“Asia Calling”: come i big del mercato dell’arte occidentale stanno cercando di espandersi in Oriente

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Solo lo scorso anno, non meno di sei gallerie hanno annunciato di volersi espandere in Asia. Oggi la conquista dell’Antico Continente da parte delle Mega Galleries occidentali è all’ordine del giorno. 

In realtà, la spinta verso la Cina – così come la Corea del Sud e il Giappone – è iniziata meno di un decennio fa ma ora le gallerie stanno cercando non solo di importare i propri artisti in città come Shanghai e Pechino, ma anche di scovare i maggiori talenti locali.

 

CHRISTIE’S

Christie’s inaugural auction in Shanghai. Courtesy of China Daily

Città attive: uffici in tutta l’Asia; sale vendita a Hong Kong e Shanghai
Grandi assunzioni: la vicepresidente di Christie’s Asia Pacific Xin Li, salpata da Sotheby’s a approdata a Christie’s nel 2010.
Strategia: nella prima metà del 2017, le vendite di Christie’s Asia hanno totalizzato $ 325 milioni; il 21 percento di tutti i nuovi compratori proveniva dall’Asia. Geograficamente, i clienti asiatici rappresentavano il 35% delle vendite in base al valore, con una spesa in aumento del 39% rispetto al periodo equivalente dell’anno precedente.

 

PHILLIPS

Phillips Watch inaugural auction/ Courtesy of  Phillips

Città attive: Hong Kong, Tokyo, Tapei
Grandi assunzioni: Ken Yeh, un veterano del mercato cinese, si è unito da poco a Phillips. Specialista in arte asiatica moderna e contemporanea, è stato presidente di Christie’s Asia prima di entrare in Acquavella Galleries per curarne il business development.
Strategia: Phillips ha tenuto la sua prima asta a Hong Kong a dicembre 2015. Nel continente ha assunto direttori regionali in Giappone e Taiwan; ha in cantiere anche una preview in Sud Corea. Il CEO Edward Dolman ha definito la Cina “potenzialmente il più grande mercato di crescita per il business dell’arte, ovunque”.

 

SOTHEBY’S

Sotheby’s staff post-sale of a 59.60-carat giant diamond. Courtesy of Anthony Wallace/AFP/Getty Images.

Città attive: uffici in tutta l’Asia, sala vendita a Hong Kong
Grandi assunzioni: Linus Wing Lam Cheung, entrato a far parte del consiglio di amministrazione della casa d’aste nel novembre 2016. È stato l’amministratore delegato di Hong Kong Telecom e un rinomato collezionista di arte cinese.
Strategia: il CEO di Sotheby’s Tad Smith ha recentemente dichiarato che l’ultima serie di aste di Hong Kong di questo autunno ha portato il 42% in più di denaro rispetto alle vendite equivalenti dello scorso anno. In ottobre, Sotheby’s ha stabilito un nuovo record per una ceramica cinese, venduta per 37,7 milioni di dollari.

 

AXEL VERVOORDT

Installation view of “Kazuo Shiraga” at Axel Vervoordt Gallery, Hong Kong, 2014. Courtesy Axel Vervoordt Gallery.

Città attive: Hong Kong
Grandi assunzioni: il coreano Mi Jeong Kim si è unito per gestire lo spazio di Hong Kong nel 2014 e Boris Vervoordt è direttore delle gallerie di Belgio e Hong Kong.
Strategia: la galleria ha programmato l’apertura di Hong Kong in concomitanza con l’edizione 2014 di Art Basel.

 

 

DAVID ZWIRNER

David Zwirner flanked by Jennifer Yum and Leo Xu, heads of his new Hong Kong gallery. Photo courtesy of David Zwirner.

Città attive: Hong Kong
Grandi assunzioni: Dirigeranno la nuova sede di Hong Kong Leo Xu, che sta chiudendo la sua galleria Leo Xu Projects, e Jennifer Yum, strappata dal dipartimento postbellico e contemporaneo di Christie’s, dove ha diretto le vendite serali a Shanghai. Yum e Xu sono due delle giovani stelle più brillanti nel mondo dell’arte cinese.
Strategia: In pochi mesi, la galleria aprirà i suoi oltre 10.000 metri quadrati in Queen’s Road Central con una mostra di nuovi lavori di Michaël Borremans. Come ha spiegato Xu in una recente intervista ad Artnet News, Zwirner ha in programma di presentare i capolavori di arte minimalista e concettuale ed è alla ricerca di nuovi artisti asiatici e cinesi da aggiungere al suo roster

 

GAGOSIAN

Installation view of “Cy Twombly: The Last Paintings” at Gagosian, courtesy of Gagosian Gallery.

