anno). Tra le sue ultime mostre figura la bi personale alla Galerie Buchholz di New York: si tratta  di una serie di dipinti su larga scala che, sovrapponendo le firme degli artisti, creano scarabocchi che si diramano dal pavimento al soffitto come fossero piante rampicanti. Forse un accenno alla scalata degli artisti verso il successo?

Eliza Douglas, Deep In You, 2017. Oil on canvas, 210 x 180 cm via airdeparis.com

 

3) Cynthia Talmadge nata a New York nel 1989. Vive e lavora a New York

Il lavoro di Cynthia Talmadge spesso esplora processi non convenzionali (come la pittura su sabbia), ma allo stesso tempo  si concentra su aspetti ordinari del quotidiano. La Talmadge è rappresentata dalla Spunky Chinatown 56 Henry, che ha ospitato la sua prima mostra personale nel gennaio 2017, nonché un’altra personale al NADA Miami dello scorso dicembre.

Cynthia Talmadge from Miami Art Week via artnews.com

 

4) Allison Janae Hamilton nata a Lexington (Kentucky) nel 1984. Vive e lavora a New York

Le installazioni, le fotografie e i video di Allison Janae Hamilton sono pieni di vegetazioni boscose, cavalli selvaggi, alligatori impagliati e fantasmi mascherati, che trasportano lo spettatore in un mondo fantastico e inquietante. “Allison ci trasporta in un immaginario ossessionato e stregato, usando immagini enigmatiche che fondono bellezza e brutalità”, dice Susan Cross, che ha co-curato la mostra personale della Hamilton del 2018 al MASS MoCA. L’estetica della Hamilton presenta una qualità mitica che si può intercettare nel video The Land of Milk or Honey (2016), in cui vediamo una ragazza che cavalca un cavallo bianco, con il volto oscurato da quello che sembra essere un teschio di uccello.

Allison Janae Hamilton, Scratching at the Wrong Side of Firmament via allisonjanaehamilton.com

 

5) Hannah Levy nata a New York nel 1991. Vive e lavora a New York

Le sculture di Hannah Levy ci mostrano come gli oggetti con cui viviamo possano codificare i nostri pregiudizi e le nostre aspirazioni. Hannah esplora principalmente le connessioni tra arte e design, anche se i  suoi esperimenti spesso superano questi confini disciplinari.  Per una performance realizzata in occasione di Past Skin, una collettiva del 2017 ospitata al MoMA PS1, la Levy ha realizzato terrificanti costumi in silicone e lattice per uno spettacolo coreografato da Phoebe Berglund. Recentemente, il Museo d’Arte Moderna della Louisiana in Danimarca ha incluso la Levy in Being There, una mostra collettiva che l’ha affiancata a personaggi come Cécile B. Evans e Ryan Trecartin.

Hannah Levy, Gourmet Garden alla Fourteen30 Contemporary, 2017. via artviewer.org

 

6) Janiva Ellis nata a Oakland (California) nel 1987. Vive e lavora a Los Angeles

Janiva Ellis, una degli artisti più chiacchierati al New Museum Triennial di quest’anno, dipinge con una verve brillante e fiduciosa che smentisce i suoi soggetti spesso oscuri e tetri. Le sue figure sembrano a disagio, persino angosciate, mentre la loro pelle si scioglie dai volti, o mentre vengono minacciate da personaggi d’animazione rabbiosi e ostili. Nonostante Janiva abbia ancora un breve curriculum, l’artista è rappresentata da 47 Canal, la galleria che conta Anicka Yi e Ajay Kurian nella sua scuderia di artisti, facendo il suo debutto con un solo show nel 2017.

Janiva Ellis “Lick Shot” at 47 Canal, New York, 2017. Courtesy: the artist and 47 Canal, New York. Photo: Joerg Lohse via moussemagazine.it

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