Città attive: Hong Kong
Grandi assunzioni: Nick Simunovic, dopo il Solomon R. Guggenheim Museum  ha guidato il braccio asiatico di Gagosian sin dal suo inizio.
Strategia: una delle prime gallerie occidentali (insieme a Pace, Ben Brown e White Cube) a vedere il potenziale di Hong Kong, Gagosian ha deciso di occupare un intero piano del Pedder Building nel gennaio 2011 per aprire il suo undicesimo global out post.

 

HAUSER & WIRTH

Hauser & Wirth’s future home in Hong Kong. © CL3 Architects / Henderson Land Ltd.

Città attive: Pechino, Shanghai e Hong Kong
Grandi assunzioni: Vanessa Guo, ex Christie’s, che ha aderito alla galleria nel 2016, e Lihsin Tsai, ex art advisor del collezionista Qiao Zhibing, che si è unito quest’anno. La coppia co-dirige lo spazio di Hong Kong.
Strategia: Hauser & Wirth ha aperto uffici a Pechino e Shanghai questo autunno e ha in programma di aprire una galleria di 10.000 piedi quadrati nel distretto centrale di Hong Kong nella primavera 2018. Hauser & Wirth saranno vicini a Pace e David Zwirner, che hanno anche loro spazi nello stesso palazzo .

 

MASSIMO DE CARLO

Massimo de Carlo’s Hong Kong gallery. Image courtesy of Massimo de Carlo.

Città attive: Hong Kong
Grandi assunzioni: Claudia Albertini è diventata direttrice ad Hong Kong nel febbraio 2016, dopo essere stata la guida di Platform China, un project space con sede in città.
Strategia: la galleria ha aperto nel Pedder Building, un hub per gallerie, a marzo 2016. De Carlo era stato nel comitato di selezione di Art Basel Hong Kong e ha programmato l’apertura della sede in coincidenza con l’edizione 2016 della fiera e il trentesimo anniversario della galleria.

 

PERROTIN

The new site of Galerie Perrotin’s Tokyo location in the heart of Roppongi. Wallpaper by: Pierre Le-Tan. Courtesy of @emmanuelperrotin via Instagram.

Città attive: Hong Kong, Seoul, Tokyo
Grandi assunzioni: Alice Lung e Etsuko Nakajima sono i co-direttori di Perrotin Hong Kong. Lung ha lavorato in precedenza alla Gana Gallery e da Seoul Auctions.
Strategia: Emmanuel Perrotin è noto come l’uomo che ha introdotto l’artista giapponese Takashi Murakami nel mondo dell’arte occidentale. A giugno, il gallerista francese ha messo radici permanenti in Giappone con un nuovo elegante spazio espositivo nel fiorente quartiere artistico di Roppongi a Tokyo. Perrotin ha aperto ad Hong Kong nel 2012 e nel 2016 ha inaugurato una galleria di 3014 piedi quadrati a Seoul.

 

PACE

Installation view of “teamLab: Living Digital Forest and Future Park” at Pace Gallery. Courtesy of the artist and Pace.

Città attive: Pechino, Hong Kong, Seoul
Grandi assunzioni: Leng Lin, originaria di Pechino e fondatrice dello spazio artistico alternativo Beijing Commune, è oggi presidente di Pace Beijing e Pace Hong Kong.
Strategia: Pace è stata la prima galleria di Manhattan ad espandersi a Pechino. La galleria ha inaugurato un enorme spazio di 22.000  piedi quadrati, nel distretto di Factory 798, durante le Olimpiadi estive di Pechino 2008. Da allora, la galleria si è espansa a Seoul, in Corea del Sud, e ha aperto due sedi ad Hong Kong. La galleria si è concentrata principalmente sull’aggiunta di artisti asiatici al suo roster e sulla conversione di collezionisti asiatici all’arte occidentale.

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